aereo mundial bearzot pertini

SALVATE L’AEREO DEL MUNDIAL! IL DC 9 DELLA PARTITA A SCOPONE PERTINI-BEARZOT RISCHIA DI ESSERE ROTTAMATO - L’ALITALIA LO REGALA - PERCHE’ LA FIGC NON SI PRENDE CURA DI UN SIMBOLO DELLA NOSTRA MEMORIA NAZIONALE?

AEREO MUNDIAL PERTINI BEARZOTAEREO MUNDIAL PERTINI BEARZOT

Maghdi Abo Abia per “www.giornalettismo.com”

 

Pochi giorni fa è stato l’anniversario della morte di Sandro Pertini, che ci ha lascito il 24 febbraio di 26 anni fa. Il 28 di febbraio è stato il compleanno di Dino Zoff, 74 anni per il portiere che ha alzato la coppa del Mondo al Santiago Bernabeu quasi 34 anni fa. Zoff e Pertini.

 

Se ci pensate bene, c’è subito un’immagine che fa capolino nelle vostre teste. Si, esattamente quella. La foto della mitica partita a scopone del Presidente Pertini con Enzo Bearzot, Dino Zoff e Franco Causio. Quella sull’aereo che riportava a casa i Campioni del Mondo più amati della storia dello sport italiano. Ebbene, sappiate che un pezzo della storia italiana, l’aereo militare che riportò indietro i Campioni del Mondo del 1982, rischia di essere distrutto, rottamato, cancellato per sempre.

 

E’ uno scempio che vogliamo evitare, e faremo il possibile, anche con il vostro aiuto, per farlo. Sandro Pertini e la partita a scopone rischiano di rimanere un ricordo destinato a sbiadirsi nel tempo. E’ una cosa che ci rattrista, e che vorremmo veramente evitare. Magari proprio con l’aiuto di Alitalia, attuale proprietaria dell’aeromobile.

 

 

SANDRO PERTINI DINO ZOFF E LA PARTITA A SCOPONE, LA STORIA DELL’AEREO

PERTINI BEARZOTPERTINI BEARZOT

Sandro Pertini e quella partita a scopone con la Nazionale Italiana di ritorno da Spagna 1982 rappresentano una delle immagini più indelebili nelle menti di molti italiani. L’euforia Mundial, una gioia sportiva difficilmente ripetibile; una squadra, quella di Bearzot, che sembrava destinata all’eliminazione, che invece, mettendo in fila Argentina, Brasile, Polonia e Germania, conquistò la Coppa del Mondo. Gioia allo stato puro.

 

In un Italia che si apprestava a vivere l’ubriacatura degli ‘anni 80 appena iniziati. Quella partita a scopone, con quattro uomini – Pertini, Bearzot, Causio e Zoff – che già allora sembravano uomini di altri tempi, rappresenta quell’Italia sobria e rispettosa che abbiamo imparato ad amare. Un’immagine che potrebbe essere orgoglio non solo dello sport italiano, ma anche di Alitalia, proprietaria dell’aereo, e di tutto il paese.

 

L’Italia tornava a Casa dopo il trionfo del Santiago Bernabeu, con il nostro Capo dello Stato e la Coppa del Mondo a bordo di un Dc9 32 dell’aeronautica militare, registrato MM61012.

PERTINI BEARZOTPERTINI BEARZOT

 

Oggi, l’aereo è parcheggiato nel piazzale antistante l’hangar Avio 4 dell’aeroporto di Fiumicino, rischia quindi di essere fatto a pezzi portando con sé il ricordo diventato icona di un Paese. E pensare che, al suo interno, l’aereo, che non può più volare, è perfetto, ben mantenuto. E quel tavolo è lì, che attende un palcoscenico degno della sua storia popolare.

 

Alitalia nel 2007 ha ricevuto l’aereo di Sandro Pertini con l’obiettivo di addestrare i futuri tecnici di Alitalia Servizi. L’aereo, un Dc-9 32 acquistato nel 1974 con fondi della Presidenza del Consiglio e utilizzato dal trentunesimo stormo per trasporto sanitario e di personalità, è stato dimesso dall’Aeronautica Militare nel 2001 ed è stato ceduto a Boeing nell’ambito dell’acquisto dei tanker KC-767A.

