il mio calcio furioso e solitario di walter sabatini

“QUANDO ERO IN COMA HO VISTO DIO SOTTO MENTITE SPOGLIE, MA È STATO DELUDENTE. MI HA TRATTATO CON SUFFICIENZA” – FOLLIE E DELIRI DI WALTER SABATINI, EX DS DELLA ROMA: "I FRIEDKIN SONO DEI CIALTRONI, NAINGGOLAN TESTA DI CAZZO NOTEVOLE, TOTTI “EGOISTA”. A ROMA È STATO UN PRIGIONIERO. ANCORA OGGI È UN RAGAZZO SOLO” – “ZEMAN? NON HA MOLTO DA DIRE”, LE LITI CON LOTITO PER “QUESTIONI DI SOLDI” E CON ZAMPARINI, IL “SESSO FUMANDO”, LA BELLEZZA DI CALAFIORI E LE DONNE: “UNO DEI MOTIVI PER CUI ODIO ESSERE INVECCHIATO”- “STIMO BERTINOTTI, NON HO PIÙ STIMA DI ISRAELE: NETANYAHU SI STA COMPORTANDO COME I PEGGIORI NAZISTI"

Paolo Tomaselli per il Corriere della Sera - Estratti

 

Walter Sabatini, il ricordo più forte della sua infanzia?

walter sabatini foto di bacco (8)

«La sensazione di abbandono nella colonia estiva a Marotta, nelle Marche».

 

(…)

 

Una persona che ammira extra calcio?

«Fausto Bertinotti: sono sempre stato attratto dalla sua competenza, dalla sua cultura ed eleganza. Sono molto attratto anche dagli ebrei, ma con grande rammarico oggi sono costretto a dire che non ho più stima di Israele: Netanyahu si sta comportando come i peggiori nazisti».

 

Mai sentito prigioniero del personaggio?

walter sabatini 1

«In qualche misura sì. Del resto in un calcio così omologato si fa presto a essere personaggi.Penso al mio amico Sinisa Mihajlovic: la morte dei più giovani mi addolora sempre di più e mi fa venire un senso di vergogna».

 

Lo stesso che ha provato alla morte di Curi?

«Sì. È così vivo che non riesco a superare indenne una giornata senza pensare a Renato.

Aver perso la poesia che avevo scritto quella notte, ha aggiunto altro dolore. Per scriverla mi ero dovuto scolare una bottiglia di whisky. Parlava del fatto che il mondo doveva fermarsi per rispetto, invece andava avanti come nulla fosse».

 

walter sabatini intervistato da simona rolandi foto di bacco

Per lei il calcio è «pirandelliano»: è un modo letterario per ammantarne la cialtroneria?

«Sì, ma significa che il calcio è soprattutto una menzogna, un imbroglio: regala tanto a pochi e niente a tutti, per cinquanta fortunati ci sono cinque milioni di disperati. E non c’è niente di peggio che crescere nell’illusione di poter fare il calciatore».

 

Com’è il piacere di scoprire un campione?

«È un piacere intellettuale, lo sento come una bottiglia che si rompe dentro. Guardo una partita con la speranza di rimanere abbagliato dalla bellezza di una giocata, il calcio è vera arte».

 

walter sabatini con il figlio santiago foto di bacco

Come procede la battaglia con il suo corpo?

«Sono un malato cronico ai polmoni e ai bronchi e ho due stent al cuore. Le mie giornate sono pigre, ritmi alti non ne posso tenere. Quando esco lo faccio con la sedia a rotelle, perché mi si è spostata una vertebra e dopo la cementificazione mi ero montato la testa e sono scivolato dal letto, fratturandomi il femore. Sono tutto rotto, ma il vero problema resta il respiro: per parlare senza affaticarmi devo usare l’ossigeno».

 

La morte l’ha vista in faccia.

«Sì, nel 2018. Ma quello che mi tormenta è il coma farmacologico di circa venti giorni: ho incontrato chiunque sotto gli effetti dei farmaci. Sembrava così reale che mi causa ancora dei tormenti. Ho incontrato anche Dio sotto mentite spoglie, ma è stato un po’ deludente perché mi ha trattato con molta sufficienza».

