PICCOLA POSTA - LA DESTRA E IL 25 APRILE - LA POLIZIA E IL GRA - NEL PAESELLO DEL PAPA, LA BELLONA DI SKY - AMERICANI E CALIPARI - LA FIAT ACQUISCA BRAND ITALIANI DEFUNTI - RATZINGA COME PETROLINI - LA FINE DI FINI.

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Caro Dago è veramente noioso lo spettacolo che offrono i politici di destra ogni qualvolta si avvicina il 25 Aprile; infatti nelle varie manifestazioni organizzate in tutta Italia, vi si trovano diversi tipi di individui: c'è chi vorrebbe esserci ma non può, c'è chi non vorrebbe esserci ma "obblighi" istituzionali lo vedono lì presente. Poi c'è il solito circo di "pacificatori" che vorrebbe un atmosfera differente... insomma un grande casino... ma, mi chiedo: perché i rappresentanti di destra non sono così coerenti da organizzarsi una bella festa il 28 di Ottobre per celebrare la ricorrenza della marcia su Roma?
Paolo

Lettera 2

Caro Dago, vorrei ringraziare sentitamente le forze di polizia italiane, in particolare la polizia stradale, per aver, con la sua totale assenza, di fatto, permesso la "creazione" della quarta corsia sul Grande Raccordo Anulare. Già perché ormai, è fenomeno quotidiano, la corsia di emergenza è utilizzata normalmente per sfrecciare più veloce di tutti gli altri che, pazientemente (e neanche sempre), percorrono le altre tre corsie (quelle dei fessi). Zero cantieri, zero costi. E' sufficiente non esserci, è sufficiente lasciar correre (è proprio il caso di dirlo). Certo, può capitare che un ferito abbia bisogno di un'ambulanza e questa non arrivi per tempo, ma chissenefrega: d'altronde anche un cantiere fa le sue vittime. In più il cantiere costa, mentre in questo modo si risparmiano i soldi dei contribuenti sia perché non si costruisce nulla, sia perché non si pagano stipendi ai poliziotti che dovrebbero far applicare la legge.
De Pejo.

Lettera 3
Caro Dago l'ammassata a San Pietro non è stata niente rispetto all'ammassata al paesino natale del Papa, al lavoro tutti gli inviati maschi delle nostre care tv: Machiavello di studio aperto rinchiuso nel pub a bere birra, Scaccia alle prese con i Wurstel di Ratzinger, Tarquini di Repubblica sotto la pioggia col parroco, il reporter di Canale5 al riparo nella chiesetta e poi la De Sanctis di Sky l'unica "femmina" che ha scosso gli ormoni degli operatori di mezzo mondo. Il giorno dopo mentre il paesino si svuotava, tv e quotidiani locali erano dominati da immagini della bionda italiana in trasferta. Se Murdoch sapesse. E pensare che Sky e Fox non hanno mandato nessuno in Baviera e che dire dei titoloni del "Sun"? quando il gatto non c'è...
grande mela

Lettera 4
Caro Dago, visto che Ego-Veltroni è a New York, vada a fare un giro al Pier dove parte il Ferry per Staten Island vicino a Groud Zero. Vedrà come si modernizza un silos del porto di NYC, potrà cosi avere un'idea come si fa a rilanciare il vecchio mattatoio di Roma.
Giulio

Lettera 5

Caro Dago, Jek ti scrive per dirti quanto si sia vergognato di essere italiano davanti allo spettacolo di una intera città occupata, angariata, bombardata, abbrutita dalla guerra e dalla dittatura che dava libero sfogo ad anni di oppressione prendendo a calci dei cadaveri (cosa deprecabile ma comprensibile in quei frangenti). Penso che agli inorriditi ed ignoranti amici inglesi sarebbe bastato spiegare la storia italiana di quegli anni piuttosto che balbettare delle scuse da "italico".

