MARGHERITA - PRODI E RUTELLI: MAI NEL PSE - CAROTA E BASTONE CON BERLUSCA ("SONO UN POVERACCIO") - SILVIO: CON RUTELLI PUNTI DI CONVERGENZA - FINI: PRODI DICE CHE LASCIA E LA PLATEA APPLAUDE - BOSELLI: PROGETTO DEBOLE - PARISI SPETTATORE.

1 - PRODI: STUPITO DA CHI SI INTERROGA ANCORA SU PD.
(Dire)
- "Quando molti ancora si interrogano su cosa sia il progetto del Partito Democratico, io reagisco un senso di meravigliato stupore. Ma come si fa a non capirlo?". Il premier Romano Prodi, durante il suo intervento dal palco del congresso della Margherita, cerca di spronare chi e' ancora scettico sul nuovo soggetto che unira' Ds e Dl: "In esso divisioni e ferite che hanno sanguinato piu' di un secolo si rimarginano definitivamente- dice- culture antiche e sensibilita' moderne si fondono. Valori diversi si rimettono in gioco alla ricerca di una sintesi piu' alta. Per Prodi: "Il Partito democratico e' un passaggio fondamentale nel nostro processo di unificazione nazionale: un evento di portata storica per l'Italia, un fattore di straordinaria modernizzazione della politica".

2 - PRODI: PD IN PSE? NON HA SENSO, SIAMO ORIGINALI.
(Dire)
- "Non ha senso chiederci quale sara' la collocazione" del partito democratico sul piano europeo, "quanto esso sara' vicino o lontano" al Pse: "il nostro e' un progetto originale". E' quanto afferma Romano Prodi, al congresso della Margherita (in corso a Roma), rispondendo cosi' a quanto detto ieri da Piero Fassino.

3 - RUTELLI: IN PSE IMPOSSIBILE PER MARGHERITA.
(Dire) - "La nostra linea e' semplice: l'ingresso nel Pse e' impossibile per la Margherita e sarebbe una riduzione delle opportunita', non una crescita, anche per il Partito democratico". E' quanto dice il leader della Margherita Francesco Rutelli nel corso del suo intervento al congresso nazionale. Rutelli sottolinea poi che "noi vogliamo allearci con il Pse, insieme con il Pse vogliamo portare le forze europeiste, riformiste, innovatrici, verso un nuovo orizzonte. Dopo questo congresso avremo due anni di tempo per costruire questo nuovo e piu' largo approdo". Rutelli, peraltro, non risparmia una stoccata al presidente del Pse Rasmussen (che lo aveva bacchettato dal congresso dello Sdi): "Io non ho risposto alle polemiche gratuite e non convincenti di alcuni dirigenti del socialismo europeo, che hanno sostenuto che in Europa, come nella circolazione stradale, ci sarebbero solo la destra e la sinistra. Non e' vero, e lo ha capito, in Italia, da piu' di 10 anni chi ha animato il progetto dell'Ulivo: che non vi sarebbe mai stata in Italia- ammonisce Rutelli- un'autosufficienza politica ed elettorale della sinistra e che solo attraverso l'incontro di culture diverse si sarebbero creati fatti e speranze nuove, maggioranze di centrosinistra nel paese".

4 - RUTELLI: AL VOTO MEGLIO DOPPIO TURNO, PERO'...
(Dire) - "Nel nostro partito viene generalmente preferito un sistema maggioritario a due turni basato sui collegi elettorali uninominali, perche' vogliamo restituire ai cittadini la scelta degli eletti. Abbiamo preso comunque l'impegno di trovare una larga convergenza parlamentare, non solo all'interno dell'Unione di centrosinistra ma con le opposizioni di centrodestra, e dunque di arrivare a una sintesi alta, nell'interesse generale". Cosi' Francesco Rutelli, nella relazione al congresso della Margherita, affronta il tema della legge elettorale: "Abbiamo preso un impegno con gli elettori- ricorda il leader diellino- abolire la pessima legge Calderoli". Peraltro, osserva Rutelli, "oltre ad eliminare l'attuale legge elettorale, vogliamo assicurare rappresentativita' al Parlamento e stabilita' di governo con un rafforzamento del ruolo del premier". Insomma, nuovo sistema elettorale per centrare la "governabilita' in entrambi i rami del Parlamento, con una rappresentanza di tutte le forze politiche che raccolgano consensi adeguati", e riforme costituzionali, "a partire dalla modifica del bicameralismo con l'istituzione del Senato delle regioni e delle autonomie e la riduzione del numero dei parlamentari".