 

(…)

Pensa mai che potrebbe non tornare più?

walter sabatini 2

«Mai. Non sono uno che si ritirerà: devo morire e non succederà neanche quello, non per ora. Il cervello non mi permetterebbe il ritiro. Aspetto ancora qualcosa dal calcio: devo prendere e dare. Anche se il calcio mi ha devastato».

 

Il «sesso fumando» fa molto Bukowski.

«Qualche cavolata l’ho detta, non lo nego. Ma erano sigarette celebrative. Altre sono consolatorie. Perché ogni sigaretta ha un senso».

walter sabatini foto di bacco (3)

 

I giocatori in attività fumano molto?

«Fumano in molti, più di quanto si creda».

 

Vivono in una bolla?

«Il mio amico Paolo Sollier diceva già negli anni Settanta che il calcio era un mondo in cui Zac era sempre e solo Zaccarelli e mai Zaccagnini. Dico spesso ai miei giocatori di andare in mezzo alla gente, per sentire gli umori, di andare al mercato: De Rossi l’ha fatto di sicuro».

 

Momenti assurdi con i suoi calciatori?

«Tanti. Ho preso una persona per recuperarne un paio alle 3 del mattino in giro per Roma: il mattino dopo, a Trigoria, lui doveva intercettarli, portarli in uno spogliatoio a parte, fargli fare una doccia e bere un caffè. Capitava sempre con Maicon e Nainggolan, forse il centrocampista più forte che ho avuto, però testa di c... notevole: aveva l’obbligo di chiamarmi all’una di notte, ma mi prendeva in giro alla grande. Però non ha mai saltato un allenamento o una partita».

francesco totti radja nainggolan fotografati da simone cecchetti

 

Oggi per i calciatori le avventure sessuali sono più difficili di una volta?

«No, no. Le donne hanno un’attrazione fatale per la loro ricchezza e il loro fascino. E loro non si tirano indietro. Chi non ha il senso della misura, sbrocca. Ci sono donne meravigliose in giro ed è uno dei motivi per cui odio essere invecchiato: c’è troppa bellezza, è un dono per tutti».

 

NAINGGOLAN TOTTI

Lei scrive che il fascino è diventato anche un parametro di selezione dei calciatori.

«La bellezza sfonda tutte le porte e non è una questione di omosessualità. Se uno è bravo ed è anche bello, lo spingi più facilmente, perché è più ammirato dalla gente, dalla stampa, dalle tv. Calafiori ne è un esempio eclatante».

 

È difficile essere un calciatore?

«Sono una categoria ad altissimo rischio, perché a venti anni può capitare loro di avere tutto quello che sogna un trentenne: bellezza, ricchezza, fama. Tanti si sono persi o hanno fatto molto meno di quello che avrebbero potuto: si imbolsiscono e si intristiscono. E puoi migliorare tutto nei calciatori, tranne l’indole».

walter sabatini foto di bacco (7)

 

È un riferimento autobiografico?

«Ero una testa di c...: un grande calciatore che non capiva il calcio o non voleva capirlo».

 

Ha litigato più con Lotito o con Zamparini?

«Con Lotito erano sempre questioni di soldi. Zamparini era meraviglioso ma mi ha spaccato la schiena, viveva un suo calcio tormentato. Quel Palermo giocava in modo sublime ma lui si lamentava di tutto, allora gli chiesi cosa gli mancasse per essere felice: “Mi manca che lei e l’allenatore vi leviate dalle scatole” rispose».

 

friedkin

Con Zeman un giorno vi chiarirete?

«So che è stato male e gli mando un abbraccio. Però non c’è tanto da chiarire. È stata una delusione capire che avevo ragione: i suoi famosi silenzi sono dovuti al fatto che non ha molto da dire. Gli facevo domande sui carrarmati a Praga nel 1968 per capire lo stato d’animo di un Paese: zero.

