iva zanicchi frank sinatra

AMORE E BOLLORI DI IVA ZANICCHI: DAL BIDONE TIRATO A FRANK SINATRA CHE LO ASPETTAVA IN UNA SUITE DEL WALDORF-ASTORIA HOTEL DI NEW YORK AL BACIO "PIU' EMOZIONANTE DELLA MIA VITA" A UN INTERPRETE RUSSO A SAN PIETROBURGO - “ERO MOLTO INFATUATA ANCHE PERCHÉ AVEVO FORSE 45 ANNI E NON AVEVO MAI FATTO NULLA DI TRASGRESSIVO PRIMA. MI SENTIVO COME LARA DEL DOTTOR ZIVAGO. LUI MI CHIESE DI SALIRE NELLA MIA CAMERA D'ALBERGO. ACCETTAI. MA IN CORRIDOIO TROVAI IL MIO PRIMO MARITO CHE VENNE PER FARMI UNA SORPRESA. FU MEGLIO COSÌ, AVREI FINITO PER TRADIRLO, POVERINO” - "RIMASI MALE QUANDO MI DEFINIRONO GIUNONICA. IN REALTÀ ERO MAGRISSIMA, ALTA, CON LA VITA STRETTA, MA IL SENO ABBONDANTE INGANNAVA” – IL LIBRO

 

Isabella Fantigrossi per https://www.corriere.it/cook/ - Estratti

 

 

Si chiama «Quel profumo di brodo caldo» il nuovo libro di Iva Zanicchi, un'autobiografia raccontata attraverso le ricette. 

iva zanicchi - payboy 1979

 

Dopo la musica, la televisione, la politica, adesso anche la cucina?

«Guarda, tesoro, che potenzialmente sono una grande cuoca. Solo non mi hanno mai permesso di cucinare: il mio secondo marito Fausto Pinna, che era sardo, era un cuoco pazzesco e non lasciava che mi avvicinassi ai fornelli. In cucina comandava lui. Anche se poi a un certo punto mi sono stufata di mangiare solo piatti che finiscono in -eddu. Io sono emiliana, eh. Ad ogni modo quel poco che faccio mi riesce benissimo. I miei nipoti diventano matti per le mie pennette alla vodka. Ma non è quello il punto».

E qual è?

È che io amo follemente mangiare. Io vivo per mangiare, a differenza di mia figlia Michela che mangia per vivere. La mia è una fame ostinata, persistente, costante, insistente. Mi faccio di quei piatti di pasta... Sai cosa vuol dire mangiare due etti di pasta?

 

 

Ma non aveva raccontato a Porta a Porta di essere spesso a dieta?

iva zanicchi libro cover

«Ma sì, ogni tanto la faccio. Pure Michela mi stressa dalla mattina alla sera, mi dice di trattenermi per la salute, mi tratta come se avessi 80 anni, invece ne sto per compiere 86! Solo che quando sono a dieta ho l'occhio triste. Quindi con Fausto Leali, che è un buongustaio anche lui e abita come me in Brianza, ogni tanto ce ne freghiamo e andiamo a fare di quelle scorpacciate al ristorante. Lo facciamo per lo spirito. Del resto, io sono nata affamata». 

 

 

 

(…) 

Ma non la infastidivano i commenti sull'aspetto fisico?

«Solo una volta ci rimasi malissimo quando in un titolo su un giornale usarono l'espressione "la giunonica Zanicchi". In realtà ero magrissima, alta, con la vita stretta, ma il seno abbondante ingannava. Alla fine, comunque, me ne sono sempre fregata. Certo, anni dopo scoprii il segreto della linea di Milva».

 

E cioè?

iva zanicchi - payboy 1979

«Ci ritrovammo assieme a Napoli nello stesso albergo, io ero già l’Aquila di Ligonchio e lei la Pantera di Goro. Io, come al solito, non avevo limiti: passavo dalla genovese alla sfogliatella, mi strafogavo di mozzarella di bufala. Milva si nutriva sempre e solo di una bistecchina di pollo con l’insalata. Un giorno le dissi: "Ma come fai a trattenerti sempre?". Lei mi rispose: "Sono attenta a ciò che mangio. Tu ora puoi permetterti tutto, ma se continui a mangiare così vedrai… Tra qualche anno litigherai con la bilancia". Apprezzai la sincerità della risposta. Aveva ragione lei».