5 - RUTELLI SALUTA CDL, BERLUSCONI SI INCHINA.
(Dire) - Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi ha risposto con un piccolo inchino al saluto che il leader della Margherita Francesco Rutelli ha rivolto ai leader dell'opposizione. "E' giusto dare il senso della nostra accoglienza e il nostro benvenuto- ha detto Rutelli parlando dal palco del studio 5 di Cinecitta'- ai rappresentanti dell'opposizione: Berlusconi, Fini, Maroni, Cesa e Casini". La platea ha risposto con un applauso.

6 - RUTELLI USA CAROTA E BASTONE CON BERLUSCONI.
(Dire) - Prima gli riconosce il "temperamento politico" ma subito dopo lo avverte: "Non ti faccio solo una lisciata...". Cosi' il presidente della Margherita Francesco Rutelli, parlando dal palco del congresso a Cinecitta'. si rivolge al leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi che incassa la battuta senza batter ciglio. Poi, pero', arriva la bastonata: "Gli italiani- attacca Rutelli- non hanno dimenticato i cinque anni fallimentari del tuo governo". Questa volta, pero', Berlusconi reagisce con un evidente scossa della testa.

7 - PRODI-BERLUSCONI, ALL'INGRESSO FACCIA A FACCIA SFUMATO PER UN PELO.
(Adnkronos)
- Romano Prodi entra dall'ingresso riservato autorita', replicando con un sorriso alle insistenze dei cronisti che gli chiedevano "cosa si aspetta dal congresso della Margherita?". Silvio Berlusconi arriva, cosa davvero insolita, quasi di soppiatto, scegliendo un ingresso secondario per entrare in platea. All'interno del teatro 5, quindi, tra premier e leader di Forza Italia l'incontro sfuma per un pelo. E' la folla presente in platea, tra l'altro, che impedisce l'incontro tra i due.

8 - BERLUSCONI: MANO TESA FASSINO-RUTELLI? ASPETTO FATTI.
(Dire) - "L'opposizione ha da sempre la mano tesa verso il centrosinistra: io il giorno dopo le elezioni ho offerto il dialogo alla sinistra e mi chiusero la porta in faccia. Se ora alle parole di Fassino e Rutelli seguissero i fatti, noi ne saremmo ben lieti ". Cosi' il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, a proposito della "mano tesa" all'opposizione da Francesco Rutelli durante la sua relazione.

9 - BERLUSCONI: CON NASCITA PD MOLTI PUNTI DI CONVERGENZA.
(Adnkronos) - "La relazione di Rutelli e' stata molto vivace, la sua e' una bravura che abbiamo potuto apprezzare, con noi ci sono molti punti di convergenza". Silvio Berlusconi ha commentato cosi' il discorso di Francesco Rutelli al congresso della Margherita incentrato sulla nascita del Partito democratico. "Tanti auguri all'avventura del Partito democratico", ha aggiunto il leader di Forza Italia. "C'e' una proposta contro la frammentazione dei partiti che e' molto positiva -ha aggiunto Berlusconi- noi, su questo tema, siamo gia' in campo. Io su questo argomento ho scritto anche un libro dal titolo 'Verso il partito delle liberta''".

10 - BERLUSCONI: PRODI VIA A FINE LEGISLATURA? PECCATO, SPERAVO PRIMA.
(Asca)
- ''Francamente Prodi mi ha deluso, speravo lasciasse prima''. Con questa battuta Silvio Berlusconi commenta, al termine della mattinata di lavori del congresso della Margherita quanto annunciato dal premier Romano Prodi nel suo intervento e cioe' di voler lasciare la politica alla fine di questa legislatura. Berlusconi, sostenendo di non sapere ''se io saro' qui a fine legislatura'' sottolinea comunque che ''i leader li sceglie il popolo. Cosi' avviene in tutti i paesi democratici''.