 

Ma come allenatore, alcune cose che gli ho visto fare sono di alto livello. I risultati con lui erano altalenanti ma si è visto il miglioramento netto di giovani che ha avuto il coraggio di far giocare, costruendo il presupposto per notevoli plusvalenze come Lamela e Marquinhos».

 

In Totti ha visto più solitudine o egoismo?

walter sabatini foto di bacco (6)

«In lui non poteva non esserci egoismo, perché la vita lo ha condotto su quel sentiero e ce lo ha lasciato. E lui non ha avuto la forza intellettuale di liberarsi da una certa condizione. Non è mai riuscito a ragionare con il “noi”, ma sempre con l’io. La verità è che non gli hanno permesso di vivere: a Roma è stato un prigioniero, già a 17 anni non poteva uscire di casa. Per tutta la vita è stato il Capitano, l’Intoccabile. L’isteria che ho visto verso di lui è irriferibile e lui l’ha pagata con la solitudine. Ancora oggi è un ragazzo solo, tant’è che le cose che ha cercato di fare non è riuscito a farle».

 

Quando lei dice che Totti deve rientrare nel calcio lo dice con convinzione?

«Sì, perché sono certo che abbia sensibilità e capacità di giudizio. Non gli posso riconoscere la cultura che serve per vivere nel branco, però penso che meriti di essere un dirigente della Roma, con un taglio tecnico, non amministrativo. E non quello che fa Ibrahimovic al Milan, che è una cosa troppo generica.

walter sabatini foto di bacco (3)

 

Gli devono dare un ruolo di responsabile del comparto sportivo: i mestieri si imparano. Però questi americani della Roma sono dei cialtroni, gente che non ha capito la città e il senso del possesso che ha la gente verso la squadra: una tifoseria come quella della Roma la devi conoscere, non puoi fingere che non esista, perché il Romanismo è un sentimento troppo potente, è una malattia».

 

Ma se pensa a un rientro pensa alla Roma?

«No, non credo di meritarla più. Ho tenuto sempre la squadra a livello di grande competitività in un momento storico delicato. Ma oggi la Roma ha bisogno di una macchina perfetta, una Ferrari. Io sono una Due Cavalli tutta bozzata».

 

Secondo Allegri al nostro calcio mancano i grandi dirigenti. Che ne pensa?

walter sabatini 4

«Penso che ce ne siano stati di grandissimi, da Allodi ad Arrica fino a Galliani: hanno avuto pochi eredi».

 

Non cita Marotta perché quel nome le ricorda la colonia al mare?

(ride) «No, io provo affetto per lui, perché quando giocavo a Varese era un ragazzino che si allenava con noi ed era bravo. Ma non sono un suo ammiratore: non sono come lui».

 

Intende che lui è di governo e lei di lotta?

«Sì, io sono un provocatore, litigioso. Lui aggiusta sempre tutto. Io mi sono dimesso circa venti volte dal mestiere che amo, Marotta non lo avrebbe mai fatto. Ma io sono vittima di me stesso, col mio cervello di sinistra e il mio corpo di destra».

 

Questa la ripete spesso, assieme alla manovra a coda di gatto maculato: che significa?

walter sabatini foto di bacco (1)

«Che se vogliamo uscire da una situazione difficile, dobbiamo inventarci qualcosa».

IL MIO CALCIO FURIOSO E SOLITARIO DI WALTER SABATINI giancarlo dotto walter sabatini foto di bacco (1)ivan zazzaroni walter sabatini foto di bacco (1)walter sabatini con danilo iervolino 3

Ultimi Dagoreport

corte dei conti sergio mattarella giorgia meloni nicola gratteri matteo salvini elly schlein giuseppe conte guido carlino