Io invece tenderei a vergognarmi di essere italiano quando assistiamo a quello che succede nelle curve dei nostri stadi, prima durante e dopo ogni partita, oppure quando vediamo lo stato delle nostre coste, dei nostri fiumi e ogni volta in cui il nostro Premier parla in un contesto internazionale.
Antonio

Lettera 6
Cara Dagospia , sono sicuro che gli americani non mentono quando dicono che i loro soldati con il povero Calipari hanno rispettato le cosiddette regole di ingaggio; in sostanza la regola pare essere: quando non si è sicuri si spara e si spara per uccidere, ed il resto non conta. Salta adesso fuori che vi sono state centinaia di vittime, sopratutto civili, perchè i soldati americani, stufi di essere bersagliati dai terroristi, ai posti di blocco quando hanno qualche dubbio prima di tutto sparano per uccidere. Non voglio dare un giudizio morale: quando una guerra è ingiusta, diventano in genere ingiusti tutti gli atti che poi ne conseguono: voglio invece rilevare come ormai questa guerra sia diventata priva di ogni informazione per l'opinione pubblica, alla quale viene dato solamente il solito pastone di notizie che gli americani lasciano filtrare. E questa guerra, dal punto di vista dell'informazione, assomiglia sempre di più alla occupazione sovietica dell'Afghanistan piuttosto che al conflitto del Vietnam.
Buster Brown ed il suo fido Medoro

Lettera 7
Perche "Neve" e "Gliz", le due mascotte di Torino 2006, sorridono sempre? Forse questi due goffi babacci se la spassano al pensiero che dopo i Giochi Invernali del prossimo anno ci renderemo tutti conto che queste sciocche Olimpiadi ci avranno lasciato solo un pugno di mosche in mano...!!!
Lorenzo Gnavi

Lettera 8
Caro Dago, ancora l'assoluzione dei soldati che hanno sparato sulla macchina di Calipari non è ufficiale e già le Sinistre sparano sulla sentenza. Ma non pensi anche tu che, se avessero condannato lo sparatore (o gli sparatori) le stesse Sinistre avrebbero detto che gli Usa hanno trovato il capro espiatorio su cui scaricare le colpe di gente (leggi Bush e Rumsfeld) più in alto? Insomma, gira e girotondogira, hanno sempre ragione quelli che barattarono le vittime del Cermis per la liberazione (con tanto di ossequio dilibertinesco) della terrorista Baraldini.
Natalino Russo Seminara

Lettera 9

Caro Dago, fossi in Colaninno non penserei alla Fiat, ma al paese. E mi terrei la Piaggio, magari cominciando con qualche quattro ruote tipo Smart.
Se invece volessi tentare un'avventura, farei una cosa totalmente donchisciottesca. Acquisirei i brand morti e sepolti. Con OM-Officine Meccaniche ci farei le americanate, i suv per intenderci, auto brutali. E i quad da spiaggia. I motori con su stampigliato OFFICINE MECCANICHE a caratteri cubitali, roba che nemmeno il mitico Enzo agli albori. Arrivando a fare concorrenza alle Hummer e alle vecchie fuoristrada Lamborghini.
Con Isotta Fraschini introdurrei le auto di lusso, quelle che ti dicono MADE IN ITALY appena le vedi, e che mancano tanto all'immagine del nostro paese, con collaborazioni a venire tra il marchio e le maison di moda milanesi o parigine.

Con Autobianchi e Innocenti ci coprirei il mainstream, le auto normali, le auto familiari, le monovolume, i piccoli veicoli commerciali.

Mi tirerei dietro la curiosità dei media di tutto il mondo, lo stupore e la prudenza di tutte le forze politiche, la voglia di investimenti delle banche straniere negli istituti bancari italiani, l'attenzione del mercato automobilistico nazionale e internazionale, appoggiandomi innanzitutto alla rete commerciale Piaggio...

