arte rifugiati 9

SALON DES RÉFUGIÉS - DA AI WEIWEI A BANKSY: GLI ARTISTI DESCRIVONO I RIFUGIATI MEGLIO DEI FOTOGRAFI - UN BAMBINO MORTO SULLA SPIAGGIA NON PUO’ ESSERE RACCONTATO FINO IN FONDO DA UNO SCATTO MA DA UN’OPERA D’ARTE SÌ

AI WEIWEIAI WEIWEI

Giulia Zonca per “la Stampa”

 

Se lo spray racconta meglio dell' obiettivo è perché è difficile guardare dritto in faccia un uomo disperato, quasi impossibile fissare un bambino morto sulla spiaggia.

 

Dalle foto dei rifugiati si scappa, consciamente o meno, non importa: le emozioni colpiscono come schiaffi e distogliere lo sguardo è più facile di quanto si creda. Pudore, paura, vergogna: la lista dei motivi è lunga.

 

Le opere sui rifugiati invece mantengono l' impatto però superano il trauma, vanno oltre e chiedono pure qualcosa di più. Senza la scusa dello sconcerto si è obbligati a rispondere, o almeno a considerare, le domande.
 

Il viaggio di Steve Jobs

Davanti al graffito di Banksy, al porto di Calais, l' istinto non è chiudere gli occhi ma osservare meglio quello Steve Jobs pasticciato con il sacco in spalla e il Macintosh del 1984 in mano.

 

Figlio di un migrante, adottato dagli americani, padre dell' iPhone, la catena del «cosa sarebbe successo se...» è immediata, magari banale e semplicistica però di sicuro effetto.
 

AI WEIWEIAI WEIWEI

Quella figura scarabocchiata con estrema cura è diventata un patrono per chi transita nel porto dello smistamento. Punto nevralgico preso d' assedio, punto pericoloso presidiato dalla polizia, centro di speranza e frustrazione. E sta tutto in uno schizzo dedicato ai senza patria ammassati nella «giungla», la tendopoli di Calais e pure il titolo del murales.
 

Pouyan e il mare nero

Gli artisti sentono l' urgenza di descrivere questo mondo in movimento. Chi scappa, chi si nasconde, l' onda d' urto che ne segue, tutto ad altissimo voltaggio nell' agitato presente, tutto più gestibile tradotto nel lavoro di chi usa il talento per definire l' attimo in cui non c' è più nulla di sicuro.
 

L' iraniano Shahpour Pouyan ha rivisitato miniature persiane, le ha manipolate e sul vascello nero non ci sono più persone, solo buio. Non si può vedere, ma la paura si intuisce e si avverte eccome sopra quel pozzo scuro che era stato concepito come un mare argentato, «ma l' argento con il tempo si ossida».

 

ai weiwei passaportoai weiwei passaporto

E allora restano toni scuri, bisbigli e promesse senza garanzia in un quadro che si rivela fin dal nome: «Dio decide la rotta, non il capitano» e chiunque salga su quei barconi lo sa. Sa di aver pagato un trafficante spregiudicato e non ha certo affidato a lui la propria esistenza.
 

Un relitto in una chiesa

Un barcone, o meglio un maxicanotto che mostra tutta la sua fragilità, sta appeso sul soffitto della chiesa di Saint James, a Londra. L' installazione è firmata da Arabella Dorman, artista di guerra nota per i soldati fantasmi usciti dalle facce dell' esercito britannico in Iraq.
 

Il relitto verdastro orbita sopra i banchi della navata centrale, con i giubbotti di salvataggio che pendono, sgargianti e così evidententemente inadeguati a trattenere una vita: «Il pensiero va ai 3600 morti mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo».

 

 

BANKSYBANKSY

Per salutare l' opera non hanno organizzato un' inaugurazione, ma una meditazione. Un' ora di preghiera per ricordare chi non c' è più e, per quanto ipocrita possa sembrare, le parole della liturgia cambiano se sopra la testa ti penzola una bara galleggiante. In realtà, da quel particolare canotto sono uscite vive 62 persone, c' era posto per 15 e non si sa neppure come gli altri si siano attrezzati per passare dalla Turchia alla Grecia sopra quell' affare. Si sono salvati e il loro mezzo di trasporto abbandonato a riva si è trasformato.
 

POUYANPOUYAN

Dorman non racconta le storie di chi ha viaggiato rannicchiato in qualche centimetro di plastica, si limita a evocare il loro destino. Quello reale, finito con lo sbarco e quello parallelo, la sorte toccata ai tanti che ci hanno provato e non ci sono riusciti. Come Khalid, il bimbo siriano di due anni morto ieri nell' Egeo.
 

Memoriale per i migranti

Dorman si è fatta ispirare dalla spiaggia di Lesbo, dai resti che ci ha visto sopra, «dalla fatica di guardare». E su quella spiaggia si è accampato Ai Weiwei deciso a costruire una scultura dedicata ai profughi.
 

Una Statua della libertà alternativa e insieme un memoriale per chi non ce l' ha fatta, un ricordo che diventi motivazione per chi arriva privo di passato.
Il più famoso degli artisti-attivisti ha raccolto coperte termiche, guardato l' orizzonte, catalogato oggetti perduti e in questo 2016 svilupperà il progetto.
 

TOGUOTOGUO

Vuole omaggiare, non catalogare chi parte e chi si perde perché ogni rifugiato viene bollato con un numero e un quasi automatico stereotipo che lo priva della sua personalità.

 

Marchiati, come suggeriscono i voluminosi timbri del camerunense Barthélémy Toguo esposti alla Biennale di Venezia. Gli slogan formato gigante oscillano sopra forme simili a mezzi busti, simili a uomini. Il rifugiato è per forza in divenire, forse per questo una fotografia non può raccontarlo fino in fondo, ma un' opera d' arte sì.

ARTE RIFUGIATI 9ARTE RIFUGIATI 9

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...