DAGOREPORT - CHI SONO I VERI OPPOSITORI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI? L'AMMUCCHIATA SCHLEIN-CONTE? I MISSILI DI RENZI, "BAGNATI" PER LE SPACCONATE DEL PASSATO? QUEL SINDACATO DI PENSIONATI DI LANDINI? L’”ODIO E VIOLENZA” DI IMMAGINARI SINISTRELLI? I QUOTIDIANI DE SINISTRA? LA7? - CERTO, UN FATTO CHE DESTABILIZZA LA STATISTA DI COLLE OPPIO È LA VANNACCIZZAZIONE DI MATTEO SALVINI. MA IL VERO OPPOSITORE ALL'AUTORITARISMO DEL GOVERNO MELONI È IL COSIDDETTO DEEP STATE (QUIRINALE, MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, RAGIONERIA GENERALE, MILITARI, ETC) – LO SCONTRO CON GLI APPARATI ADDETTI AL CONTROLLO E ALLA VIGILANZA DEGLI ATTI DELL'ESECUTIVO VA AVANTI DA TRE ANNI: DAI RILIEVI CONTABILI DELLA CORTE DEI CONTI SULLE SPESE DEL PNRR AL PONTE SULLO STRETTO, ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO CHE E' RIUSCITA A COMPATTARE TUTTE LE CORRENTI DELLA MAGISTRATURA - PURTROPPO LA DUCETTA E' NATA ALLA GARBATELLA E NON IN AMERICA, DOVE LA DEMOCRAZIA PERMETTE DI ELEGGERE UN TIRANNO CHE FA FUORI TUTTI COLORO CHE OSANO CONTRADDIRLO...

rafael - palantir

DAGOREPORT - L’ENNESIMA PROVA CHE LA TECNOLOGIA SIA OGGI UN‘ARMA ASSOLUTA SI CHIAMA ‘’RAFAEL ADVANCED DEFENSE’’ - E’ UNA DELLE TRE MAGGIORI AZIENDE ISRAELIANE NEL SETTORE DELLA DIFESA, CHE HA CONTRIBUITO AL SISTEMA DI DIFESA AEREA IRON DOME - GRAZIE AL SUCCESSO DELL’ULTIMA ARMA LASER, IRON BEAM 450, CAPACE DI INTERCETTARE E ABBATTERE DRONI, RAFAEL HA CONQUISTATO I MERCATI DEGLI STATI UNITI, EUROPA, ASIA, MEDIO ORIENTE, AMERICA LATINA E AFRICA - OTTIMI SONO I RAPPORTI CON LA PALANTIR DI PETER THIEL, “ANIMA NERA” DI TRUMP E DELLA TECNO-DESTRA USA, GRAZIE A UN SISTEMA DI INTERCETTAZIONI RAFAEL CHE FA A MENO DI INOCULARE SPYWARE NEL TELEFONINO, SOSTITUENDOLO CON UN LASER - IN CAMBIO DELLA TECNOLOGIA RAFAEL, THIEL AVREBBE PRESO A CUORE IL TRACOLLO ECONOMICO ISRAELIANO, PER GLI ALTISSIMI COSTI DELLA GUERRA A GAZA, RACCOGLIENDO MILIONI DI DOLLARI NEGLI STATI UNITI PER FINANZIARE IL GOVERNO DI NETANYAHU - CHE COMBINA LA RAFAEL NEL PORTO DI RAVENNA - DRONI RAFAEL: COME LA STRAGE DI GAZA DIVENTA UNO SPOT PROMOZIONALE VIDEO

