A SAXA RUBRA VANNO IN ONDA IL MONDIALI DELL'IPOCRISIA: "LA POLITICA CI STA SOFFOCANDO", FRIGNANO COME MARTIRI DELLA LIBERTA' - A TENERE BANCO IL PLURI-INCARICATO DIESSINO DAVID SASSOLI E L'EX RAS DEL SOVIET USIGRAI ROBERTO NATALE.
"Non ci posso credere", sghignazza un cronista in Transatlantico, "I maestri
della quota politica, quelli che hanno fatto carriera grazie alle telefonate
dai palazzi del potere e alle liste con i nomi di chi andava promosso ora
fanno pure la morale!". "Ci mancavano solo i Savonarola del panino", gli fa eco un collega in pausa cappuccino. Ma cos'è che ha scatenato ilarità e grasse risate questa mattina nei capannelli di Montecitorio? Il merito va ad Andrea Garibaldi, firma sbarazzina del Corriere della Sera che in seconda pagina dell'edizione di oggi regala ai lettori un saporito pezzullo sui "volti noti, tecnici e dirigenti Rai in rivolta" contro "la politica che ci sta soffocando".
Ieri a Saxa Rubra, nello Studio 3 (dove va in onda UnoMattina) si è svolta un'affollata e accalorata assemblea-minestrone, dove i dipendenti del servizio pubblico hanno vuotato il sacco contro lo strapotere della politica. Ma a condire le rimostranze degli inferociti lavoratori ci si sono messi "i volti noti". David Sassoli, Tiziana Ferrario, Filippo Anastasi. E proprio su Sassoli questa mattina sarcasmo e battute si sono sprecate.
"Come fa un pluripremiato dalla politica, che grazie alla quota Ds è riuscito ad accumulare incarichi senza precedenti dentro al Tg1, ovvero vicedirezione, conduzione e responsabilità degli Speciali, ad andare ad un'assemblea che sputa proprio contro la politica? Con che faccia?". Con quella stessa faccia, ragiona un peone della sinistra girotondina, con cui ha condotto senza battere ciglio il telegiornale in prime time nei lunghi anni dei panini a tradimento dell'era Mimun, "quando sono state usate tutte le armi possibili e immaginabili per favorire Berlusconi e massacrare il centrosinistra".
"Almeno la Gruber ha avuto il buongusto di tirarsi fuori.", chiosava un collega ulivista. Altro vincitore del premio "la faccia come il video", assegnato dall'articolo di Garibaldi, è l'ex ras del politicizzatissimo Usigrai Roberto Natale, terminale a Saxa della sinistra dura e pura, che ha avuto il coraggio di attaccare lancia in resta l'informazione Rai (di cui il sindacato bulgaro di Viale Mazzini rappresenta il custode inattaccabile): "E' stata fatta una serata sulla 'storia delle gambe in Italia', decine di speciali su Cogne: possiamo sperare in una puntata su come funziona il servizio pubblico?".
E Vespa è servito. Il giornale di Paolino Mieli, ovviamente, non ci ha pensato due volte a infarcire ancora di più la notizia guarnendola con tre splendide e indimenticabili fotine di Sassoli, Alessandra Mancuso (boss sindacale) e Natale, sotto la testatina "la riunione". Ancora Natale: "Potrebbero esserci esponenti del centrosinistra che pensano: 'A primavera tocca a noi, ci sono sei caselle da occupare'. Ma a primavera forse la Rai non ci sarà più o si troverà in condizioni pietose. I dipendenti chiedono una legge che allontani i politici dalla Rai, a prescindere dal colore". Sì, a prescindere dal colore, certo, sicuramente, come no.
Dagospia 17 Maggio 2007
della quota politica, quelli che hanno fatto carriera grazie alle telefonate
dai palazzi del potere e alle liste con i nomi di chi andava promosso ora
fanno pure la morale!". "Ci mancavano solo i Savonarola del panino", gli fa eco un collega in pausa cappuccino. Ma cos'è che ha scatenato ilarità e grasse risate questa mattina nei capannelli di Montecitorio? Il merito va ad Andrea Garibaldi, firma sbarazzina del Corriere della Sera che in seconda pagina dell'edizione di oggi regala ai lettori un saporito pezzullo sui "volti noti, tecnici e dirigenti Rai in rivolta" contro "la politica che ci sta soffocando".
Ieri a Saxa Rubra, nello Studio 3 (dove va in onda UnoMattina) si è svolta un'affollata e accalorata assemblea-minestrone, dove i dipendenti del servizio pubblico hanno vuotato il sacco contro lo strapotere della politica. Ma a condire le rimostranze degli inferociti lavoratori ci si sono messi "i volti noti". David Sassoli, Tiziana Ferrario, Filippo Anastasi. E proprio su Sassoli questa mattina sarcasmo e battute si sono sprecate.
"Come fa un pluripremiato dalla politica, che grazie alla quota Ds è riuscito ad accumulare incarichi senza precedenti dentro al Tg1, ovvero vicedirezione, conduzione e responsabilità degli Speciali, ad andare ad un'assemblea che sputa proprio contro la politica? Con che faccia?". Con quella stessa faccia, ragiona un peone della sinistra girotondina, con cui ha condotto senza battere ciglio il telegiornale in prime time nei lunghi anni dei panini a tradimento dell'era Mimun, "quando sono state usate tutte le armi possibili e immaginabili per favorire Berlusconi e massacrare il centrosinistra".
"Almeno la Gruber ha avuto il buongusto di tirarsi fuori.", chiosava un collega ulivista. Altro vincitore del premio "la faccia come il video", assegnato dall'articolo di Garibaldi, è l'ex ras del politicizzatissimo Usigrai Roberto Natale, terminale a Saxa della sinistra dura e pura, che ha avuto il coraggio di attaccare lancia in resta l'informazione Rai (di cui il sindacato bulgaro di Viale Mazzini rappresenta il custode inattaccabile): "E' stata fatta una serata sulla 'storia delle gambe in Italia', decine di speciali su Cogne: possiamo sperare in una puntata su come funziona il servizio pubblico?".
E Vespa è servito. Il giornale di Paolino Mieli, ovviamente, non ci ha pensato due volte a infarcire ancora di più la notizia guarnendola con tre splendide e indimenticabili fotine di Sassoli, Alessandra Mancuso (boss sindacale) e Natale, sotto la testatina "la riunione". Ancora Natale: "Potrebbero esserci esponenti del centrosinistra che pensano: 'A primavera tocca a noi, ci sono sei caselle da occupare'. Ma a primavera forse la Rai non ci sarà più o si troverà in condizioni pietose. I dipendenti chiedono una legge che allontani i politici dalla Rai, a prescindere dal colore". Sì, a prescindere dal colore, certo, sicuramente, come no.
Dagospia 17 Maggio 2007