RASSEGNATI STAMPA - ANGELO GUGLIEMI SFRUCULIA RICCI: ATTACCA I BENZINAI E LE WANNE MARCHI MA STRISCIA DAVANTI AI PREVITI.
LA LINGUA DI SIGNORINI NON CONOSCE IL MEZZO
Guia Soncini per Il Foglio
Pare che, durante le riunioni di redazione di "Chiambretti c'è" Gianni Boncompagni dipinga, con tanto di tavolozza e cavalletto. Chissà se è grazie a un bozzetto di questo pittore amateur che Alfonso Signorini ha assunto nel programma il ruolo di castigatore dei costumi più che degli usi, colui che fustiga chiunque passi di lì, che vigila sul buon gusto col ditino alzato.
Chissà se i contorni del disegno si sono sfumati quando (dopo aver apprezzato la "sciarpa vintage di Hermès, almeno 20 milioni" indossata dal proprio direttore, e dopo che questi aveva annuito "sì, uintage") AS si è corretto pronunciando anche lui "uintage". Chissà con quali colori il regista ha ritratto l'opinionista quando, una settimana (e qualche minaccia di querela) dopo aver sbeffeggiato l'alito di un'ospite, AS ha chiesto venia in diretta "ho sbagliato perché non conosco il mezzo". Siate clementi con me, dopotutto sono spietato solo coi deboli.
STRISCIA SI', PER I POTENTI.
Angelo Guglielmi per www.ilnuovo.it
. Non c'è che dire: Ricci è un vero genio. Anche chi non vede la tv Striscia la notizia non se la perde. Ogni sera è lì a godersi quei dieci minuti di intelligenza e di verità: Ed ecco scoperte le truffe (miliardarie) di Wanna Marchi, della figlia e del mago (oggi tutti e tre o forse due in galera). Ecco un filmato in cui all'aeroporto di Forlì un pacifico inviato di Striscia, con un coltello in tasca, in barba alle più rigorose misure di sicurezza approvate a gran voce dopo l'11 settembre, supera ogni controllo e ispezione (in realtà inesistenti) e si porta fin sotto un aereo in partenza senza che nessuno abbia a ridire.
Ed ecco il furto di benzina che frega il povero automobilista e il taxinaro che rapina il ricco giapponese. I filmati sono sempre efficaci, divertenti e incontestabili. Certo più efficaci e incontestabili di quelli che possiamo vedere in Mi Manda Rai3, anch'esso programma impegnato a denunciare gli inganni di cui sono vittime gli italiani, popolo, come dice il presidente dell'Eurispes ispirandosi al romanzo di Daudet, fatto di tanti Tartarini.
Ma santo cielo, visto che c'è già Mi manda Rai3 che, se anche con minore efficacia, combatte una onesta guerra contro le truffe merceologiche a difesa del cittadino consumatore, perché Striscia non ritiene più opportuno dedicarsi ad altro? Ad esempio a strappare la maschera ai tanti altri inganni che affollano la scena dell'informazione, dal processo Sme, all'ostruzionismo di Previti, alla legge sul falso in bilancio, sul rientro dei capitali (sporchi) , allo schema di riforme che minacciano di sfigurare la scuola e la sanità? Lui, Ricci, lo può fare. A lui, che fa guadagnare tanti soldi a Berlusconi, è tutto permesso. E allora?
SIAMO A CAVALLO
Claudio Sabelli Fioretti per www.sabellifioretti.blogspot.com
Oggi corre Varenne e corre per la leggenda. Non sto esagerando. Avreste dovuto leggere la Repubblica e la Stampa di venerdi. Il giornalismo ha varie forme di espressione. Quando il direttore ti chiede di affrontare un personaggio, molto spesso il giornalista propone "un giorno con." Ebbene sulla Repubblica abbiamo letto "Un giorno con il fuoriclasse del trotto". Uno scoop. Che cosa hanno fatto insieme? Hanno mangiato biada? Sono andati a fare un passeggiata nel bosco? Hanno chiacchierato amorevolmente dissertando di calcio, di amore, di politica? Hanno schiacciato insieme un pisolino pomeridiano? Hanno guardato un po' di televisione? E il giornalista aveva il sulky? Ma la Stampa, per controbattere lo scoop, ha fatto l'impossibile: l'intervista. "Varenne, disturbiamo?" "Sto facendo la doccia". Venti domande e venti risposte anche un po' indiscrete. "Voglio una notte con Moni Maker", conclude quel porco di Varenne.