Prenderei gli esuberi della Fiat, direi loro: "Avete una nuova possibilità, siete artigiani imprestati alle fabbriche e non può andare perso il vostro know-how". Aprirei fabbriche anche all'estero, nessuno mi direbbe più nulla.
E ripartirei.
E sarebbe anche il miglior modo di aiutare la Fiat, troppo poco aggressiva sui mercati mondiali, a partire da quello USA.
Luigi

Lettera 10
Caro Dago, il padre del ragazzino rom scomparso ha dichiarato che, forse, si consegnerà solo a Berlusconi in quanto padre di figli...
Chi glielo và a dire allo sventurato padre che Berlusconi sembra "rom" solo d'estate con la bandana..?
Gianni Usai



Lettera 11

Eccezionale ricostruzione storica di Lino Jannuzzi su linonline.it. Un Giuliano Amato che si fregia di ratzingerismo non da ora, ma già vent'anni fa quando scriveva che la lotta per le libertà individuali aveva cancellato "il richiamo della responsabilità e il senso dei doveri e delle necessarie sofferenze", "perché tante individualità garantite nella loro solitudine producono motivi di inquietudine, problemi da analista, non felicità maggiore".

E un Marcello Pera che con vigore replicava: "Chi si è battuto per la liberazione dell'individuo cercava meno solidarietà, cercava di far valere diritti di pensiero, di costume, di sessualità, di merito ... non è uno che ha problemi da analista, ma semplicemente uno che reclama una democrazia decente".

Amato - scriveva Pera - rivela una visione da "apocalisse di san Giuliano", un oscurantismo penitenziale, una serie di prediche inutili, il pasticcio italiano di cultura marxista e di solidarismo cattolico. (minchia se lo sentisse Benedetto XVI!) Un articolo da leggere fino in fondo, e da pubblicare.
Benedetto Valenti - Palermo

Lettera 12

Caro Dago, tengo a farti un piccolo rimprovero riguardo ciò che hai scritto su Lady Diana. Ti ricordo che non fu "l'ossessione dei fotografi" a causare l'incidente mortale della principessa, ma qualcosa che ancor oggi non ha spiegazione. Ti ringrazio, ma è meglio precisarlo.
Valter Pignatiello

Lettera 13
Dago, ti segnalo questo sito http://berlusconia.altervista.org/ parodia dell'home page di governo.it è troppo divertente. E' sul futuro del nostro Paese e ovviamente c'è di mezzo Berlusconi.....

Lettera 14
And the winner is: GIANFRANCO FINI! Dopo aver sgominato Rutelli nella corsa per il Sindaco, dopo aver varato -come si chiamava? - l'Elefantino, dopo aver fatto perdere la regione al proprio partito, è riuscito nella sua impresa più clamorosa (degli ultimi 10 giorni): fare diventare Tremonti suo pari! Grande Fini! E incassa pure l'astio di Gasparri!
Tubi

Lettera 15
Le ripetute esibizioni pubbliche di papa Ratzinger, enfatizzate da tutti i media, Rai e Mediaset in testa, in un crescendo di piaggeria che rappresenta un unicum nel panorama internazionale, richiamano alla mente un filmato classico della comicità all'italiana tratto da uno dei più conosciuti ed esilaranti spettacoli del grande Ettore Petrolini. Nel suo "Nerone", in cui all'epoca molti credettero di ravvisare una parodia di Mussolini, Petrolini appariva in scena rivolgendosi al popolo che immancabilmente gridava "bene...bravo" ad ogni sua parola, intrecciando un dialogo a ritmi sempre più frenetici che finivano con la frase "....vedi, poi alla fine il popolo si affeziona".

E' quello che sta succedendo con Ratzinger sempre in mezzo alla gente, osannato dai politici di ogni colore anche quando pronuncia omelie fragorose contro i valori fondanti delle democrazie occidentali scaturiti da quella libertà di pensiero figlia dell'illuminismo che ha messo in crisi profonda i sistemi di potere fondati sul pensiero unico religioso. Ma segnali così negativi di quello che sarà il motivo dominante di questo pontificato, l'abbattimento di tutti i sistemi filosofici e politici connessi a quella libertà, vengono tranquillamente ignorati dai media e dai politici che continuano ad illudersi sulla possibilità che Ratzinger possa comportarsi nella prassi diversamente da quanto preannunciato nell'omelia precedente la sua elezione.