11 - BERLUSCONI: PRODI LASCIA? CHISSA' IO SE CI SARO'...
(Dire) - "Non so nemmeno se io saro' li'". Cosi' il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi ai cronisti che gli chiedono se anche lui, come Prodi, ha intenzione di farsi da parte al termine della legislatura. Il cavaliere spiega che "i leader non si scelgono da soli ma sono gli elettori che scelgono i leader. La sovranita' e' del popolo e i leader sono strumenti del popolo".



12 - BERLUSCONI: IO NON PIU' CAPITALISTA, SONO POVERACCIO.
(Dire)
- "Io non sono piu' un capitalista: ho lasciato tutto ai miei figli e ormai sono un poveraccio. Anzi, un povero oppositore". Al termine della relazione di Francesco Rutelli, Silvio Berlusconi, dietro le quinte, incontra il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, e lo saluta con questa battuta.

13 - FINI: PRODI LASCIA? MI FA PIACERE APPLAUSO PLATEA.
(Dire) - "Mi ha fatto molto piacere verificare l'applauso convinto con cui la platea della Margherita ha salutato le sue parole". Cosi', con un pizzico di ironia, il leader di An Gianfranco Fini commenta l'annuncio di Romano Prodi di farsi da parte a fine legislatura.

14 - FINI: MATRIMONIO D'INTERESSE PIU' CHE D'AMORE.
(Dire)
- "Il riferimento quasi ossessivo al futuro, al nuovo, ai giovani mi sembra il tentativo di fugare il sospetto, che invece c'e', di un'operazione piu' di vertice che di base, un matrimonio piu' d'interesse che d'amore". Commenta cosi' la relazione di Rutelli il presidente di An, Gianfranco Fini, ospite del congresso Dl.

15 - FINI: RUTELLI PIU' APPASSIONATO DI PRODI.
(Dire) - "La relazione di Rutelli e' stata molto piu' appassionata di quella di Prodi e non solo per un dato oratorio e carattoriale". Questo il giudizio del leader di An Gianfranco Fini, al termine degli interventi del presidente del Consiglio Romano Prodi e del presidente della Margherita Francesco Rutelli. Fini ossera che "pero' entrambi, con quel loro ossessivo riferimento al nuovo, al futuro e ai giovani, hanno tentato di fugare un dubbio che esiste e cioe' che il Partito democratico sia piu' un'operazione di vertice che di base".

16 - BOSELLI: PROGETTO DEBOLE, RUTELLI AMBIGUO.
(Dire) - Nella sua relazione Francesco Rutelli "ha detto con chiarezza 'no' all'ingresso nel Pse, ma non e' che la mancata collocazione europea rende piu' debole il Pd, e' la debolezza con cui nasce il Pd che impedisce una collocazione europea comune". Cosi' Enrico Boselli commenta l'intervento del leader diellino al congresso di Cinecitta': "Mi permetto poi- aggiunge il segretario dello Sdi- di trovare una piccola contraddizione tra l'essere liberali in economia e conservatori nel campo dei diritti civili e della liberta' della ricerca e della scienza. Su cio' Rutelli mi e' sembrato molto ambiguo, quindi non mi ha convinto". Boselli, insomma, resta sulle sue, distante dal Pd: "Il lavoro che stiamo facendo noi- dice- e' per una forza che svolga in Italia un ruolo come in tutta Europa svolge un moderno partito socialista, laico e riformista".

17 - MASTELLA: ALLEATI MA NON NEL PARTITO.
(Adnkronos)
- "Continuo a immaginare un orizzonte nel quale non si possono mescolare politicamente cose diverse, il diavolo e l'acqua santa. Questa e' la prospettiva del Pd, che sarebbe una sorta di miracolo, ma avendo una partecipazione laica ed essendo il miracolo fonte per i cattolici penso che sia un po' difficile. Pero' si puo' essere certamente alleati ma l'integrazione e l'inserimento nel Pd francamente e assolutamente no". Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia Clemente Mastella uscendo dal congresso della Margherita che e' iniziato oggi a Cinecitta'

