
SI PUO’ CHIEDERE AL 73ENNE CLAUDIO RANIERI, CHE GIA’ SI VEDE AI GIARDINETTI, DI TORNARE IN PANCHINA PER “SALVARE” LA NAZIONALE? – IL PIANO B PORTA A STEFANO PIOLI, CHE POTREBBE LIBERARSI DAL CONTRATTO CON L’AL-NASSR SOLO A LUGLIO – NON ESISTE UN PIANO C, VISTO CHE NON VIENE PRESA IN CONSIDERAZIONE L’AUTOCANDIDATURA DI ROBERTO MANCINI (“HO SBAGLIATO A LASCIARE LA NAZIONALE, SONO PENTITO”) - CI SONO SETTE PARTITE DA VINCERE, SEGNANDO PIÙ GOL POSSIBILI: OCCORRERÀ UN CALCIO OFFENSIVO, TENENDO PERÒ ANCHE PRESENTE CHE A MARZO RISCHIAMO DI GIOCARCI UNO SPAREGGIO-THRILLING, IN UN DENTRO E FUORI DA BRIVIDI…
RANIERI È LA PRIMA SCELTA SULLO SFONDO RESTA PIOLI
Estratto dell’articolo di Carlos Passerini, Paolo Tomaselli per il “Corriere della Sera”
FLORENT GHISOLFI GIAN PIERO GASPERINI CLAUDIO RANIERI
Se la scelta di puntare su Claudio Ranieri fosse avvenuta la scorsa estate, dopo il disastroso Euroflop, forse le cose sarebbero andate diversamente. Le certezze adesso non sono molte, ma tra queste c’è ancora il tecnico 73enne […] Ranieri incarna alla perfezione il ruolo di padre della patria che corre in aiuto nel momento più buio, mettendo la propria esperienza al servizio della causa azzurra.
Ma non tutto è così semplice in questa scombiccherata sceneggiatura federale che oggi manda in panchina un tecnico già esonerato: il vincolo coi Friedkin per Ranieri non è così facile da sciogliere e nemmeno con Gasperini, nuovo allenatore scelto dalla Roma e da Claudio stesso. Pur lusingato, il tecnico di Testaccio (che peraltro si considera un ex) sa che non tutte le patate bollenti sono uguali da risolvere e avrebbe qualche perplessità a lasciare il nuovo incarico: a questo punto però un compromesso, se la Roma fosse d’accordo, potrebbe essere quello del doppio incarico.
Fare il c.t. non escluderebbe il ruolo in giallorosso e non sarebbe nemmeno in conflitto di interessi. Alla Federcalcio non dispiacerebbe di sicuro. Il piano B, ma più sullo sfondo, resta Stefano Pioli.
L’ex tecnico del Milan, 59 anni, verrebbe di corsa. […] ma l’ex milanista entrerebbe in scena solo nel caso non si trovasse la quadra per Ranieri. Serve un c.t. che, a differenza di quello uscente, riesca subito a isolare il mondo azzurro dagli stress esterni, anziché moltiplicarli. Un po’ come aveva fatto Roberto Mancini […] Detto questo, il Mancio-bis non è un’opzione: le sue parole distensive («ho sbagliato a lasciare la Nazionale, sono pentito») suonano come un’autocandidatura, che però non viene presa in considerazione. E un piano C non c’è.
[…]ci sono sette partite da vincere, segnando più gol possibili. Occorrerà quindi un calcio offensivo, tenendo però anche presente che a marzo rischiamo di giocarci uno spareggio-thrilling, in un dentro e fuori da brividi, che avrebbe un doppio ostacolo mentale in più dato dai due precedenti nerissimi del 2018 e del 2022. C’è bisogno quindi un c.t. dai nervi saldi, empatico, che sappia governare l’alta tensione. […]