L'IRA DI IDA - "NON MI TOCCATE, CHE VI FACCIO A PEZZI" - DI BENEDETTO, FIAMMA DI URBANI DA 14 ANNI: "MI DICE: "MI FAI VEDERE LE TETTE?". HO RISPOSTO? "SENZ´ALTRO, MA PRIMA MI FAI VEDERE IL TUO CULO".
Silvia Fumarola per la Repubblica
«Non mi devo né difendere né giustificare: divento una vittima nel momento in cui mi mettono nel calderone. A me tutta questa gente che si scandalizza, i puritani mi fanno ridere: che ipocrisia. Lo scopriamo adesso come vanno le cose?». Ida Di Benedetto è un fiume in piena, di essere stata tirata in ballo non le va giù.
Compagna di Giuliano Urbani «da 14 anni, ma io, sia chiaro, non ho bisogno di nessuno», attrice e produttrice con la Titania, è finita nei verbali per una telefonata di Urbani a Saccà. «Avevo proposto alla Rai un progetto sulla vita della pittrice Angelica Kauffman, così come ho fatto con Caravaggio. Ho avuto un primo sì, poi un no e ci sono rimasta male, ma non ho fatto scenate al telefono: sono bugie».
Signora Di Benedetto, le intercettazioni raccontano un paese che vive di raccomandazioni e intrallazzi.
«L´Associazione nazionale magistrati ha condannato questa diffusione deprecabile delle intercettazioni e l´uso strumentale che se ne fa... Ma poi, i giornali importanti che vanno dietro a queste cose. Si può violare la vita delle persone e fare scoop da Novella 2000? Su di me sono uscite solo menzogne: siccome Urbani è una persona senza macchia, colpiscono me per colpire lui».
Non è stata favorita?
«La mia è una personalità spiccata, non ho mai avuto e non ho bisogno di favoritismi. Caravaggio, la mia fiction, è stata una sfida alla qualità e ha battuto Grande fratello. Vengo da una grande scuola, non mi toccate, che vi faccio a pezzi. Ma poi, tutto 'sto scandalo...».
Scusi, ma non la colpisce che il presidente del Consiglio si preoccupi di sistemare le aspiranti attrici nelle fiction?
«Hanno tirato in ballo Berlusconi e Saccà, ma parliamo di tutti. Berlusconi è quello demonizzato - non sono dalla parte di qualcuno, si figuri, non sono neanche di centrodestra - però cose come queste sono sempre successe, è un paese corrotto. Nel ´94 recitavo nell´"Agamennone" di De Simone a Siracusa, avevo un film a Cannes. Un giornalista mi fa: "Come sono questi della tv?". Com´erano? Chiedevano: "Chi ti manda?". "Ma come chi ti manda? Io vengo da sola!". E poi: "Stasera che fai?". Guardi, ho anche picchiato le persone, non ho peli sulla lingua, lavoro da quando ho 17 anni, la vita la conosco».
Vuol dire che in Rai funziona il ricatto sessuale?
«Le racconto una cosa divertente: giro l´ultima fiction di Majano, nell´82, "L´amante dell´Orsa maggiore". Faccio il provino, va bene. Mi chiama un funzionario: "Ho detto io che dovevi avere quel ruolo", "Veramente ho fatto il provino" ribatto. Mi dice di andare a prendere le sceneggiature. Vado, poi sorpresa: "Mi fai vedere le tette?". Sa cosa ho risposto? "Senz´altro, ma prima mi fai vedere il tuo culo". Il malcostume c´è sempre stato lì dentro, ma le donne si difendevano».
Dice che è cambiata la situazione?
«E certo che è cambiata: oggi sono le ragazze che vanno a cercare gli uomini potenti».
Dagospia 30 Giugno 2008
«Non mi devo né difendere né giustificare: divento una vittima nel momento in cui mi mettono nel calderone. A me tutta questa gente che si scandalizza, i puritani mi fanno ridere: che ipocrisia. Lo scopriamo adesso come vanno le cose?». Ida Di Benedetto è un fiume in piena, di essere stata tirata in ballo non le va giù.
Compagna di Giuliano Urbani «da 14 anni, ma io, sia chiaro, non ho bisogno di nessuno», attrice e produttrice con la Titania, è finita nei verbali per una telefonata di Urbani a Saccà. «Avevo proposto alla Rai un progetto sulla vita della pittrice Angelica Kauffman, così come ho fatto con Caravaggio. Ho avuto un primo sì, poi un no e ci sono rimasta male, ma non ho fatto scenate al telefono: sono bugie».
Signora Di Benedetto, le intercettazioni raccontano un paese che vive di raccomandazioni e intrallazzi.
«L´Associazione nazionale magistrati ha condannato questa diffusione deprecabile delle intercettazioni e l´uso strumentale che se ne fa... Ma poi, i giornali importanti che vanno dietro a queste cose. Si può violare la vita delle persone e fare scoop da Novella 2000? Su di me sono uscite solo menzogne: siccome Urbani è una persona senza macchia, colpiscono me per colpire lui».
Non è stata favorita?
«La mia è una personalità spiccata, non ho mai avuto e non ho bisogno di favoritismi. Caravaggio, la mia fiction, è stata una sfida alla qualità e ha battuto Grande fratello. Vengo da una grande scuola, non mi toccate, che vi faccio a pezzi. Ma poi, tutto 'sto scandalo...».
Scusi, ma non la colpisce che il presidente del Consiglio si preoccupi di sistemare le aspiranti attrici nelle fiction?
«Hanno tirato in ballo Berlusconi e Saccà, ma parliamo di tutti. Berlusconi è quello demonizzato - non sono dalla parte di qualcuno, si figuri, non sono neanche di centrodestra - però cose come queste sono sempre successe, è un paese corrotto. Nel ´94 recitavo nell´"Agamennone" di De Simone a Siracusa, avevo un film a Cannes. Un giornalista mi fa: "Come sono questi della tv?". Com´erano? Chiedevano: "Chi ti manda?". "Ma come chi ti manda? Io vengo da sola!". E poi: "Stasera che fai?". Guardi, ho anche picchiato le persone, non ho peli sulla lingua, lavoro da quando ho 17 anni, la vita la conosco».
Vuol dire che in Rai funziona il ricatto sessuale?
«Le racconto una cosa divertente: giro l´ultima fiction di Majano, nell´82, "L´amante dell´Orsa maggiore". Faccio il provino, va bene. Mi chiama un funzionario: "Ho detto io che dovevi avere quel ruolo", "Veramente ho fatto il provino" ribatto. Mi dice di andare a prendere le sceneggiature. Vado, poi sorpresa: "Mi fai vedere le tette?". Sa cosa ho risposto? "Senz´altro, ma prima mi fai vedere il tuo culo". Il malcostume c´è sempre stato lì dentro, ma le donne si difendevano».
Dice che è cambiata la situazione?
«E certo che è cambiata: oggi sono le ragazze che vanno a cercare gli uomini potenti».
Dagospia 30 Giugno 2008