18 - COSSIGA: DA RUTELLI RELAZIONE DI BUON SINDACO DI LISTA CIVICA.
(Adnkronos) - ''La relazione di Francesco Cossiga e' stata la relazione di un buon sindaco da lista civica di una citta' media che un giorno voto' massicciamente Dc, che si barcamena bene tra sinistra, sinistra-centro, centrosinistra, 'centro ma non troppo', amico del vescovo e del Venerabile della locale Loggia Massonica, e delle locali sezioni delle associazioni gay, lesbiche e trasgender, europeista e atlantico, tutto condito da populismo da circolo giovanile"! Lo ha dichiarato il presidente emerito della Repubblica, commentando la relazione del presidente della Margherita Francesco Rutelli al congresso del partito. "Una sola cosa e' risultata chiara: no al Partito socialista europeo! Un pasticcio! Chi vuole il partito democratico, un partito realmente di riformismo di sinistra, non puo' che puntare su il partito dei Ds, su Fassino, D'Alema e Veltroni. Andate avanti! Gli 'altri' -conclude Cossiga- la Margherita tutta, compreso il simpatico amico Francesco Rutelli, liberale di un liberalismo che 'non c'e'', seguiranno"!

19 - ROTONDI: TRA FIRENZE E ROMA NASCE FI DI SINISTRA.
(Dire)
- "Penso che tra Firenze e Roma sta nascendo una specie di Forza Italia di sinistra". Lo dice il segretario della Democrazia cristiana Gianfranco Rotondi dopo aver ascoltato le relazioni di Prodi e Rutelli al Congresso nazionale della Margherita. "Io che sono alleato con Forza Italia di destra- aggiunge Rotondi- sono contento. Meglio due di uno, magari alla fine si mettono d'accordo".

20 - GIORDANO: SVOLTA MODERATA, IL MODELLO SONO USA.
(Dire)
- "Mi pare confermata dai due congressi l'ipotesi del modello americano". Franco Giordano tira la sintesi della doppia assise ulivista (Ds-Dl), al termine della relazione di Francesco Rutelli: "Con il suo intervento- sostiene il segretario del Prc- e' emerso un tentativo, coerente dal suo punto di vista, di dare una svolta piu' moderata, socialmente, culturalmente e politicamente al Pd in Italia e in Europa. Naturalmente- aggiunge Giordano- cio' fa emergere, con grande forza per noi, il bisogno di accelerare il processo di aggregazione unitaria a sinistra". Difficolta' in vista per l'alleanza di centrosinistra? "Beh, dovremo discutere molto- chiarisce Giordano- anche sulle priorita' di politica economica e sociale della coalizione. Io penso che ci debba essere adesso, e senza possibilita' di deroghe, un grande processo di risarcimento sociale, specie nel mondo del lavoro dipendente".

21 - EPIFANI NON COMMENTA, PARLERA' DOMANI A FIRENZE.
(Dire) - Nessun commento da parte di Guglielmo Epifani alla relazione di Francesco Rutelli al congresso diellino. Il leader della Cgil ha lasciato lo 'studio 5' di Cinecitta' senza parlare. Cio' che pensa lo dira' domani al congresso diessino a Firenze.

22 - PARISI: SONO QUI COME PARLAMENTARE.
(Dire) - ''Sull'Aventino non ci sono mai stato. Sono al congresso come Parlamentare della Margherita eletto sotto il segno dell'Ulivo, quindi partecipo in questa funzione, non come privato cittadino''. Il ministro della Difesa Arturo Parisi, al termine della relazione di Rutelli al congresso Dl, smentisce di essersi ritirato sull'Aventino ma ribadisce anche oggi le sue perplessita' sul processo di nascita del nuovo partito."Il problema e' il perche' del progetto, oggi abbiamo iniziato a discuterne grazie alla proposta di Prodi e alla relazione di Rutelli". Nelle rispettive relazioni sul Pd, Fassino e Rutelli "hanno indicato la prospettiva, non siamo ancora al dettaglio, quello che importa e' riconoscere che cammino che inizia, continua e apra una fase nuova, in cui tutti sono chiamati a scegliere di nuovo". Quanto alla sua candidatura alla leadership del Pd, precisa che "la scelta del prossimo leader, dopo Prodi, non puo' che partire da un confronto, non puo' esserci designazione, anche unanime, che pero' non offre alternative ai cittadini. Per questo mi propongo come candidato alternativo in modo che anche agli altri candidati sia possibile spiegare meglio le loro proposte per il futuro per Pd e del Paese".


Dagospia 20 Aprile 2007