vincent bollore andrea pezzi claudio costamagna pietro labriola tim

TELEFONIA IN MILLE "PEZZI" – COSA C’È DI VERO NELLE NOTIZIE SULLA CORDATA CHE DOVREBBE RILEVARE IL 24% DI VIVENDI IN TIM? CI STA LAVORANDO CLAUDIO COSTAMAGNA, EX PRESIDENTE DI CDP, CHE AVREBBE INCARICATO L’EX VJ ANDREA PEZZI DI PROPORLA A BOLLORÈ. MA IL GUAIO, OLTRE AL POSSIBILE SPEZZATINO (A CUI SI OPPONE L'AD LABRIOLA) RIGUARDA I SOLDI: I FRANCESI FANNO SAPERE (VIA “MESSAGGERO”) CHE ACCETTERANNO SOLO UNA VENDITA IN BLOCCO A UN PREZZO NON INFERIORE AI 2 MILIARDI…

Articoli correlati

VIVENDI E LASCIA VIVERE - RUMORS: UNA CORDATA DI INVESTITORI, GUIDATA DALL'EX VJ ANDREA PEZZI ...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PIETRO LABRIOLA

1. ALLA BORSA PIACE LO SPEZZATINO DI TELECOM

Estratto dell’articolo di Giovanni Pons per “la Repubblica”

 

Il titolo Tim ieri è schizzato in apertura al rialzo del 3% e poi ha chiuso a più 2.1%, sulle indiscrezioni di stampa del weekend.

 

Che riferiscono di manovre in corso da parte del consulente-imprenditore Andrea Pezzi e del banchiere Claudio Costamagna, per formare una cordata che rilevi nel tempo la quota del 23,7% che i francesi di Vivendi possiedono in Tim.

 

ANDREA PEZZI

I due protagonisti hanno smentito ma il mercato non gli ha creduto, e in effetti qualcosa di vero sembra esserci. In primo luogo è ormai risaputo che Vivendi vuole uscire da Tim, ma solo vendendo in un blocco unico […] a un prezzo non inferiore ai 2 miliardi di euro.

 

Alcune fonti dicono poi che Pezzi abbia sondato il fondo francese Tikehau Capital, azionista della sua Mint, ottenendo la promessa di un prestito di 250 milioni a un tasso del 10%. Alla Mint, tra l'altro, sono stati rinnovati da Tim contratti milionari per veicolare la sua pubblicità online.

 

E sembra inoltre che Costamagna abbia contattato il fondo Blackstone per […] un intervento per altri 250 milioni. Tutto ciò, insieme all'idea dei proponenti di smembrare Tim in diversi tronconi, ha smosso il titolo che […] continua a rimanere sui minimi.

 

2. TIM, I PALETTI DI VIVENDI: VENDITA IN BLOCCO DEL 24%

Estratto dell’articolo di Rosario Dimito per “il Messaggero”

 

CLAUDIO COSTAMAGNA

Due mesi dopo la vendita della Rete alla cordata Kkr, torna l'attenzione del mercato sulla ServiceCo, cioè la nuova Tim, sulla scia del ritorno di ipotesi di disimpegno di Vivendi, primo azionista con il 23,75%.

 

Ieri i titoli Tim hanno dominato l'intera seduta di Borsa, toccando un massimo di 0,24 euro sfiorando un rialzo del 3% per poi chiudere a 0,23 euro (+2,1%). Secondo indiscrezioni del Corriere, alcuni consulenti (che hanno smentito) starebbero lavorando per collocare inizialmente il 6-7% della quota del gruppo francese al fondo Tikehau Capital, un investitore francese di gestione alternativa di cui è partner Jean Pierre Mustier, ex ad di Unicredit e a Blackstone, una delle più grandi finanziarie del mondo.

 

bollore de puyfontaine

L'operazione prevederebbe la nascita di un veicolo al quale Vivendi dovrebbe conferire l'intera quota: Tikehau e Blackstone farebbero un prestito al veicolo di 500 milioni.

Successivamente si troverebbero altri investitori disposti a partecipare al veicolo consentendo il passo indietro di Vivendi.

 

Dal dicembre 2022 Vivendi ha classificato la partecipazione da strategica a finanziaria, quindi disponibile per la vendita. Va segnalato che un investitore nuovo che supera il 3% di Tim, farebbe partire la procedure di golden power […]

Ma […] in realtà le cose starebbero diversamente. Innanzitutto sembra che Palazzo Chigi , subito dopo la cessione della rete, preferisca mantenere lo status quo, rinviando di qualche anno eventuali ulteriori stravolgimenti.

 

PIETRO LABRIOLA TIM

Secondo fonti attendibili, la media company transalpina […] sarebbe interessata soltanto a cedere in blocco l'intero pacchetto: quindi nessuna soluzione a rate […] Il venditore chiede una somma di circa 2 miliardi per il 23,75%, quasi tre volte il valore di mercato attuale pari a circa 900 milioni.

 

[…] Le indiscrezioni ipotizzano la prospettiva di uno spezzatino, con la vendita di Tim Brasil e della Consumer. Questo schema rassomiglia al piano al quale aveva lavorato, in vista del rinnovo del cda ad aprile scorso, Stefano Siragusa, ex Chief Network Operations & Wholesale Officer e attuale consigliere del gruppo, quando era a capo dello schieramento Merlyn […].

 

andrea pezzi cristiana capotondi

 

ANDREA PEZZI

I PRINCIPALI AZIONISTI DI TIM - PIETRO LABRIOLA

BOLLORE' DE PUYFONTAINE

 

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: HA SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” CHE AL QUOTIDIANO DI CONFINDUSTRIA RICORDANO PIÙ PER I CONTENZIOSI E LE RICHIESTE DI BONUS CHE PER I RISULTATI EDITORIALI O FINANZIARI...

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”