SECONDO LA STAMPA TEDESCA UN TESTIMONE AVREBBE FILMATO LA CADUTA DI SCHUMACHER: “SCENDEVA A BASSA VELOCITÀ, AL MASSIMO 20 CHILOMETRI ORARI”

Da "Corriere.it"

È il film della disastrosa caduta di Michael Schumacher sui campi di sci di Méribel (Savoia), girato dalla piccola telecamera che l'ex campione del mondo di Formula Uno portava sul casco, a poter chiarire come è avvenuto l'incidente. E - aspetto secondario soltanto alle condizioni cliniche del pilota - se esistano delle responsabilità che, un giorno non lontano, possano determinare (o no) risarcimenti (prevedibilmente milionari) da parte delle assicurazioni. Ma intanto proprio un video, girato da un turista che stava riprendendo la fidanzata, potrebbe aiutare a chiarire la dinamica dell'incidente.

«ANDAVA PIANO...» - La notizia arriva da Der Spiegel, che riporta la testimonianza diretta di un uomo. uno steward 35enne di Essen, in Germania, in vacanza a Meribel con la fidanzata. Stava riprendendo con lo smartphone proprio la discesa della fidanzata. Sullo sfondo del video girato dall'uomo, si vede una caduta.

Luogo e ora fanno pensare che si tratti proprio dell'incidente di Schumacher. L'uomo ha dichiarato che il suo materiale è disposizione della magistratura, se vorrà esaminarlo, e che è pronto a testimoniare. Secondo quanto riporta Der Spiegel, a parere del testimone lo sciatore che appare nelle immagini « scendeva a bassa velocità, al massimo 20 chilometri orari» quando è avvenuto l'incidente.

LA FAMIGLIA CONTRO LE INDISCREZIONI -Nel sesto giorno di coma artificiale, in cui i medici dell'Ospedale Nord di Grenoble tengono «a riposo» il cervello di Schumi nella speranza che si riassorbano i numerosi edemi, la famiglia è tornata a esprimersi, questa mattina, attraverso un comunicato della portavoce, Sabine Kehm: «La condizione di Michael rimane critica, ma stabile.

Vorremmo insistere chiaramente che nessuna informazione riguardante la salute di Michael, che non provenga dai dottori che lo stanno curando o dal suo management, deve essere considerata senza fondamento. La famiglia ha a cuore solamente la salute di Michael. La telecamera sul casco di Michael è stata consegnata spontaneamente dalla famiglia alle autorità inquirenti. Non è vero che sia stata data contro la volontà della famiglia».

INTERROGATO IL FIGLIO- Ieri pomeriggio i gendarmi inviati dalla Procura di Albertville si erano presentati con un interprete all'ospedale di Grenoble per sentire il racconto dell'incidente del figlio quattordicenne di Schumacher, Mick, di un giovanissimo amico della figlia, Gina-Maria, 16 anni, del maggiordomo della famiglia, che sciava con loro. E per domandare della piccola «Go Pro» che i soccorritori e altri sciatori presenti il 29 dicembre sulle stesse piste avevano notato sul casco.

Ma che non era stata ancora ritrovata. Come pare sia tuttora disperso un braccialetto che il campione indossava quel giorno. Se - e non è ancora stato ufficialmente confermato - la telecamerina era davvero accesa e le immagini non sono andate perse nello schianto che ha spaccato in due il casco di Schumacher, si potrà stabilire la velocità a cui andava (giornali inglesi hanno insinuato che stesse scendendo a oltre 60 chilometri orari), quanto si era allontanato dalle due piste battute, per inoltrarsi in una zona di neve fresca e rocce, in parte evidenti e in parte nascoste: doveva essere, o no, segnalata o recintata dai gestori del comprensorio?

INDAGINI ANCHE SU UN POSSIBILE DIFETTO DELLO SCI -Il film rivelerà forse se davvero Schumacher si sia fermato, prima di cadere, per sollevare una bambina caduta a sua volta davanti a lui. Si indaga anche su un possibile difetto di fabbricazione dell'equipaggiamento di Schumacher: uno sci che non si sarebbe aperto nella caduta, il casco che ha ceduto. L'incidente forse è stato banale, ma le conseguenze no. Schumacher è stato sottoposto a due interventi chirurgici per ridurre gli ematomi più importanti. E nelle ultime ore circolano voci di un possibile miglioramento che la famiglia si è affrettata a ridimensionare.

Dopodomani, però, sono previste nuove informazioni da parte dei chirurghi e della direzione dell'ospedale. Il che lascia sperare nel conferma del miglioramento o, addirittura, nello scioglimento della prognosi riservata e nell'annuncio della decisione di porre fine al coma indotto farmaceuticamente. E, quindi, di un possibile trasferimento del paziente a un altro centro specializzato, forse in Svizzera. Tutte soltanto ipotesi, per ora. Sabine Kehm continua a dire che non ci saranno comunicazioni se non in caso di un miglioramento o di un peggioramento della condizione «critica, ma stabile».

 

UN FAN DELLA FERRARI DAVANTI ALL OSPEDALE DI GRENOBLE DOVE E RICOVERATO SCHUMACHER SCHUMACHER E LA MOGLIE CORINNA NEL DUEMILATRE IL NEUROCHIRURGO GERARD SAILLANT ARRIVATO ALL OSPEDALE DI GRENOBLE PER OPERARE SCHUMACHER schumacherscia1pschumacher corinnacmt02 michael schumacher

Ultimi Dagoreport

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)