pioli spalletti inzaghi allegri

"SOSTA" NON SIGNIFICA "VACANZA" - IL NAPOLI CONCLUDE IL 2022 IN VETTA ALLA CLASSIFICA A +11 SUL SECONDO POSTO, MA SPALLETTI INVITA ALLA PRUDENZA E NON VUOLE CALI DI CONCENTRAZIONE - L'ALLENATORE SFRUTTERÀ LA PAUSA DEL CAMPIONATO PER LAVORARE SUI GIOCATORI CHE NON SONO PARTITI PER IL QATAR E CERCARE DI EVITARE GLI ERRORI DEL PASSATO - LA PAUSA ARRIVA ANCHE AL MOMENTO GIUSTO PER LE INSEGUITRICI DEI PARTENOPEI, CHE POTRANNO SFRUTTARE IL TEMPO A DISPOSIZIONE PER CORREGGERE GLI ERRORI D'INIZIO CAMPIONATO...

1 - IL NAPOLI NON VA IN VACANZA, SPALLETTI HA DATO I COMPITI

Monica Scozzafava per il “Corriere della Sera”

 

SPALLETTI

Il Napoli ha vissuto qualche stagione, una soprattutto con Sarri nel 2018, in cui per periodi più o meno brevi è stata al comando della classifica di serie A. Il fatto di non aver mai raggiunto l'obiettivo sembra rappresenti un handicap. Significa oggi che la città continui a restare sospesa, cristallizzata. Godendo di quello che è, non di quello che potrebbe essere.

 

Spalletti respira questo clima di cautela ed è anche lui a diffondere prudenza: ancora recente lo smacco subito l'anno scorso quando dopo una striscia di vittorie e il sogno nel cassetto il Napoli inciampa e lui si ritrova con una cesta di uova davanti all'albergo dove è in ritiro. È stata una stagione di equivoci.

SPALLETTI

 

Oggi il Napoli capolista va in vacanza (5 giocatori al Mondiale) convinto di parlare un'altra lingua. C'è un gruppo al quale l'allenatore non deve sollecitare consapevolezza o autostima. Può invece - così come sta facendo - lavorare su un terreno più vergine e dunque più fertile. Quelli che potevano vincere e non hanno vinto sono andati via, questo gruppo non sente la depressione del fallimento. Si allena e gioca migliorandosi continuamente, i risultati percepiti come una piacevole sorpresa.

 

LUCIANO SPALLETTI

Spalletti rende tutti protagonisti, li esalta, fa in modo che si esprimano al meglio. Non importa chi c'è. Ha la possibilità di scegliere protagonisti differenti, destinare la copertina della gara a rotazione. Ed è sempre la somma che ha fatto quadrare i conti. È successo con Kvara senza Osimhen, con entrambi in campo, anche se per poco. Poi con Osimhen senza il georgiano nelle ultime gare. Ci sarebbe però da immaginare anche un Napoli senza Di Lorenzo o Anguissa o Lobotka, preziosi come e più degli attaccanti. I ricambi sono all'altezza?

SPALLETTI

 

Siamo alla sosta, il prof Luciano ha dato un input: il libro non si chiude. Un po' come a scuola, le vacanze devono essere occasione per studiare. I più bravi non si sentano arrivati, perché così non è. Qualcuno ha maturato qualche debito, la sosta diventa il tempo per l'esame di riparazione. Dall'esito di questo lavoro - la gestione del tempo - dipendono le ambizioni future. Il primo terzo della stagione dice che questa squadra non ha limiti ma la strada è ancora lunga e un po' di polvere sotto il tappeto c'è, anche se finora è stata coperta dalle undici vittorie. In casa Napoli si studierà e si lavorerà. Dal 4 gennaio il gioco diventa più duro.

 

2 - LA FUGA DI SPALLETTI È CRISTALLIZZATA L'UMILTÀ È IL SEGRETO DEL NAPOLI

Paolo Condò per “la Repubblica”

 

NAPOLI UDINESE

Le pubbliche scuse di Kim dopo l'errore commesso contro l'Udinese - il primo grave della sua eccellente stagione - aiutano a capire la profondità del primato del Napoli, giunto alla pausa mondiale con la bellezza di 8 punti sul Milan, 10 sulla Juve e 11 sulla coppia Inter-Lazio.

 

Quando i giocatori migliori attingono al serbatoio dell'umiltà - e il senso del dovere tutto orientale di Kim è solo una parte della spiegazione, perché da Osimhen a Simeone la dialettica a levare anziché aggiungere replica l'armonia che si vede in campo - non c'è complicazione dalla quale non si possa uscire. L'ultimo quarto d'ora dell'Udinese in questo senso è stato un bel test, perché dopo una partita dominata il Napoli era uscito dal match, convinto di averlo ormai blindato.

NAPOLI UDINESE

 

I due gol friulani non gli hanno fatto riattaccare la spina, esercizio mentale tutt' altro che semplice: è stata l'umiltà a condurlo in porto, come il barchino guida il transatlantico nell'avvicinamento a riva.

 

Giocare più vicini, scegliere passaggi sicuri, fermarsi quando un compagno avanza: sono le scelte di una squadra che sa ciò che vuole nella cattiva sorte, oltre che nella buona. Spalletti è solo in questa classifica cristallizzata per quasi due mesi. Parlare di inseguitori al momento è improprio: c'è una squadra in fuga che è scomparsa al di là della curva, e una mischia per gli altri tre posti in Champions. Senza questo Napoli, sarebbe facile sottolineare le cose buone mostrate dalle varie concorrenti di un torneo equilibrato; ma questo Napoli c'è, e il suo margine è così ampio da condannare le altre alla critica, ovviamente con diverse gradazioni.

maurizio sarri

 

La Lazio ha perso netto a Torino, frustrata dall'incapacità di offendere, ma continua a vantare 8 punti di progresso rispetto all'anno scorso. Negli ultimi venti giorni l'Atalanta, che volava, ha letteralmente inchiodato: 4 ko in 5 partite - ma contro Napoli e Inter il rendimento è stato all'altezza - hanno riacceso i nervosismi estivi di Gasperini, che vive male la combinazione fra giovani da svezzare e Champions da conquistare: forse basterebbe l'Europa.

MASSIMILIANO ALLEGRI

 

Sono le quattro grandi pronosticate in estate a richiedere analisi più attente. Il Milan ha evitato all'ultimo respiro che lo svantaggio salisse in doppia cifra, dopo una gara che la Fiorentina avrebbe ampiamente meritato di pareggiare. La modestia del mercato, che fin qui non ha aggiunto nulla, ha costretto Pioli a "scambiare" la qualificazione in Champions con un moderato (due punti) arretramento in campionato: la pausa arriva al momento opportuno per un tagliando perché la squadra che due mesi fa aveva fatto match pari col Napoli, soccombendo in modo abbastanza casuale, è scesa di almeno un livello.

 

STEFANO PIOLI DURANTE MILAN FIORENTINA 3

Viceversa la Juve viaggia ormai in sicurezza grazie a una fase difensiva tornata magistrale - Danilo e Bremer i segreti - e sulla quale Allegri organizza supersonici contropiede con la regia di Fagioli, la velocità di Kostic, la freddezza di Kean e quel po' di Chiesa e Di Maria che è un promettente trailer del 2023.

 

SIMONE INZAGHI

Dietro al Napoli, la Juve chiude l'anno palesando la salute migliore. Nel segmento di stagione in cui tutti hanno lamentato assenze fondamentali, l'Inter è stata capace di farsi una ragione della mancanza di Lukaku e Brozovic: come dimostra lo scontro diretto di Bergamo, il primo vinto dopo cinque schiaffoni, Inzaghi ha imparato a gestire il calcio a 16, sport diverso da quello a 11 e anche a 14, dando i minuti giusti ai titolari per portarsi avanti e alle riserve per reggere sino alla fine. I compiti per le vacanze sono ovvi: per arrivare a 22 gol subiti l'anno scorso furono necessarie 25 gare, dieci in più di oggi.

 

mourinho

Chi proprio non riesce a fronteggiare gli infortuni è Mourinho: la differenza fra i 70' senza Dybala e i 20 con l'argentino è stata mostruosa. Detto che Abraham continua a dare ragione al suo ct, a differenza dell'altro escluso Toney che ha battuto da solo il City, Mou in campo non avrebbe mai autorizzato una sciocchezza come affidare a Belotti un rigore contro la sua vecchia squadra (e il suo vecchio portiere) nel recupero. Il colpo della domenica di Matic ha graziato anche l'errore del tecnico nel farsi espellere.

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…

emmanuel macron

DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI DALL'ELISEO? - A DUE ANNI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO PRESIDENZIALE, IL GALLETTO  È SOLO DI FRONTE A UN BIVIO: SE SCIOGLIE IL PARLAMENTO, RISCHIA DI RITROVARSI LA STESSA INGOVERNABILE MAGGIORANZA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE – PER FORMARE IL GOVERNO, LECORNU SI È SPACCATO LE CORNA ANDANDO DIETRO AI GOLLISTI, E ORA FARÀ UN ULTIMO, DISPERATO, TENTATIVO A SINISTRA CON I SOCIALISTI DI OLIVIER FAURE (MA MACRON DOVRA' METTERE IN SOFFITTA LA RISANATRICE RIFORMA DELLE PENSIONI, DETESTATA DAL 60% DEI FRANCESI) – L’ALTERNATIVA E' SECCA: DIMETTERSI. COSÌ MACRON DISINNESCHEREBBE MARINE LE PEN, INELEGGIBILE DOPO LA CONDANNA - MA È UN SACRIFICIO ARDUO: SE DA TECNOCRATE EGOLATRICO, CHE SI SENTIVA NAPOLEONE E ORA È DI FRONTE A UNA WATERLOO, SAREBBE PORTATO A DIMETTERSI, TALE SCELTA SAREBBE UNA CATASTROFE PER L'EUROPA DISUNITA ALLE PRESE CON LA GUERRA RUSSO-UCRAINA E UN TRUMP CHE SE NE FOTTE DEL VECCHIO CONTINENTE (LA FRANCIA E' L'UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E UN POSTO NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU), COL PERICOLO CONCRETO DI RITROVARSI ALL'ELISEO BARDELLA, IL GALLETTO COCCODE' DI LE PEN, CHE NEL 2014 AMMISE A "LE MONDE" DI AVER RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 9 MILIONI DA UNA BANCA RUSSA CONTROLLATA DA PUTIN...