L’INVERNO DEL NOSTRO MONDIALE – QUEL GENIO DI BLATTER SCOPRE CHE IN ESTATE FA TROPPO CALDO IN QATAR

Fabio Monti per "Il Corriere della Sera"

Joseph Blatter non è contento. Non gli piace l'idea delle contestazioni brasiliane al Mondiale 2014 («se dovessero ripetersi certi episodi, vorrebbe dire che non è stata la scelta giusta»). Così la Federcalcio mondiale sta valutando l'ipotesi di tagliare due sedi, passando da 12 a 10 (via due città fra Manaus, Cuiaba, Curitiba e Natal).

Ma il presidente ha capito che aver scelto il Qatar per il Mondiale 2022 è stata una scelta azzardata, che comporterà infiniti problemi. Così il presidente della Fifa: «Non è possibile giocare in estate la Coppa del mondo. Il caldo è insopportabile. Dobbiamo salvaguardare la salute dei giocatori». È la prima volta che Blatter prende posizione in maniera così decisa, lui che aveva sempre sostenuto: «Gli organizzatori avevano parlato di estate; tocca a loro proporre eventuali modifiche».

Adesso ha cambiato idea, allineandosi a Platini, da sempre sostenitore del Mondiale 2022 in inverno: «L'Esecutivo dovrà prendere una decisione coraggiosa e spiegare bene alle federazioni che dovranno accettare qualche cambiamento». La data è già fissata: 3-4 ottobre, nella sede Fifa di Zurigo. «Se troviamo una soluzione entro il 2014, c'è tutto il tempo per operare i cambiamenti necessari».

Il comitato organizzatore, nel dossier presentato alla Fifa al momento della scelta finale (1° dicembre 2010), aveva spiegato di essere in grado di ospitare il Mondiale, «in estate o in inverno», perché la tecnologia è in grado di garantire la climatizzazione di tutti gli stadi, come già accaduto nel 2008 all'Al Sadd Stadium di Doha. Ma Blatter non ci sta: «È possibile raffreddare uno stadio, non un Paese intero». Il Qatar ha previsto un investimento di 156 miliardi di euro per le infrastrutture della coppa.

Trasferire un Mondiale dall'estate all'inverno comporta un problema di non facile soluzione nel rapporto con le federazioni europee, che, salvo rare eccezioni (la Germania), non gradiscono che in inverno il calcio dei club si fermi per lasciare spazio alle nazionali (lo stop non può essere inferiore agli 80 giorni). Per questo Blatter ha precisato: «Dobbiamo discutere con i nostri partner, con gli sponsor e con le tv. Abbiamo ancora tempo, ma inizieremo a parlarne in occasione del Comitato esecutivo di ottobre».

Per Platini è già un mezzo trionfo: «Ho votato per il Qatar, perché è giusto che il calcio si sviluppi nel mondo, ma non può esistere un'alternativa all'idea che la Coppa si giochi a dicembre o gennaio. Il calendario non è un problema, ma se non spostiamo il Mondiale in inverno, ci saranno nazionali che nemmeno si presenteranno».

Le prime reazioni europee sono state di segno opposto. Il presidente della Federcalcio tedesca, Wolfgang Niersbach, è apparso entusiasta: «Ho parlato con Blatter e l'ho sentito molto determinato su questa storia. Trovo che abbia assolutamente ragione». E con lui Rummenigge, presidente dei club europei: «Se il Mondiale si gioca di inverno, è una grande occasione per la Bundesliga. Da maggio a ottobre non c'è calcio in Germania eppure abbiamo il clima migliore per giocare».

I vertici del calcio inglese sono invece di parere opposto, come ha detto il presidente della Premier League, Dave Richards: «La nostra risposta al momento è negativa. Noi ci opponiamo. Ma se esiste la possibilità di istituzionalizzare la sospensione invernale, alla fine arriveremo ad un compromesso per una questione di buonsenso». La battaglia è solo all'inizio.

 

 

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