 

Già all’epoca si pensò di trasformare l’aereo di Sandro Pertini in un monumento presso il 31° stormo, ma si decise di non andare avanti a causa degli impegni di manutenzione che avrebbe comportato.

PERTINI BEARZOTPERTINI BEARZOT

 

Nel 2007 l’aereo è stato ceduto ad Alitalia e trasportato per via urbana (cioè come trasporto straordinario) da Ciampino a Fiumicino in quanto non più in grado di volare.

 

Arrivato al Leonardo da Vinci ha visto l’aggiunta del logo Alitalia al lampo azzurro militare. Nel 2010 un altro modello in dotazione alla Compagnia aerea, il MD80, esce dalla flotta AZ e si decide di sostituire il DC9 con un apparecchio più rappresentativo della flotta e dunque più idoneo all’addestramento. Ma Alitalia per prima capisce che non può liberarsi di quel pezzo di storia e lo custodisce presso l’hangar numero 5, dove da allora occupa una ‘baia’ completa di manutenzione.

 

Negli anni, secondo quanto riferito dalla stessa Alitalia, la compagnia ha cercato di donare l’aereo a soggetti interessati a custodirlo e valorizzarlo. La compagnia conferma che sono arrivate alcune richieste da parte di scuole, musei e imprenditori allo scopo di trasformare il Dc9 32 di Sandro Pertini e della famosa partita a scopone in un simbolo aeronautico donato da Alitalia. Tra le varie ipotesi ci sarebbe anche quella di demolirlo, soluzione che però non piace neanche alla stessa compagnia.

PERTINI GIOCA A SCOPA CON LA NAZIONALE VITTORIOSA FOTO ANSA PERTINI GIOCA A SCOPA CON LA NAZIONALE VITTORIOSA FOTO ANSA

 

Si è pensato anche di usare l’aereo di Sandro Pertini per coinvolgere i giovani facendo nascere da parte loro un interesse per le professioni specialistiche del settore aeronautico grazie anche alla nascita di progetti multi regionali di formazione con il coinvolgimento di istituzioni, comuni e università. Infine, il Dc9 di Sandro Pertini avrebbe rappresentato la pietra miliare per la nascita di un museo aeronautico.

 

Ma alla fine, come confermano anche dalla ex compagnia di bandiera, tutti coloro che si erano detti interessati in un primo momento si sono allontanati spaventati anche e soprattutto dalla complessità dell’operazione e dai costi del trasporto dell’aereo. Con il risultato che, vista l’impossibilità di donare l’apparecchio, Alitalia è stata costretta a considerare l’ipotesi della rottamazione.

 

All’inizio dell’anno, anche per liberare l’hangar destinato alla manutenzione, l’aereo è stato collocato in un’area esterna all’aviorimessa.

Con il risultato che le intemperie e i fattori esterni rischiano di rovinarlo.

 

Ingenuamente si poteva pensare che l’iniziativa fosse semplice visto che si sarebbe trattato di una donazione, invece gli aspetti burocratici e di gestione dei costi si sono moltiplicati.

pele maradona enzo bearzot lappele maradona enzo bearzot lap

 

Anche se, almeno stando alla versione ufficiosa della Compagnia aerea, la gestione di un aeromobile è più complessa di quanto si possa immaginare. Ad ogni modo, i promotori del “salvataggio” del Dc9 32 di Sandro Pertini, che ci hanno raccontato questa storia, mirano giustamente a salvare l’aereo e, in qualche modo, a salvaguardare anche il nome di Alitalia.

 

Purtroppo però il tempo stringe e se non si prenderanno in fretta provvedimenti, l’aereo rischia di essere distrutto e con lui scomparirà il ricordo di Sandro Pertini e di una partita a scopone storica.

 

Perché non provare a salvare un pezzo del nostro vissuto comune? Perché non valorizzare un pezzetto della nostra memoria? Perché, se è vero che anche Alitalia ha provato a farlo, nessuno combatte per evitare che si cancelli un pezzo della nostra storia?

AEREO MUNDIAL PERTINI BEARZOTAEREO MUNDIAL PERTINI BEARZOT

 

Siamo convinti che anche lo sport italiano si mobiliterà per evitare una cosa del genere. Per quanto possa essere complesso, per quanto possa essere costoso, siamo convinti che quell’aereo, quel pezzetto di storia di sport e costume italiano, meriti una sortemigliore.

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO