"È SEXY", "ME LA FAREI", "ISPIRA SESSO": UNA NUOVA EROINA EROTICA
LETTERE DI FAN ARRAPATI IN CARCERE E SU WEB A "VISO D'ANGELO" KNOX
"È GIOVANE, SEXY E NON SI VERGOGNA DELLA SUA "CALDA" VITA SESSUALE"
LETTERE DI FAN ARRAPATI IN CARCERE E SU WEB A "VISO D'ANGELO" KNOX
"È GIOVANE, SEXY E NON SI VERGOGNA DELLA SUA "CALDA" VITA SESSUALE"
Alessandro Capponi per il "Corriere della Sera"
Quell'ovale regolare, gli occhi chiari, l'aria spaesata che ha in alcune foto e quella sensuale che assume in altre: chissà, è difficile capire esattamente perché, ma al carcere di Capanne stanno arrivando lettere. Per lei, per Amanda "viso d'angelo" Knox. Ci sono messaggi anche in internet, ma il tenore è un poco diverso: «She is hot», e in quest'espressione la parola «calda» ha un significato preciso. Invece quelli che prendono carta e penna e le scrivono, che le mandano lettere in carcere, hanno un tono meno aggressivo, quasi tenero: come stai?, le chiedono, come ti trovi lì?, come passi il tempo?
Domande semplici per una ventenne americana che è a Perugia da pochi mesi e che però ha ancora qualche difficoltà con la nostra lingua. Per questo, lei, accusata di aver ucciso e violentato la sua coinquilina ventiduenne Meredith Kercher nella notte tra il primo e il due novembre, qualche giorno fa, in carcere, ha chiesto un vocabolario d'italiano: ci sono parole che le arrivano e che lei, nata a Seattle, non capisce.
«Sono curiosi di lei - dicono gli operatori del carcere - le fanno domande, le chiedono di raccontarsi ». È in carcere da pochi giorni e, con chi ha intorno - è seguita da educatori, psicologi, religiosi e religiose - parla molto di come è stata accolta: bene, dice lei, e dice anche che a Capanne viene accompagnata minuto dopo minuto «in questa difficile esperienza, e trattata con attenzione».
Le prime notti - per una cautela decisa dalla direzione - ha dormito, così come gli altri due accusati Patrick Lumumba e Raffaele Sollecito, solo con le coperte, senza lenzuola: ma adesso le ha, e accanto, nella stessa cella, ha anche una detenuta italiana accusata dello stesso reato. Sembra niente, visto da fuori, ma Amanda lo ha detto anche alla mamma, Edda: «Mi trattano bene». E chissà se sul suo umore, molto migliorato rispetto alla prima notte, hanno inciso anche queste lettere che le arrivano: chi le ha viste, spiega con un poco di sorpresa che tutte, tutte, hanno questo tono attento, «tenero, quasi ammirato».
In Internet, invece, il tono non è tenero, tutt'altro: «She is hot (tradotto è un po' come dire: lei ispira sesso, ndr) - scrive J.W. nella sezione «Answers» di Yahoo.com - ed è molto bella quando si veste di nero». Invece un altro, che si firma Other boy, dice che nel primo nel quale viso d'angelo si indica la lingua «Lì, lei è molto sexy».
I commenti in rete sono tutti simili: «È bellissima, beautiful, e lo dice uno al quale le bionde non piacciono». Oppure: «Quanto è affascinante? Su una scala di 100, la risposta è 98,6». Ovviamente, ce ne sono anche di più spinti, «I'd do her», che si può edulcorare in: vorrei passare una notte con lei. Per Saturnalia «lei è giovane, carina, sexy e non si vergogna della sua vita sessuale. Vedrete, presto la accuseranno anche di aver ucciso Bambi».
Di certo, in rete, sono di più quelli che la credono colpevole. E, di certo, lei non è accusata di aver ucciso un cartone Disney ma una vitale ragazza inglese: il giudice che ha confermato il fermo del pm Giuliano Mignini, Claudia Matteini, ha messo insieme le contraddizioni, le ammissioni - «ero nella casa, l'ha uccisa Patrick » - e tutti gli altri elementi raccolti dalla Mobile di Giacinto Profazio. Quelli che vorrebbero passare una notte con lei, forse, li ignorano: attratti come sono da altro, di Amanda "viso d'angelo" Knox.
