zazzaroni spadafora gravina

“UN MINISTRO DELLO SPORT NON PUO’ COMPORTARSI IN QUESTO MODO” – ATTACCO FRONTALE DI ZAZZARONI A SPADAFORA: "NON È IN GRADO DI DIFENDERE I VALORI DI UN MONDO CHE LO DISTURBA PUR SENZA CONOSCERLO. IERI IL MINISTRO HA SPEDITO TRE MESSAGGI CHE NON SI ADDICONO A UN MINISTRO". ECCO QUALI - "CHI PENSA DI POTER RITROVARE ECONOMICAMENTE VIVO A SETTEMBRE? QUANTE SQUADRE? PER QUALI CAMPIONATI? QUALI TELEVISIONI? QUALI SPONSOR?"

Ivan Zazzaroni per www.corrieredellosport.it

spadafora

 

Vincenzo Spadafora ieri ha spedito tre messaggi che non si addicono a un ministro dello sport e a nessuna figura istituzionale:

 

1) ha invitato i presidenti dei club di Serie A a pensare alla prossima stagione, lasciando intendere che il campionato non terminerà. Così facendo, ha smentito in maniera ancora più esplicita il premier che domenica sera aveva assunto di fronte al Paese l’impegno a fare tutto il possibile per farlo ripartire;

 

2) anticipando «sorprese», ha sostenuto che nei prossimi giorni la maggior parte dei presidenti chiederà al governo di fermare tutto: si è così dimostrato in contatto con una presunta fronda contraria alla ripartenza. Il che è gravissimo per un uomo di governo, che dovrebbe far riferimento a rapporti istituzionali con la Lega e non puntare a spaccarla;

zazzaroni

 

3) cosa più grave di tutte, ha avvisato la Lega che è inutile scavalcarlo scrivendo a Conte, perché Conte non potrà che decidere insieme a lui.

 

Un ministro dello Sport non può comportarsi in questo modo. Se lo fa, non ci rappresenta, non è in grado di difendere i valori di un mondo che, evidentemente, lo disturba pur senza conoscerlo.

 

In una situazione di estrema gravità un ministro dello sport come si deve prova in tutti i modi ad aiutare il sistema, non si mette continuamente di traverso, non va ogni giorno in televisione o su facebook a trasmettere insofferenza e diffondere ultimatum e consigli non richiesti. Come quello - appunto - rivolto provocatoriamente alle società dai microfoni di La7: «Io penserei a organizzarmi per riprendere in sicurezza il nuovo campionato che dovrà partire a fine agosto».

spadafora malagò

 

Ma bravo: e chi gli assicura che dopo l’estate la pandemia si sarà esaurita? Ha un virologo personale? O si affida a un astrologo? Sa che da settimane gli esperti di tutto il mondo annunciano per l’autunno una probabile seconda ondata di contagi? Chi pensa di poter ritrovare economicamente vivo a settembre? Quante squadre? Per quali campionati? Quali televisioni? Quali sponsor? Si rende conto di cosa significhi tenere ferma la macchina-atleta per tre, quattro mesi?

 

Spadafora

Chi ascolta, il signor Spadafora? Chi gli suggerisce le battute? Ha uno o più autori? E perché non ha mai preso in considerazione il fatto che con il virus dovremo cominciare a convivere cercando di limitare i danni? Per caso, ha chiesto al ministro dell’Economia Gualtieri di stabilire un ridicolo contributo di 600 euro a testa alle centinaia di migliaia di italiani che lavorano nello sport e alle loro famiglie?

 

ivan zazzaroni (2)

Un ministro dello sport come si deve telefona il primo giorno a Gravina e Dal Pino per garantire il massimo sostegno. Un ministro dello sport come si deve accetta il confronto usando la lingua dello sport e della gente, collabora con il Premier, non lo smentisce per ben due volte: non a caso l’hanno soprannominato il Revisore di Conte. E se a metà giugno non fosse proprio possibile ricominciare, potrebbe sempre raccontare al Paese di aver fatto l’impossibile per salvare la baracca. Un ministro dello sport come si deve non si augura - insisto - che «la maggioranza delle società possa chiedere di non giocare». Affermazione gravissima: un ministro del governo come si deve sa distinguere l’opinione disinteressata da quella interessata. Il ministro dello sport è un’istituzione che sviluppa temi e affronta problematiche nelle sedi opportune. Che non sono le televisioni. Di politici che vanno in televisione e di mancate soluzioni ne abbiamo piene le scatole.

 

vincenzo spadafora foto mezzelani gmt 15

Al ministro Spadafora non dovrebbe essere sfuggito che il calcio non è Ronaldo prossimo al raggiungimento del miliardo di dollari: il calcio sono gli 800 dipendenti dello stadio Olimpico in cassa integrazione, le migliaia di dipendenti degli altri impianti e nei centri sportivi che si trovano nelle stesse condizioni; il calcio sono i magazzinieri, i massaggiatori, gli autisti, i custodi, gli impiegati, i giardinieri, gli uscieri, gli addetti stampa che portano a casa la pagnotta anche grazie a Ronaldo, il quale non ha nemmeno tanta voglia di tornare in Italia. Il calcio sono i giornalisti e il personale di televisioni, radio e quotidiani sportivi verdi, bianchi e rosa che senza il pallone, né la pubblicità che ne deriva, rischiano di dover restare a casa non per tre mesi ma forever and ever. Lo sport sono i 100mila maestri di tennis senza lavoro, e potrei continuare all’infinito.

Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT45

 

Ecco, a tutta questa gente il signor Spadafora doveva garantire un sostegno morale oltre che economico, impegnandosi con tutto se stesso per trovare soluzioni A e B, ma anche C, per la sopravvivenza.

 

Il ministro dello sport è soprattutto una figura istituzionale che non esisteva quando lo sport italiano era bello, grande e potente nel mondo. E si rimpiange tanto più la sua assenza di ieri quanto più ci sgomenta la sua presenza di oggi.

 

ivan zazzaroni (1)

Dubito che Vincenzo Spadafora passerà alla storia di questa Repubblica. Ma ci chiediamo se abbia intenzione di farlo come colui che spezzò le reni agli arroganti del calcio, liberando gli italiani dalla tentazione di distrarsi dai lutti e dalla sofferenza di una nazione intera.

Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT43Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT41

 

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…