
COSA ALTRO DEVE SUCCEDERE PRIMA CHE GRAVINA E SPALLETTI DIANO LE DIMISSIONI? DOPO I RIPETUTI FLOP AGLI EUROPEI E IN NATIONS LEAGUE, L’ITALIA AFFONDA IN NORVEGIA PRENDENDO 3 PERE IN 45 MINUTI - MONDIALI GIÀ A RISCHIO. IL PRIMO POSTO NEL GIRONE È UNA CHIMERA. RESTANO I PLAY-OFF CHE CI SONO STATI FATALI GIÀ DUE VOLTE: CONTRO LA SVEZIA (VENTURA IN PANCHINA) E CONTRO LA MACEDONIA DEL NORD (CON MANCINI). COME MAI GRAVINA NON SI È SCHIERATO CON IL CT NELLA QUERELLE CONTRO ACERBI? SPALLETTI E’ AI TITOLI DI CODA? COME PUO’ UN MOVIMENTO COME QUELLO CALCISTICO CHE CONTA PIU’ DI UN MILIONE DI TESSERATI PRODURRE UNA SCHIFEZZA SIMILE? SERVE UN RESET TOTALE PER IL CALCIO ITALIANO (ANCHE A LIVELLO DIRIGENZIALE) – VIDEO
Massimiliano Gallo per ilnapolista.it - Estratti
Disastro Italia. La Nazionale prende tre gol dalla Norvegia in 45 minuti. Gli scandinavi nella ripresa colpiscono anche un palo. Per dirla in cinque parole: ci hanno preso a pallate; oppure (ma sono quattro): non c’è stata partita. È stato il bis di Italia-Svizzera agli Europei. Match in narcolessia.
Un naufragio che potrebbe essere senza appello. L’Italia di Spalletti è praticamente già fuori dal Mondiale. Almeno per quel che riguarda l’accesso principale, ossia il primo posto nel girone. Resta la porta secondaria. Quei play-off che ci sono stati fatali già due volte: contro la Svezia (Ventura in panchina) e contro la Macedonia del Nord (con Mancini).
Adesso, bypassando l’analisi del match horror di stasera (sarebbe accanimento terapeutico nonostante l’alibi – accolto – delle infinite assenze), il tema è molto semplice: si va con Spalletti fino in fondo, sia quel che sia? A cercare la bella morte? Oppure è meglio disarcionare il ct e preparare la Nazionale al play-off con un altro commissario tecnico? Tertium non datur. A meno che non sia lo stesso ct a rassegnare le dimissioni (il che non è da escludere). La realtà è fin troppo brutale. Dobbiamo dire che vedere il presidente Gravina non schierarsi in sua difesa contro Acerbi non è stato un bello spettacolo. Come se fosse cominciato l’allontanamento. Almeno a noi è parso così.
L’esperienza di Spalletti in Nazionale fin qui è stata largamente insufficiente. Siamo ai confini del fallimento. Una sciagura agli Europei e al primo vero test c’è stata la disfatta contro la Norvegia. Sì, registriamo la splendida vittoria in casa della Francia ma parliamo di Nations League. Così come possiamo ricordare la rimonta in terra di Germania da 3-0 a 3-3, sempre Nations League. Per il resto, agli Europei si è creata una frattura profondissima tra il gruppo e il ct. Non dimentichiamo le lunghe riflessioni di Buffon sulle proprie eventuali dimissioni poi rientrate. Nessuna autocritica della federazione. Qualcuna di Spalletti sì. Ma tra i calciatori e il ct il feeling non è mai nato. E metterla così è un eufemismo. Al di là del caso Acerbi.
Non è nemmeno più il tempo di attardarsi a discutere di Spalletti. Ciascuno ha le sue idee. Probabilmente la Nazionale non è il suo stagno. Succede. Succede a tanti. Continuare con lui sarebbe un rischio troppo elevato. Saremmo ai confini dell’autolesionismo. In Norvegia la sua Nazionale sembra giunta al capolinea. Poi, tutto può accadere.
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