"COME TI È VENUTA LA PAZZA IDEA CHE POSSA AVER VIOLENTATO UNA RAGAZZA?" (IL PROFETICO RACCONTO DI AMANDA)
Quell'ovale regolare, gli occhi chiari, l'aria spaesata che ha in alcune foto e quella sensuale che assume in altre: chissà, è difficile capire esattamente perché, ma al carcere di Capanne stanno arrivando lettere. Per lei, per Amanda "viso d'angelo" Knox. Ci sono messaggi anche in internet, ma il tenore è un poco diverso: «She is hot», e in quest'espressione la parola «calda» ha un significato preciso. Invece quelli che prendono carta e penna e le scrivono, che le mandano lettere in carcere, hanno un tono meno aggressivo, quasi tenero: come stai?, le chiedono, come ti trovi lì?, come passi il tempo?
Domande semplici per una ventenne americana che è a Perugia da pochi mesi e che però ha ancora qualche difficoltà con la nostra lingua. Per questo, lei, accusata di aver ucciso e violentato la sua coinquilina ventiduenne Meredith Kercher nella notte tra il primo e il due novembre, qualche giorno fa, in carcere, ha chiesto un vocabolario d'italiano: ci sono parole che le arrivano e che lei, nata a Seattle, non capisce.
«Sono curiosi di lei - dicono gli operatori del carcere - le fanno domande, le chiedono di raccontarsi ». È in carcere da pochi giorni e, con chi ha intorno - è seguita da educatori, psicologi, religiosi e religiose - parla molto di come è stata accolta: bene, dice lei, e dice anche che a Capanne viene accompagnata minuto dopo minuto «in questa difficile esperienza, e trattata con attenzione».
Le prime notti - per una cautela decisa dalla direzione - ha dormito, così come gli altri due accusati Patrick Lumumba e Raffaele Sollecito, solo con le coperte, senza lenzuola: ma adesso le ha, e accanto, nella stessa cella, ha anche una detenuta italiana accusata dello stesso reato. Sembra niente, visto da fuori, ma Amanda lo ha detto anche alla mamma, Edda: «Mi trattano bene». E chissà se sul suo umore, molto migliorato rispetto alla prima notte, hanno inciso anche queste lettere che le arrivano: chi le ha viste, spiega con un poco di sorpresa che tutte, tutte, hanno questo tono attento, «tenero, quasi ammirato».
In Internet, invece, il tono non è tenero, tutt'altro: «She is hot (tradotto è un po' come dire: lei ispira sesso, ndr) - scrive J.W. nella sezione «Answers» di Yahoo.com - ed è molto bella quando si veste di nero». Invece un altro, che si firma Other boy, dice che nel primo nel quale viso d'angelo si indica la lingua «Lì, lei è molto sexy».
I commenti in rete sono tutti simili: «È bellissima, beautiful, e lo dice uno al quale le bionde non piacciono». Oppure: «Quanto è affascinante? Su una scala di 100, la risposta è 98,6». Ovviamente, ce ne sono anche di più spinti, «I'd do her», che si può edulcorare in: vorrei passare una notte con lei. Per Saturnalia «lei è giovane, carina, sexy e non si vergogna della sua vita sessuale. Vedrete, presto la accuseranno anche di aver ucciso Bambi».
Di certo, in rete, sono di più quelli che la credono colpevole. E, di certo, lei non è accusata di aver ucciso un cartone Disney ma una vitale ragazza inglese: il giudice che ha confermato il fermo del pm Giuliano Mignini, Claudia Matteini, ha messo insieme le contraddizioni, le ammissioni - «ero nella casa, l'ha uccisa Patrick » - e tutti gli altri elementi raccolti dalla Mobile di Giacinto Profazio. Quelli che vorrebbero passare una notte con lei, forse, li ignorano: attratti come sono da altro, di Amanda "viso d'angelo" Knox.