 

Il suo piatto preferito?

Tutto ciò che si arrotola. Spaghetti o tagliatelle, in tutti i modi possibile. Aglio, olio e peperoncino. Con il tonno. Con i pomodorini. Con il ragù, ma solo le tagliatelle: lo spaghetto non sopporta sughi pesanti. Al doppio burro maestoso, ricetta di mia mamma. Oppure alla poverella, come mi ha insegnato Marisa Laurito, una specie di carbonara senza guanciale: cioè pasta condita con due uova a testa appena scottate e tantissimo burro. L'unica cosa che guardo con diffidenza è la carne».

 

È vegetariana?

iva zanicchi - payboy 1979

«Non proprio. Mangio talvolta la cotoletta alla milanese o lo spezzatino. Tutto il resto non lo sopporto. Ho avuto uno shock troppo grande da bambina. Vivevamo in campagna, una volta mio padre portò a casa un agnellino. I miei fratelli ed io ci affezionammo morbosamente.

 

Dopo qualche tempo sparì. Il giorno di Pasqua mia mamma servì l'agnello a tavola. Io capii subito. Piansi tantissimo. Presi pure qualche ceffone, era un'abitudine che aveva mia mamma, perché rovinai il pranzo della festa. Da quel momento smisi di mangiare abitualmente carne. Anche oggi lo faccio raramente, solo se è ben mascherata».

Racconta nel libro che durante una tournée negli Stati Uniti rifiutò un invito di Frank Sinatra. 

«Dopo che espressi il desiderio di conoscerlo, i miei produttori riuscirono a portarmi a una cena al Waldorf-Astoria Hotel in cui lui si esibì. Ero felice ma anche delusa perché ci misero seduti molto lontano dal palco. Così le persone al mio tavolo mi convinsero a scrivergli un bigliettino. Scrissi: "Sono Iva Zanicchi, una cantante italiana, mi piacerebbe tanto salutarla”.

 

iva zanicchi

Glielo portarono e lui rispose: “Ti aspetto domani mattina nella mia suite al Waldorf-Astoria. Non troppo tardi, però, devo partire”. Rimasi di sasso, ma sapevo già cosa fare. Pensai che di lì a poco sarei tornata in Italia, e che avrei trovato ad aspettarmi un marito, una bambina e un succulento piatto di conchiglie al doppio burro maestoso preparate da mia mamma. Come tutte le volte in cui tornavo da un viaggio all'estero».

 

Durante la tournée in Unione Sovietica conobbe, invece, Alexander, «alto, occhi azzurri, modi galanti»

«Sascha, era il mio interprete, discendente di una nobile famiglia russa. Pur essendo sposata, subivo il suo fascino come un’adolescente alla prima cotta. Lui ricambiava la mia attrazione. Alla fine ci baciammo lungo la Neva, a San Pietroburgo. Fu il bacio più emozionante della mia vita, ero molto infatuata anche perché avevo forse 45 o 47 anni e non avevo mai fatto nulla di trasgressivo prima. Mi sentivo come Lara del dottor Zivago».

iva zanicchi

 

E come andò a finire?

«Mi chiese di salire nella mia camera d'albergo. Accettai. Ma in corridoio trovai il mio primo marito che venne per farmi una sorpresa. Sascha sparì e mio marito non si accorse di nulla. Fu meglio così, avrei finito per tradirlo, poverino. Durante quel viaggio mangiavo spesso il borsch. Dopo non lo toccai mai più. Anche se il suo profumo mi ricorda ancora oggi uno dei momenti più emozionanti della mia vita». 

iva zanicchiiva zanicchi 1iva zanicchiiva zanicchi a domenica inbobby solo iva zanicchi

 

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?