Per nostra fortuna il nuovo papa ha scelto l'esibizione continua, sia in trono a Piazza San Pietro che passeggiando fra la gente. Ma a Roma la gente è strana, e lo sapeva bene Ennio Flaiano che nella sua commedia "Un marziano a Roma" dopo un'apoteosi di consensi e ammirazione faceva finire l'extraterrestre protagonista dell'evento spaziale in un bar di Via Veneto dove i paparazzi di passaggio lo apostrofavano così "....a' marzia' , facce ride".
Giulio C.Vallocchia - Presidente di NO GOD - Atei per la laicità degli Stati
www.nogod.it

Lettera 16
Ciao Dago, va bene che ormai siamo abituati a bere qualsiasi cosa ci propinano i giornali e le televisioni, ma c'è un limite a tutto.
Far passare infatti l'obbligo che hanno le banche a convertire il finanziamento a Fiat come desiderio di investire nell'azienda piuttosto che come risultato dell'impossibilità di Fiat di ripagare il debito che ha contratto con le banche rappresenta l'apice della schifezza giornalistica.

La Fiat è fallita tecnicamente da anni, gli unici prodotti che sforna sono previsioni di bilancio farlocche e in un stato normale sarebbe già defunta e sepolta sotto la scure del libero mercato. Invece assistiamo all'ennesima torta all'italiana, cucinata dai soliti chef e promozionata da compiacenti gourmet.
Ray Muscolo

Lettera 17

Caro Dago, ieri sera il vicepremier, nonché ex ministro dell'economia, l'ineffabile Giulio Tremonti se ne esce con un'altra delle boutade che hanno caratterizzato questi quattro anni di pessimo centro-destra. Ha annunciato che farà il possibile per "sterilizzare" le tasse sulla benzina, divenute, a dir suo, addirittura scandalose ed indecenti.

Ha fatto cenno agli aumenti del costo del petrolio, schizzato alle stelle a causa soprattutto di una bolla speculativa, e che la guerra non c'entra per niente, si è accorto, finalmente, che i petrolieri in Italia, hanno triplicato la loro liquidità, a spese degli italiani, ma nulla ha detto su come tutto questo si sarebbe potuto evitare, specie se si tiene conto che il petrolio si paga in dollari e il biglietto verde ha perso, nei confronti dell'euro, almeno il 25% negli ultimi anni e che quindi a noi l'oro nero è certamente costato sempre meno, in valore assoluto.
Si è invece data via libera al cosiddetto "mercato", lasciando che i prezzi salissero senza alcun controllo, favorendo i grandi elettori del centro destra (Confcommercio, Confesercenti, Lobby petrolifere, ecc.) indebolendo e mortificando il potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso, salvo poi "accorgersi" che qualcosa bisogna fare contro il caro prezzi, ma a questo punto i giochi sono già stati fatti.
Giuseppe Riano

Lettera 18

Caro Dago, interessante la ricostruzione fatta da Marco nella piccola posta. Mi riferisco alla lettera riguardante la magia bianconera di Capitalia. Ci ho riflettuto: Capitalia "predatrice"?!? Ma li avete visti i conti?!? Poi, Arpe può sostenere tante di quelle cose ma - al di là del fatto che sia stato indagato per "dichiarazioni mendaci" - non ci metterei la mano sul fuoco...la realtà è pur sempre una ricostruzione cognitiva e credo che la sua percezione possa essere molto personale (ego-driven) e poco legata alle evidenze! Arpe e Geronzi che si trombano indisturbati la mogliettina del ragioniere di Lodi mentre lui estirpa i tulipani dal suo orticello? Conti alla mano i due maghetti non hanno la bacchetta magica; rimanendo sul parallelo è più probabile che un eunuco si trombi mia sorella! Secondo me, è più probabile che Capitalia debba tenerci molto affinché il tentativo del ragioniere di Lodi fallisca: se ABN Amro non dovesse riuscirci con Antonveneta, indoviniamo un po' su chi potrebbe buttarsi? Leone o gazzella...è meglio che Arpe cominci a correre!
D


Dagospia 27 Aprile 2005