DOPO IL GOL REGALATO AL DNIPRO IN EUROPA LEAGUE CONTRO IL NAPOLI, VIENE FUORI IL SOFFRITTO D'INTERESSI DI COLLINA CHE E' CAPO DEGLI ARBITRI UEFA E HA PURE UN CONTRATTO DA SUPERVISORE CON LA FEDERAZIONE UCRAINA

pierluigi collina lappierluigi collina lap

Marco Azzi per “la Repubblica”

 

Benitez & Higuain: il Napoli mette in campo i suoi assi, nella notte più attesa e affascinante della stagione. C’è in palio la finale di Europa League, per gli azzurri, che sognano di scrivere nella trasferta di Kiev un’altra pagina di storia: 26 anni dopo il trionfo in Coppa Uefa firmato da Diego Maradona. Serve una mezza impresa, dopo lo sfortunato pareggio (1-1) di una settimana fa al San Paolo.

 

Ma il Dnipro, che avrà dalla sua anche i 70 mila tifosi dello stadio Olimpico, non si è dimostrato sul campo un ostacolo insuperabile. La tensione resta alta, però. Molto delicato il compito che attende il serbo Milorad Mazic, complice il decisivo errore commesso nell’andata dal suo collega norvegese, Moen. Ne va pure della reputazione di Pierluigi Collina, che da queste parti è quasi di casa e stimato.

 

Milorad MazicMilorad Mazic

Oltre a essere il supervisore degli arbitri per l’Uefa, infatti, Collina da 5 anni svolge gli stessi compiti per conto della federazione ucraina, con cui sarà sotto contratto almeno fino al 30 giugno. Nella capitale, dall’inizio del suo mandato nel 2010, l’ex arbitro bolognese ha inviato in pianta stabile il suo fidato braccio destro: Luciano Luci, 66 anni, nominato commissario Uefa su proposta del potente numero uno della FFU, Gregory Surkis. Sarà dunque fondamentale che Mazic non tradisca la fiducia dei suoi superiori, garantendo una gara regolare.

 

Luciano LuciLuciano Luci

De Laurentiis è rimasto in Italia, dopo aver accusato Platini per la beffa di sette giorni fa. Appena 300 i tifosi al seguito. Ma Benitez non teme altre brutte sorprese. «L’errore dell’andata è stato troppo evidente e per il ritorno sono fiducioso. Questa volta è stato scelto un arbitro esperto. Mi aspetto una partita normale e non credo che si ripeterà quello che è successo al San Paolo. Sarà difficile che il direttore di gara possa ancora sbagliare», ha detto il tecnico spagnolo, lamentandosi piuttosto per la squalifica subita in campionato.

 

«Sono molto sorpreso che a Parma abbiano sentito una mia opinione sull’ostruzionismo del calcio italiano e non i cori contro i napoletani e sul Vesuvio cantati per tutta la partita». No comment sul suo futuro, invece. «Ne sto parlando con Aurelio e la mia famiglia. Ora non è il momento, dopo 26 anni siamo a un passo da una storica finale in Europa».

Gregory SurkisGregory SurkisNAPOLI DNIPRONAPOLI DNIPRO

C’è solo il Dnipro nei pensieri di Benitez. «Sono tranquillo, mi fido del Napoli e abbiamo i mezzi per ribaltare l’1-1 dell’andata ». Molto dipenderà da Higuain, pure lui carico e ottimista. «Dipende da noi: dobbiamo dimostrare che il Napoli merita di giocare la Champions». È la notte della verità.

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...