indiana jones e l'antico lantico l antico cerchio

DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - IL GRANDE RITORNO DELL’ARCHEOLOGO INVENTATO DA LUCAS E SPIELBERG NON È AL CINEMA MA IN UN VIDEOGIOCO CHE RIPRISTINA LA POTENZA AVVENTUROSA DELLE SUE IMPRESE. “INDIANA JONES E L’ANTICO CERCHIO” CI PORTA DAL VATICANO OCCUPATO DAI FASCISTI ALL’EGITTO DELLE PIRAMIDI FINO A ESOTICHE GIUNGLE ALLAGATE E ANCORA OLTRE, TRA PANORAMI MAESTOSI E LUOGHI OSCURI - VIDEO

Federico Ercole per Dagospia

 

indiana jones e l’antico cerchio

Essere Indiana Jones, oggi. Un insieme estatico e nostalgico di rimembranze diluite e amareggiate nel tempo dal fallimento parziale dei due ultimi film; quello strano, artificioso e poco ispirato di James Mangold e quella rapsodia di scene magistrali ma cucite male che è il Teschio di Cristallo di Steven Spielberg.

 

Ricordi di cinema che tornano a esplodere in una deflagrazione mnemonica non in sala ma grazie ad un videogioco riuscito, in una maniera che avrebbe potuto sembrare improbabile, a ripristinare quella potenza avventurosa dei primi tre capolavori. Si tratta di Indiana Jones e il Cerchio Maledetto, per Xbox e PC ma prossimamente anche su Playstation, nuova epopea fanta-archeologica che possiede quell’andamento rocambolesco e sentimentale proprio della trilogia di Lucas/Spielberg ma che risulta amplificato dall’interattività e dal tempo lungo e dilatato del videogame.

 

indiana jones e l’antico cerchio

Si trascorre sconvolti, deliziati, commossi ed esaltati per le circa venti ore necessarie a giungere al termine di questa avventura in giro per il mondo, realizzando infine che il valore di quest’opera di The Machine Games non consiste solo nel lavoro di interpretazione e traduzione ludica di classici del cinema che hanno contribuito in maniera drastica a formulare l’immagine e l’andamento del videogame d’azione e avventura in generale, ma della comprensione di ciò che distingue Indiana Jones da tanto altro cinema o giochi del genere: l’umanità dei loro personaggi e un senso di meraviglia non provocato dalla mera ostentazione dell’effetto speciale ma dall’edificazione sapiente del mistero e dalla sua eventuale rivelazione.

indiana jones e l’antico cerchio

 

 Inoltre in un’epoca di inquietanti spettri mussoliniani/hitleriani che risorgono lontano e vicino nel mondo, Indiana Jones e l’Antico Cerchio ha anche il valore di essere un’opera antifascista, dove i nazisti e questa volta anche le camice nere del duce sono combattute e illustrate nella loro ottusa crudeltà e idiota vanagloria. “E’ giusto rubare soldi ai fascisti”, dice ad un certo punto Indiana mentre sottrae un sacchetto di lire dalla tenda di logorroici quanto sciocchi fascisti la cui “intelligenza artificiale” nel gioco risulta meno sofisticata di quella dei tedeschi, più aggressivi e meno facili da ingannare.

indiana jones e l’antico cerchio

 

UN MONDO DI MISTERI

Si comincia con il ricordo de I Predatori dell’Arca Perduta, quel suo prologo nella giungla, i ragni, il tempio, i suoi trabocchetti e il masso che rotola... L’Antico Cerchio si svolge poco dopo gli eventi raccontati in quel film e ci trasporta subito dal flashback all’inizio di questa avventura originale, composta con perizia magistrale affinché il suo racconto si faccia vieppiù coinvolgente.

 

 Alla Marshall Academy, l’università di Indiana, un gigantesco energumeno misterioso che si esprime in latino si intrufola e ruba una reliquia, la piccola mummia egiziana di una gatto. Questo furto ci porterà dunque in capo al mondo, viaggiando prima fino in Vaticano, poi in Egitto, nella giungla del Siam e ancora oltre sebbene sia  saggio non rivelare altro.

indiana jones e l’antico cerchio

 

Malgrado la ricchezza di situazioni ed eventi l’Antico Cerchio non è quasi mai un gioco frenetico, anzi! Lascia il tempo a chi gioca di contemplare architetture ancestrali e grandiose, di riflettere, di osservare le persone che parlano e camminano per le strade occupate di Roma o di Giza. Si tratta di un gioco riflessivo, con momenti senza dubbio vertiginosi, ma che fa leva soprattutto sull’enigma, l’esplorazione e la scoperta. Non si spara che in rare occasioni e si scazzotta un po’ di più; soprattutto ci si dissimula, si cerca di non attirare l’attenzione dei nemici, li si sorprende alle spalle. Un approccio alla “sparatutto” risulta sempre fallimentare.

 

indiana jones e l’antico cerchio

Così si penetrano luoghi remoti e sepolti, si rischia la pelle virtuale dell’archeologo sfidando trappole micidiali, si ragiona su rompicapo stimolanti mentre si apprendono nozioni storiche e mitologiche affascinanti e con sentimentale profondità e lentezza ci si innamora della reporter italiana e dissidente Ginetta Lombardi, che sarà con Indiana per la maggior parte dell’avventura.

 

Scenari maestosi si alternano a luoghi oscuri e claustrofobici, la luce accecante del deserto riflessa sulla sfinge, il Cupolone di San Pietro ombreggiato da un nefasto dirigibile nazista, ombre liquide tra la giungla... Ci sono memorabili scenari ne l’Antico Cerchio, luoghi sospesi tra la magnificenza scenografica e l’occasione di avventura e conoscenza.

 

LO SGUARDO DI INDIANA

indiana jones e l’antico cerchio

La decisione assai criticata a priori di realizzare questo videogioco con una visuale in prima persona risulta vincente non solo per l’immedesimazione così diretta e immediata nel protagonista, il cui volto di giovane Harrison Ford vedremo comunque durante innumerevoli filmati non interattivi.

 

 La soggettiva si rivela il punto di vista ideale per la ritmica contemplativa, per lasciare al giocatore il margine di una propria regia, per ammirare i dettagli, alimentare la suspence. Quando ci si arrampica o si usa la frusta come fune per raggiungere zone inaccessibili invece la visuale diventa in terza persona, scelta che ibrida l’inquadratura, movimenta l’immagine.

indiana jones e l’antico cerchio

 

Le reminiscenze e le citazioni di John Williams generano una musica suggestiva, che ha inoltre il pregio di tacere per lasciare che si esprimano i suoni e le voci.  

 

Indiana Jones e l’Antico Cerchio è un videogame che premia l’attenzione e la volontà avventurosa e speculativa del giocatore, un’opera verista nel suo parziale elemento magico e favoloso, persino politica. Lunga, profonda e appassionante, questa cronaca di una vita immaginaria merita la passione di chi è cresciuto con le imprese di Indiana e di chi invece non ha ancora scoperto le sue meraviglie filmiche per ritrovarvi il motivo della loro imperturbabile grandezza, qui distillata con arte, sapienza e amore. 

 

 

indiana jones e l’antico cerchio

 

indiana jones e l’antico cerchio

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)