"COME TI È VENUTA LA PAZZA IDEA CHE POSSA AVER VIOLENTATO UNA RAGAZZA?" (IL PROFETICO RACCONTO DI AMANDA)
(fonte "Il Messaggero" - http://blog.libero.it/psifor/view.php?nocache=1194956630)
«Conosci il suo nome, conosci il suo nome esattamente? La ragazza che hai violentato, Kyle. Conoscevi il suo nome?». Si parla di una sconosciuta, una ragazza qualsiasi, vittima designata, sacrificale, di una sorta di angoscioso rituale. «Una ragazza di nome Vittoria - è scritto più avanti - mi ha cercato oggi. Voleva parlare in particolare con me. Ha detto che tu l'hai drogata e violentata». Sono le frasi che compaiono sul web, in "Myspace", tra i blog-communities più celebri al mondo. L'autrice? Amanda Knox, una delle tre sospettate di aver partecipato alla violenza sessuale e all'uccisione, nel corso di una folle notte, di Meredith Kercher, 22 anni, inglese, che aveva l'unica colpa di essere tornata presto a dormire, nella sua stanza, nella villetta sospesa sul crinale della collina degli etruschi, a Perugia.
«Conosci il suo nome, conosci il suo nome esattamente? La ragazza che hai violentato, Kyle. Conoscevi il suo nome?». Si parla di una sconosciuta, una ragazza qualsiasi, vittima designata, sacrificale, di una sorta di angoscioso rituale. «Una ragazza di nome Vittoria - è scritto più avanti - mi ha cercato oggi. Voleva parlare in particolare con me. Ha detto che tu l'hai drogata e violentata». Sono le frasi che compaiono sul web, in "Myspace", tra i blog-communities più celebri al mondo. L'autrice? Amanda Knox, una delle tre sospettate di aver partecipato alla violenza sessuale e all'uccisione, nel corso di una folle notte, di Meredith Kercher, 22 anni, inglese, che aveva l'unica colpa di essere tornata presto a dormire, nella sua stanza, nella villetta sospesa sul crinale della collina degli etruschi, a Perugia.
E' un breve racconto che Amanda pubblica sul web l'11 dicembre scorso. Oggi suona, lugubre e agghiacciante, come una cupa premonizione dell'omicidio di Meredith Kercher. Una decina di pagine, mozziconi di immagini, stanze spettrali, condivise angosce, improvvisamente un rasoio che qualcuno sta agitando «sul lato sinistro della sua faccia». Scorrono - leggendolo oggi - le immagini di Meredith, il sangue alle pareti, il letto sfatto, il vento di tramontana che risale la collina, la luce livida di un alba terribile.
La studentessa di lingua e scrittura creativa all'università di Seattle non scriveva soltanto pensieri e impressioni più o meno in libertà come la maggior parte dei "blogger", ma anche storie. Quella che raccontiamo si intitola "Baby brother", il fratello piccolo. Protagonisti Edgar e Kyle e una ragazza, Victoria, che Kyle ha drogato e violentato, prima di cercare Edgar per parlargli dell'accaduto. «Una ragazza di nome Victoria ha chiesto di me oggi - dice Edgar - Ha detto che l'hai drogata e rapita».
Kyle cerca di difendersi («Come ti è venuta la pazza idea che possa aver violentato una ragazza?», «Penso che entrambi sappiamo difficilmente che "A" è una droga») ma la sua versione non convince. La scrittrice Amanda semina dubbi, descrive atmosfere. Poi ancora uno squarcio sulfureo: «Edgar assomigliava a un demone, con gli occhi rossi d'ardore e le membra viscose che si chiudevano in pugni arricciati». Passaggi, atmosfere. Ma anche, letti oggi, almeno dei presagi. Il comparire a esempio nella stessa stanza dove stanno i fratelli di due presenze femminili, Maya e Miss Sandra.
Con quest'ultima individuata nel ruolo di docente, «insegnante di terzo grado» (ironia della sorte, è la stessa dicitura utilizzata all'Università per stranieri). E poi altre cupe parole. Che alla luce della morte di Meredith fanno correre un brivido lungo la schiena. Poco prima del finale, eccola che registra come in un rantolo: «Cadde sul pavimento, sentì il sangue sulla sua bocca e lo ingoiò. Non poteva muovere la sua mascella e sentiva come se qualcuno stesse agitando un rasoio sul lato sinistro della sua faccia». «Edgar avrebbe lasciato Kyle nel suo spazio senza senso, con una macchia rosso porpora che aveva macchiato il tappeto della stanza che condividevano. Unico ricordo di quel pallido spirito tra di loro». Gli occhi arrossati, le lame, il rosso sul tappeto di una stanza "condivisa": analogie? incubi in una mente persa dietro morbose fantasie?
Dagospia 13 Novembre 2007
Dagospia 13 Novembre 2007