pietro labriola vincent bollore tim

VIVENDI? VI-VENDE! – VINCENT BOLLORÉ MEDITA DI LIQUIDARE LA SUA QUOTA DI TIM (IL 24%). PER IL MOMENTO, LE AZIONI FINIRANNO NELLA “INVESTMENT COMPANY”, UNA DELLE TRE GAMBE IN CUI VERRÀ RIORGANIZZATA LA SOCIETÀ FRANCESE – LA LIQUIDAZIONE DELLA PARTECIPAZIONE “RIMANE TRA LE OPZIONI, QUALORA OTTENESSIMO IL PREZZO DESIDERATO”: SE VIVENDI USCISSE DAL CAPITALE, CAMBIEREBBE TUTTO, SOPRATTUTTO SULLA PARTITA DELLA CESSIONE DELLA RETE A KKR

VINCENT BOLLORE

1. VIVENDI: QUOTA TIM ANDRA' NELLA INVESTMENT COMPANY

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - La quota di Vivendi in Tim, di circa il 24%, andrà nella Investment company, una delle tre gambe in cui verrà riorganizzata la media company francese.

 

È quanto apprende Radiocor, dopo il comunicato di ieri di Vivendi che non aveva esplicitamente citata la quota tra quelle che finiranno nella Investment company del gruppo d'Oltralpe. Quanto ai rumor sulla vendita della quota in Tim, questa rimane, com'e' naturale, tra le opzioni qualora la media company ottenesse il prezzo desiderato".

 

2. VIVENDI FA CAUSA MA STUDIA L'ADDIO E TIM VOLA (+5%)

Paolo Algisi per l’ANSA

 

I PRINCIPALI AZIONISTI DI TIM - PIETRO LABRIOLA

Vivendi è pronta alla battaglia finale sulla rete di Tim. Domani il gruppo francese, primo azionista con il 23,7% del capitale, presenterà in tribunale un ricorso per fermare una cessione bollata come "illegittima" per essere stata deliberata senta consultare i soci in assemblea.

 

L'affondo dei francesi, atteso da tempo, viene messo a punto nel giorno in cui il cda di Tim ha accolto la richiesta di Kkr di prorogare a fine gennaio la due diligence su Sparkle e ha svolto "una discussione preliminare" sull'ipotesi di presentare una lista per il rinnovo del consiglio, in scadenza con l'assemblea del 23 aprile. Il cda sembra orientato a predisporre una sua rosa di candidati e ha iniziato a lavorare al regolamento che disciplina il processo.

 

BOLLORE' VIVENDI

"Non sono io a decidere", "gli azionisti faranno le loro valutazioni" ma "nel momento in cui ci fosse la disponibilità" dei soci "mi sento moralmente responsabile" di concludere "un progetto che è stato approvato dal Cda e su cui stiamo andando avanti", ha detto l'ad di Tim, Pietro Labriola, confermando di essere in campo per un nuovo mandato nonostante l'ostracismo di Vivendi. Rinnovo per cui non correrà, invece, il presidente Salvatore Rossi, che al cda ha comunicato che la sua esperienza si concluderà "con la scadenza del mandato".

 

mediaset vivendi

Il cda dovrebbe sciogliere la riserva sulla lista a gennaio per poi lavorare, con l'ausilio dei suoi advisor, all'individuazione dei nomi che comporranno la rosa, da depositare, probabilmente, nella seconda metà di marzo, dopo che il 7 dello stesso mese Tim avrà presentato al mercato il nuovo piano industriale 2024-2026, in cui verrà disegnato il futuro del gruppo di tlc senza la rete.

 

Quanto al ricorso di Vivendi, che potrebbe contenere anche la richiesta di un provvedimento d'urgenza per congelare in via cautelare la cessione, "abbiamo fatto tutto quanto secondo la normativa vigente quindi andiamo avanti e vediamo", dice Labriola, che ha invitato "la Consob a fare attenzione" alle "indiscrezioni" che stanno muovendo il titolo in Borsa. Fibrillazioni che sono proseguite anche oggi, con Tim decollata (+5,4% a 0,26 euro) in scia alle attese per un taglio dei tassi nel 2024, di grande impatto per una società fortemente indebitata, a cui si sono aggiunti rumor, non nuovi e riproposti da Bloomberg, sul fatto che i francesi stiano "valutando opzioni" sulla loro quota, inclusa la vendita.

 

vincent bollore

Uno scenario accreditato anche dal fatto che le azioni Tim, derubricate a "partecipazione finanziaria" da Vivendi, sono destinate a confluire in una holding di investimento, nell'ambito della riorganizzazione annunciata ieri dalla media company francese. Il nodo vero sarà individuare, oltre a un acquirente, un prezzo in grado di soddisfare i francesi, che in Tim stanno perdendo più di 2,5 miliardi.

 

"Assolutamente" tranquillo si è detto anche il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, che difende l'operazione che porterà il governo ad affiancare Kkr. "È un processo già avviato che credo dia garanzia a tutti, soprattutto a chi investe e a chi ha investito in questa importante impresa".

 

Urso e Labriola sono intervenuti alla presentazione del primo microchip italiano per la cybersicurezza, un microprocessore crittografico messo a punto dalla controllata di Tim, Telsy, in grado di aumentare la sicurezza dei sistemi operativi, dai dispositivi mobili alle smart city, dalle infrastrutture cloud ai sistemi di difesa. "Un vaccino contro l'intrusione, per contrastare il crimine che viene dall'informatica e garantire al nostro Paese autonomia strategica", lo ha celebrato Urso.

mediaset vivendi 3LA FOTOGRAFIA DI TIM - AZIONISTI E SITUAZIONE FINANZIARIAPIETRO LABRIOLAPIETRO LABRIOLA TIM

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