Dagospia.com 28 Gennaio 2002
Guia Soncini per Il Foglio
Pare che, durante le riunioni di redazione di "Chiambretti c'è" Gianni Boncompagni dipinga, con tanto di tavolozza e cavalletto. Chissà se è grazie a un bozzetto di questo pittore amateur che Alfonso Signorini ha assunto nel programma il ruolo di castigatore dei costumi più che degli usi, colui che fustiga chiunque passi di lì, che vigila sul buon gusto col ditino alzato.
Chissà se i contorni del disegno si sono sfumati quando (dopo aver apprezzato la "sciarpa vintage di Hermès, almeno 20 milioni" indossata dal proprio direttore, e dopo che questi aveva annuito "sì, uintage") AS si è corretto pronunciando anche lui "uintage". Chissà con quali colori il regista ha ritratto l'opinionista quando, una settimana (e qualche minaccia di querela) dopo aver sbeffeggiato l'alito di un'ospite, AS ha chiesto venia in diretta "ho sbagliato perché non conosco il mezzo". Siate clementi con me, dopotutto sono spietato solo coi deboli.
STRISCIA SI', PER I POTENTI.
Angelo Guglielmi per www.ilnuovo.it
. Non c'è che dire: Ricci è un vero genio. Anche chi non vede la tv Striscia la notizia non se la perde. Ogni sera è lì a godersi quei dieci minuti di intelligenza e di verità: Ed ecco scoperte le truffe (miliardarie) di Wanna Marchi, della figlia e del mago (oggi tutti e tre o forse due in galera). Ecco un filmato in cui all'aeroporto di Forlì un pacifico inviato di Striscia, con un coltello in tasca, in barba alle più rigorose misure di sicurezza approvate a gran voce dopo l'11 settembre, supera ogni controllo e ispezione (in realtà inesistenti) e si porta fin sotto un aereo in partenza senza che nessuno abbia a ridire.
Ed ecco il furto di benzina che frega il povero automobilista e il taxinaro che rapina il ricco giapponese. I filmati sono sempre efficaci, divertenti e incontestabili. Certo più efficaci e incontestabili di quelli che possiamo vedere in Mi Manda Rai3, anch'esso programma impegnato a denunciare gli inganni di cui sono vittime gli italiani, popolo, come dice il presidente dell'Eurispes ispirandosi al romanzo di Daudet, fatto di tanti Tartarini.
Ma santo cielo, visto che c'è già Mi manda Rai3 che, se anche con minore efficacia, combatte una onesta guerra contro le truffe merceologiche a difesa del cittadino consumatore, perché Striscia non ritiene più opportuno dedicarsi ad altro? Ad esempio a strappare la maschera ai tanti altri inganni che affollano la scena dell'informazione, dal processo Sme, all'ostruzionismo di Previti, alla legge sul falso in bilancio, sul rientro dei capitali (sporchi) , allo schema di riforme che minacciano di sfigurare la scuola e la sanità? Lui, Ricci, lo può fare. A lui, che fa guadagnare tanti soldi a Berlusconi, è tutto permesso. E allora?
SIAMO A CAVALLO
Claudio Sabelli Fioretti per www.sabellifioretti.blogspot.com
Oggi corre Varenne e corre per la leggenda. Non sto esagerando. Avreste dovuto leggere la Repubblica e la Stampa di venerdi. Il giornalismo ha varie forme di espressione. Quando il direttore ti chiede di affrontare un personaggio, molto spesso il giornalista propone "un giorno con." Ebbene sulla Repubblica abbiamo letto "Un giorno con il fuoriclasse del trotto". Uno scoop. Che cosa hanno fatto insieme? Hanno mangiato biada? Sono andati a fare un passeggiata nel bosco? Hanno chiacchierato amorevolmente dissertando di calcio, di amore, di politica? Hanno schiacciato insieme un pisolino pomeridiano? Hanno guardato un po' di televisione? E il giornalista aveva il sulky? Ma la Stampa, per controbattere lo scoop, ha fatto l'impossibile: l'intervista. "Varenne, disturbiamo?" "Sto facendo la doccia". Venti domande e venti risposte anche un po' indiscrete. "Voglio una notte con Moni Maker", conclude quel porco di Varenne.
Dagospia.com 28 Gennaio 2002