2018bagnaia

CAFONAL DEI POTERI FORTISSIMI - DOPO APPLE, "TIME WARNER" E "NEW YORK TIMES": "VOGLIAMO L'OSSERVATORIO CECCHERINI IN AMERICA E SIAMO PRONTI A SOSTENERLO" - L’AD DI NEWS CORP, ROBERT THOMSON, SPIEGA COME CONTRASTARE LE FAKE NEWS - IL PREMIO ALLA FONDATRICE DELLA HIGH SCHOOL “PALO ALTO MEDIA ARS CENTER”, LA MITOLOGICA ESTHER WOJCICKI - VIDEO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

tavola rotonda gerard baker, dean baquet, martin baron, richard gingras, peter greenberger, alex hardiman (4)

Dopo Tim Cook e Apple adesso è la volta del numero uno di TIME WARNER Jeff Bewkes, il potente editore della CNN che ha pubblicamente invitato Andrea Ceccherini a sbarcare con il suo Osservatorio in USA annunciando il pieno appoggio dell'Osservatorio. In scia anche l'autorevole Presidente del New York TIMES Mark Thomson "Andrea, l'America ti aspetta. Cosa aspetti ? Noi ti aspettiamo"

 

2. L’A.D. DI NEWS CORP, ROBERT THOMSON:

tavola rotonda gerard baker, dean baquet, martin baron, richard gingras, peter greenberger, alex hardiman (3)

“Siete veramente fortunati, state vivendo un’esperienza straordinaria, che vi sarà utile da morire”. Dal palco della decima edizione del convegno “Crescere tra le righe”, in corso di svolgimento a Borgo La Bagnaia, Robert Thomson, amministratore delegato di News Corp, si è rivolto così ai circa 250 studenti selezionati tra coloro partecipano al “Quotidiano in Classe”.

 

“È importante avere delle discussioni come questa: sono sicuro che tra di voi ci sarà qualcuno che non è d’accordo con me, ma l’importante è parlarne – ha proseguito Thomson –. Come contrastare le fake news? Con quello che sta cercando di fare Andrea Ceccherini: permettere alle persone di sviluppare un istinto". Quello di Robert Thomson è il secondo endorsement dal mondo dei media Usa nei confronti del lavoro dell’Osservatorio Permanente Giovani – Editori, dopo quello di ieri di Jeff Bewkes, a.d. di Time Warner.

tavola rotonda gerard baker, dean baquet, martin baron, richard gingras, peter greenberger, alex hardiman (2)

 

3. ESTHER WOJCICKI VINCE IL PREMIO DELL’OSSERVATORIO PERMANENTE GIOVANI - EDITORI

                                                                                      

È la fondatrice della High School “Palo Alto Media Ars Center”, Esther Wojcicki, la vincitrice del Premio dell’Osservatorio Permanente Giovani - Editori, assegnato nel corso della decima edizione del convegno "Crescere tra le righe", che si sta tenendo a Borgo La Bagnaia. Una personalità, quella dell’insegnante di giornalismo americana, nella quale si ritrovano le coordinate di riferimento che hanno caratterizzato in questi anni l’assegnazione del riconoscimento, ovvero “Giovani&Educazione”, che rappresentano il binomio più potente per tutti coloro che vogliono cambiare il mondo.

 

tavola rotonda gerard baker, dean baquet, martin baron, richard gingras, peter greenberger, alex hardiman (1)

Esther Wojcicki, infatti, incarna in pieno i valori che l’Osservatorio porta avanti da sempre a favore delle giovani generazioni e ha ricevuto il Premio “per avere contribuito  - questa la motivazione –a far sviluppare nei giovani un profondo senso critico nel rapporto con i media e a modificare profondamente il ruolo dell’insegnante, da formatore di studenti a educatore di cittadini”.

 

Insegnante di giornalismo conosciuta a livello internazionale, Esther Wojcicki ha fondato l’istituto “Media Ars Center” di Palo Alto nel 1984, con l’obiettivo di migliorare l’utilizzo di tutti i tipi di media (quotidiani, periodici, siti web, fotografia, radio, tv e produzione di video) da parte degli studenti. Partito con un gruppo di 19 allievi, il “Media Ars Center” di Palo Alto, grazie all’ausilio di ulteriori 6 insegnanti di giornalismo, forma attualmente oltre 600 ragazzi e cura 10 pubblicazioni. Negli ultimi 25 anni, gli allievi della scuola di Esther Wojcicki hanno ricevuto numerosi riconoscimenti in ambito nazionale, come il “PaceMaker Award” dal National Scholastic Press.

robert thomson ad news corp (2)

 

Esther Wojcicki succede a John Elkann, che aveva ricevuto il premio in occasione della nona edizione della rassegna, tenutasi nel 2015. In precedenza, il riconoscimento era stato assegnato al Maestro Andrea Bocelli, nel 2011, e al Presidente Onorario di RCS MediaGroup, Cesare Romiti.