elly schlein giorgia meloni marche matteo ricci acquaroli

DAGOREPORT - SOTTO L’ALA DEL MASOCHISMO-HARD, IL PD DI ELLY AFFRONTA DOMENICA L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLE MARCHE - UN VOTO CHE VEDE IL MELONISSIMO FRANCESCO ACQUAROLI CONTRO UN BIG RIFORMISTA DEL PD, MATTEO RICCI, CHE I SONDAGGI DANNO IN SVANTAGGIO DI UNA MANCIATA DI PUNTI - MOLTO DIPENDERÀ DALL’ASTENSIONE, MALATTIA CHE HA CONTAGIATO UNA BELLA MAGGIORANZA DI ELETTORI DI CENTROSINISTRA, CHE NE HANNO PIENE LE SCATOLE DELLE ZUFFE E SCISSIONI E RIVALITÀ DA COMARI DI COLORO CHE DOVREBBERO DAR VITA A UN’ALTERNATIVA SALDA E UNITA ALL’ARMATA BRANCA-MELONI - PERDERE LE MARCHE PER LA DUCETTA SAREBBE UNO SCHIAFFO TALE CHE L'UNICA ''RICOMPENSA" SAREBBE IL CANDIDATO DI FDI ALLA REGIONE VENETO, DOVE LA LISTA DI LUCA ZAIA, CHE ALLE REGIONALI 2020 INCASSÒ IL 42% DEI VOTI, E' DIVENTATA UNA VARIABILE CHE NE' MELONI NE' SALVINI RIESCONO PIÙ A CONTROLLARE...

almasri carlo nordio alfredo mantovano matteo piantedosi

CASO ALMASRI: I MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI HANNO RACCONTATO SOLO MENZOGNE AL PARLAMENTO – NON SERVE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER CAPIRLO, BASTA LEGGERE I LORO INTERVENTI ALLA CAMERA - 5 FEBBRAIO 2025, NORDIO: ‘’IL MANDATO D'ARRESTO DELLA CORTE DELL'AJA NEI CONFRONTI DI ALMASRI ERA NULLO: È ARRIVATO IN LINGUA INGLESE SENZA ESSERE TRADOTTO E CON VARI ALLEGATI IN LINGUA ARABA, CON UNA SERIE DI CRITICITÀ CHE AVREBBERO RESO IMPOSSIBILE L'IMMEDIATA ADESIONE DEL MINISTERO ALLA RICHIESTA ARRIVATA DALLA CORTE D'APPELLO DI ROMA’’ - 7 AGOSTO 2025: IL GOVERNO INGRANA UNA CLAMOROSA MARCIA INDIETRO CHE SMENTISCE NORDIO E PIANTEDOSI, LEGITTIMANDO L'ILLICEITÀ DEI LORO ATTI: '’AGITO A DIFESA DELL'INTERESSE DELLO STATO” - DEL RESTO, SECONDO QUANTO SI LEGGE DALLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE DEI GIUDICI, "APPARE VEROSIMILE CHE L'EFFETTIVA E INESPRESSA MOTIVAZIONE DEGLI ATTI E DELLE CONDOTTE TENUTE" DA NORDIO, PIANTEDOSI E MANTOVANO SIANO LEGATE ALLE "PREOCCUPAZIONI PALESATE" DAL DIRETTORE DELL'AISE CARAVELLI SU "POSSIBILI RITORSIONI PER I CITTADINI E GLI INTERESSI ITALIANI IN LIBIA" - IL VOTO DELLA GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE DELLA CAMERA È PREVISTO PER IL 30 SETTEMBRE…

charlie kirk melissa hortman

FLASH! - MELONI E SALVINI, CHE OGGI PIANGONO COME PREFICHE PER L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, GRIDANDO ALL’’’ODIO E VIOLENZA DELLA SINISTRA’’, DOVE ERANO QUANDO IL 15 GIUGNO SCORSO LA DEPUTATA DEMOCRATICA DEL MINNESOTA, MELISSA HORTMAN, 54 ANNI, È STATA UCCISA INSIEME AL MARITO DA COLPI D’ARMA DA FUOCO, CUI SEGUÌ UNA SECONDA SPARATORIA CHE FERÌ GRAVEMENTE IL SENATORE JOHN HOFMANN E SUA MOGLIE? L’AUTORE DELLE SPARATORIE, VANCE BOELTER, ERA IN POSSESSO DI UNA LISTA DI 70 NOMI, POSSIBILI OBIETTIVI: POLITICI DEMOCRATICI, IMPRENDITORI, MEDICI DI CLINICHE PRO-ABORTO - PERCHÉ MELISSA HORTMAN NON È STATA COMMEMORATA ALLA CAMERA, COME KIRK?