
QUESTA FERRARI NON È ALL’ALTEZZA (NEL SENSO LETTERALE) – DIETRO ALLE CONTINUE DIFFICOLTÀ DELLA “ROSSA” CI SAREBBE UN PROBLEMA ALL’ALTEZZA DELLA VETTURA – LA SF-25 NON PUÒ VIAGGIARE ALLA DISTANZA DA TERRA PER CUI È STATA PROGETTATA – IL TEAM HA CERCATO INUTILMENTE RIMEDI ATTRAVERSO GLI AGGIORNAMENTI, COME LA NUOVA SOSPENSIONE POSTERIORE INTRODOTTA IN BELGIO - DOMENICA A BUDAPEST, CON LA MACCHINA DI LECLERC CHE HA PERSO DUE SECONDI A GIRO NEGLI ULTIMI TRENTA PASSAGGI, IL TEAM HA...
Estratto dell’articolo di Daniele Sparisci per il “Corriere della Sera”
Più che giù di morale Charles Leclerc è arrabbiato per il guaio che gli ha tolto la possibile vittoria in Ungheria, domani guiderà qui nei test Pirelli, poi vacanze. […] Cambiano team principal, metodi di lavoro e compagni di squadra ma la storia si ripete, sempre uguale fra errori e limiti tecnici della Ferrari.
[…] I dolori causati da malfunzionamenti della macchina sono arrivati subito nella sua carriera ferrarista. […] Da sette stagioni a Maranello, aspetta ancora una macchina all’altezza, a 28 anni. Quella che guidava domenica lo è stata per più di metà gara poi è crollata. In fabbrica sono in corso le analisi per provare a spiegare cosa abbia generato una perdita di prestazioni di due secondi a giro negli ultimi trenta passaggi del Gp di Ungheria. Leclerc e Vasseur hanno dato versioni diverse. […] Ma tutti gli indizi convergono su una grana cronica, scoperta in inverno nei test pre-campionato: la SF-25 non può viaggiare all’altezza da terra per cui è stata progettata.
Quando piloti e vertici parlavano di vincere di titoli è perché gli avevano fatto vedere numeri che esistevano soltanto nelle simulazioni e in galleria del vento. È stato necessario correre ai ripari utilizzando assetti meno «estremi», a discapito delle prestazioni, soprattutto dopo la squalifica di Hamilton a Shanghai.
Nel frattempo si sono cercati rimedi attraverso gli aggiornamenti, fra questi la nuova sospensione posteriore introdotta in Belgio che ha migliorato il comportamento della SF-25, ma che non ha risolto il male. Gli avversari […] hanno sottolineato come la Ferrari, domenica a Budapest, abbia dovuto tenere un atteggiamento prudente per evitare di sforare i limiti del regolamento e incappare in un’altra esclusione, che sarebbe stata disastrosa subito dopo la pole e dopo la conferma di Vasseur.
IL PLANK DI UN'AUTO DI FORMULA1
Sotto il fondo delle vetture è collocato un «pattino», si chiama plank: la Fia controlla l’usura in diversi punti, le verifiche avvengono a campione. Nell’attuale generazione di F1 a effetto suolo il 70% del carico aerodinamico viene generato dal pavimento. Viaggiare attaccati all’asfalto significa andare più veloce, ma serve equilibrio per controllare il consumo della tavoletta e i sobbalzi.
Secondo le ricostruzioni la Ferrari avrebbe preso contromisure quando gli ingegneri si sono accorti del problema che si era già manifestato in Cina e, in misura minore, in Spagna. Dunque o si è trattato di un errore nella delibera del set-up (aver previsto un consumo minore del plank) o di un azzardo.
Una delle mosse per restare all’interno dei parametri è aumentare la pressione delle gomme per alzare dal suolo la monoposto, specie quando la benzina inizia a calare nel serbatoio e la macchina si abbassa ancora di più; l’altra è intervenire sul motore tagliando la potenza. Questo spiegherebbe perché di colpo la Rossa numero 16 sia diventata «inguidabile» e Charles si sia sentito «un passeggero». Anche Hamilton (12°, non ha guadagnato una posizione) sarebbe stato frenato dagli stessi guai del compagno. […]La storia si ripete.
la ferrari di charles leclerc - gp di canada
hamilton leclerc