 

 

4. LA VIA DEI GIORNALI USA

Alessio Ribaudo per il Corriere della Sera

 

stefania pinna

Investire capitali per supportare il giornalismo di qualità; creare una comunità di lettori a cui offrire le notizie sulle piattaforme che più utilizzano mandando in soffitta il modello che privilegiava i ricavi pubblicitari su quelli delle edicole. È questa in sintesi la ricetta che i grandi gruppi statunitensi hanno applicato per riportare i propri bilanci in utile e hanno svelato ieri durante il convegno «Crescere fra le righe» a Borgo La Bagnaia, nel Senese, dove il gotha del giornalismo internazionale si è confrontato con 250 studenti del progetto «Il Quotidiano in Classe», promosso dall' Osservatorio permanente giovani editori.

 

gerard baker dean baquet martin baron andrea ceccherini marco de benedetti

I conduttori Stefania Pinna e Massimo Gramellini hanno guidato i lavori in cui sono stati impegnati, fra gli altri, i direttori del New York Times, del Washington Post e del Wall Street Journal; quelli italiani come Luciano Fontana del Corriere e Maurizio Molinari de La Stampa; i responsabili delle news di Google, Facebook e Twitter. Giganti un tempo nemici che hanno scelto di collaborare per combattere le fake news, la polarizzazione e la radicalizzazione delle opinioni. «Il grande rischio è che chi si era candidato a "connecting people" - ha detto Andrea Ceccherini, presidente dell' Opge - finisca in realtà per contribuire a "disconnecting democracy"».

 

Per il ceo del New York Times, Mark Thompson, «quest' anno raggiungeremo 4 milioni di abbonati grazie al nuovo modello che anche in Italia dovrete applicare». La qualità è la chiave per Dean Baquet, direttore del New York Times «i lettori pagano gli abbonamenti se le notizie non le trovano da nessuna altra parte». Una visione su cui concordano Gerard Baker, direttore del Wall Street Journal, e Martin Baron, numero uno del Washington Post, che ha spiegato: «Gli abbonamenti digitali crescono, due anni fa siamo tornati in utile e i ricavi dell' anno scorso sono stati reinvestiti in qualità».

robert thomson ad news corp (1)

 

Una strada chiara anche in Italia. «Dobbiamo stare al passo con i tempi, tagliare i costi improduttivi e investire molto - ha detto il presidente e ad di Rcs, Urbano Cairo -, ma la carta non va in pensione nell' editoria, resta una componente molto importante, specie per una realtà come Rcs nella quale, tra Italia e Spagna, rappresenta ancora oggi l' 84% del fatturato».

 

esther wojcicki founder high school palo alto media arts center

«Se oggi si leggono meno giornali è perché chi li fa non fa un buon lavoro», ha ammonito John Elkann, presidente di Exor Nv. Eppure, gli Usa vogliono copiare qualcosa dall' Italia. «Non vogliamo comprare l' Opge - ha concluso Jeff Bewkes, ad di Time Warner - ma vogliamo vedere una cosa simile negli Usa».

 

Opge che ha annunciato un' alleanza con Google per fornire agli studenti la capacità di allenarsi a scoprire le fake news sul web.

 

5. CECCHERINI AI DIRETTORI DI QUOTIDIANI USA E HEADS OF NEWS DELLE PIATTAFORME DIGITALI: “DA SOLI SI VA PIU’ VELOCE, MA INSIEME SI VA PIU’ LONTANO”

andrea ceccherini marco de benedett

 

“Sono convinto che ora i protagonisti siano i primi ad aver capito che da soli si va più veloce, ma è solo insieme che si va più lontano”. È con queste parole che il Presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani – Editori, Andrea Ceccherini, ha chiuso la decima edizione di “Crescere tra le righe”, salendo sul palco con il direttore del “The Wall Street Journal, Gerard Baker, quello del “The New York Times”, Dean Baquet, quello del “The Washington Post”, Martin Baron, il vice-presidente di Google News, Richard Gingras, il direttore delle Global Content Partnerships News di Twitter, Peter Greenberger, e il direttore dei News Products di Facebook, Alex Hardiman. 

 

“Bagnaia voleva essere un’occasione di confronto tra il mondo del publishing e quello dell’hi tech e così è stata. Anche per questo consideriamo questa edizione, un’edizione riuscita”.

 

franco moscetti ad il sole 24 oregerard baker dean baquet martin baron andrea ceccherini marco de benedetti (2)marisa monti riffeser, presidente poligrafici editoriale consegna il premio arte e cultura ai ragazzi de il volo (1)esibizione il volo (2)

 

maurizio costa presidente fieg (4)andrea riffeser monti gerard baker dean baquet martin baron andrea ceccherini marco de benedetti (1)cena di gala (1)cena di gala (2)cena di gala (3)esibizione il volo (1)i ragazzi nella scelta dei quotidianidean baquet martin baron andrea ceccherini marco de benedettiragazzi in salamaurizio costa, franco moscetti, andrea riffeser montimarisa monti riffeser, presidente poligrafici editoriale consegna il premio arte e cultura ai ragazzi de il volo (2)

Hardiman-Baker-Greenberger-Gingras-Baron-Ceccherini-Baquet

 

il volo serata di gala (4)

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…