COSSIGA ACCUSA DE GENNARO "DI PROSEGUIRE NELLA CORRESPONSIONE DI DENARO ED ALTRE UTILITÀ A DUE BEN NOTI GIORNALISTI" - E "LA REPUBBLICA" S'INCAZZA: "INSINUAZIONI SENZA FONDAMENTO O A CHIACCHIERE MALIGNE, PROTETTO PERALTRO DALL´IMMUNITÀ PARLAMENTARE".

1 - COSSIGA ACCUSA, AMATO CHIARISCA
Da "la Repubblica"


Il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, ha rivolto un´interpellanza parlamentare al ministro dell´Interno, Giuliano Amato, per sapere se «il Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell´Interno, diretto dal prefetto De Gennaro, ritenga o meno di proseguire nella corresponsione di denaro ed altre utilità a due ben noti giornalisti, anche dopo che è stato raggiunto, anche per il loro forte impegno, con la sostituzione del direttore del Sismi, l´obiettivo di questi leciti foraggiamenti».

Premesso, precisa nell´interpellanza il senatore a vita, «che non esiste alcuna norma di legge che proibisca la somministrazione di denaro o altre utilità da parte delle forze di polizia a giornalisti o collaboratori iscritti all´Ordine dei Giornalisti».

E´ necessario che il ministro dell´Interno, Giuliano Amato, risponda con urgenza all´interpellanza di Francesco Cossiga. Non si può credere che il presidente emerito della Repubblica, uomo che ha servito il Paese nelle più alte cariche della Stato, si conceda a insinuazioni senza fondamento o a chiacchiere maligne, protetto peraltro dall´immunità parlamentare. Anche se il presidente emerito non fa i nomi dei «due noti giornalisti», il ministro Amato è chiamato a sciogliere subito, e in pubblico, ogni dubbio e oscurità.
Delle due, l´una.



O il prefetto De Gennaro ha pagato dei giornalisti in assenza di un divieto di legge e quindi legittimamente: e allora tutti sappiano chi ne sono stati i beneficiari e perché. O, a maggior ragione, se il prefetto De Gennaro ha illecitamente "somministrato denaro e altre utilità" a dei giornalisti per condurre una "campagna di stampa" contro il direttore del Sismi, Amato ha il dovere di mettere alla porta il capo della polizia; indicare alla pubblica opinione, al giornale per il quale lavorano, all´Ordine dei giornalisti i nomi dei cronisti prezzolati, indegni di continuare il loro lavoro. Quel che non si può fare è lasciar credere che Cossiga sia soltanto un maldicente.

2 - SENATO DELLA REPUBBLICA
Il Portavoce del Presidente Emerito della Repubblica Sen. Francesco Cossiga rende noto il testo dell'Interpellanza rivolta oggi dall'ex-Capo dello Stato al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'Interno, al Ministro della Giustizia e al Ministro della Difesa:

"per sapere se non ritengano necessario ed opportuno dare mandato ai servizi nazionali di controspionaggio e di controterrorismo di compiere una inchiesta approfondita per accertare se l'opera di disarticolazione e di delegittimazione del Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare condotta sul piano giudiziario dalla Procura della Repubblica di Milano e da organi delle forze di polizia dello Stato, e sul piano della pubblica informazione da un noto grande quotidiano della Capitale, siano o meno frutto di una attività di disinformazione e di intossicazione di servizi di informazioni stranieri o di organizzazioni terroristiche internazionali, recepita anche involontariamente dai destinatari strumentali."


Dagospia 22 Novembre 2006