o'neill

LO RICONOSCETE? – ERA IL CALCIATORE PREFERITO DA ZIDANE. DA TEMPO VIVE IN POVERTÀ ED E’ STATO RICOVERATO D'URGENZA PER CIRROSI EPATICA. LA FIGLIA: "L'ALCOL LO STA UCCIDENDO. HA BISOGNO DI UN TRAPIANTO DI FEGATO MA SE NON SMETTE DI BERE NON CE LA FARÀ" – LUI: “HO SPERPERATO TUTTO, MA NON HO MAI FATTO MALE A NESSUNO, SOLO A ME STESSO. TANTE DONNE HANNO CERCATO DI CAMBIARMI, MA NON HO MAI VOLUTO. SONO FATTO COSÌ, RIBELLE E ORGOGLIOSO”. DI CHI SI TRATTA? - VIDEO

 

Adriano Seu per gazzetta.it

 

o'neill

Impegnato in una lunga lotta senza fine contro l’alcolismo, adesso Fabian O’Neill rischia di rimetterci la vita. A lanciare l’allarme è Martina, la figlia dell’ex fantasista di Cagliari, Perugia e Juventus, che ha rivelato lo stato critico in cui versa il padre ricoverato d’urgenza venerdì scorso in una clinica di Montevideo.

 

Secondo i medici, il fisico di O’Neill avrebbe reagito bene e potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni, “ma il quadro clinico è molto serio e il fegato è ormai compromesso dall’abuso di alcol”.

 

A complicare il tutto, anche una seria infezione alle vie urinarie. Sulle colonne del Paìs la figlia Martina sostiene che la situazione sia “allarmante”. Tanti ex colleghi tra cui Zidane, suo grande amico sin dai tempi della Juventus, disposti ad aiutarlo sostenendo i costi della riabilitazione. “Ha bisogno di un trapianto”, ha rivelato la figlia dell’uruguaiano, “ma se non smette subito di bere non ce la farà”.

o'neill

 

SALUTE COMPROMESSA

L’allarme per le condizioni di salute di O’Neill è scattato venerdì scorso ed è stato lo stesso ex giocatore a lanciarlo chiamando il figlio Fabio, accorso al suo capezzale a Paso de los Toros. Bloccato a letto per giorni in preda a dolori lancinanti, l’ex trequartista è stato immediatamente trasportato in una clinica della capitale uruguaiana, dove gli è stata diagnostica una cirrosi epatica acuta.

 

o'neill

Il fisico - riferiscono i medici - è ormai irrimediabilmente debilitato da anni di abusi a causa della nota passione per l’alcol. “Solo un trapianto di fegato potrebbe salvarlo”, ha rivelato la figlia Martina. “Ma in queste condizioni non può affrontarlo. Ha bisogno di aiuto, ma prima di tutto deve decidere di cambiare”. Una decisione che però lo stesso O’Neill ha sempre detto di non voler prendere pur ammettendo di essere schiavo del proprio vizio.

 

“Ho sperperato tutto, ma non ho mai fatto male a nessuno, solo a me stesso. Tante donne hanno cercato di cambiarmi, ma non ho mai voluto. Se avessero cercato di aiutarmi in passato mi sarei rifiutato.

 

 

Sono fatto così, ribelle e orgoglioso”, dichiarò qualche anno parlando apertamente delle passioni e dei vizi che l’hanno portato a sperperare tutto quanto guadagnato in carriera (oltre 14 milioni di dollari) al punto da ridursi in povertà e dover andare a vivere nella casa della madre. Quattro anni fa fu anche costretto a sottoporsi a un intervento alla cistifellea in seguito al quale gli fu caldamente consigliato di dire addio all’alcol. Ma l’astinenza durò appena un mese e O’Neill ricadde nel tunnel dell’alcolismo.

 

 

 

o'neill

 Adesso che il suo fisico è allo stremo, l’unica via di salvezza pare essere il trapianto di fegato. Prima di ogni cosa, tuttavia, è necessario affrontare un percorso di riabilitazione che lo stesso O’Neill si è sempre rifiutato d’intraprendere. Secondo quanto rivelato dalla stampa uruguaiana, dopo il ricovero ha ricevuto le telefonate di tanti ex colleghi disposti a dargli una mano, in primis quel Zinedine Zidane a cui è unito da un forte legame d’amicizia e che ha sempre affermato di ritenerlo “il giocatore più talentuoso mai visto in campo”. A offrirgli aiuto sono stati anche l’ex agente Paco Casal e la casa di produzione Tanfield, disposti a sostenere i costi della riabilitazione. Ma il primo passo, il più importante, spetta allo stesso O’Neill.

o'neill

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?