francois bayrou emmanuel macron

BAYROU, I FRANCESI NON NE POSSO PIÙ – OGGI POMERIGGIO IL PRIMO MINISTRO FRANCESE PROBABILMENTE VERRÀ SFIDUCIATO DAL PARLAMENTO: IL RISULTATO DEL VOTO È ATTESO ALLE 20 - MACRON, CHE AVEVA NOMINATO BAYROU NOVE MESI FA, STA GIA' CERCANDO UN SUCCESSORE - NON FINISCONO I GUAI PER IL TOY-BOY DELL'ELISEO: TORNANO I "GILET GIALLI", CHE MINACCIANO DI PARALIZZARE LA FRANCIA PER UN GIORNO (LE PROTESTE SONO PREVISTE PER MERCOLEDÌ) A CAUSA DELLA FINANZIARIA LACRIME E SANGUE PROPOSTA DAL GOVERNO, CHE VUOLE TAGLIARE 44 MILIARDI...

OGGI IL GIORNO DELLA VERITÀ PER BAYROU, ALLE 15 IN PARLAMENTO

FRANCOIS BAYROU

(ANSA) - PARIGI, 08 SET - Il primo ministro francese, François Bayrou, affronta oggi i deputati in Assemblée Nationale dopo aver chiesto la fiducia sulla sua politica generale in vista di una finanziaria difficile, con 44 miliardi di euro di tagli. La sua caduta appare scontata, dal momento che tutte le opposizioni - la sinistra e l'estrema destra - voteranno no.

 

Il presidente Emmanuel Macron, che lo aveva nominato meno di 9 mesi fa, sta già lavorando dietro le quinte per trovare un successore, ma l'impresa appare ardua, anche se il Partito socialista, e in particolare il suo segretario, Olivier Faure, si è candidato a guidare il governo.

 

FRANCOIS BAYROU EMMANUEL MACRON

Dopo lo scioglimento delle camere e le elezioni anticipate del luglio 2024, l'Assemblea nazionale resta divisa in tre blocchi - estrema destra, centro e sinistra - nessuno dei quali ha la maggioranza assoluta per governare.

 

Il tentativo di nominare premier Michel Barnier, ex commissario europeo, è durato tre mesi. Il centrista Bayrou, politico navigato, ha superato l'estate ma si è ora arenato sullo scoglio dell'opposizione ad una finanziaria durissima, sulla quale non ha voluto neppure cominciare le trattative con i partiti.

 

Bayrou si presenterà alle 15 in Assemblée Nationale per il suo discorso di politica generale, che durerà circa un'ora e mezzo. Seguiranno le dichiarazioni dei partiti, quindi ci sarà una breve sospensione, seguita dal voto, prevedibile fra le 19 e le 20.

 

SPETTRO GILET GIALLI

Estratto dell'articolo di Francesca Schianchi per “la Stampa”

Francois Bayrou

 

Incerta è l'origine, come pure la sua reale consistenza: ma a quarantott'ore dalla protesta che promette di paralizzare la Francia per un giorno, il movimento «Bloquons tout», blocchiamo tutto, sta monopolizzando il dibattito pubblico. E, memore degli scontri e delle tensioni di sette anni fa con i Gilet gialli, anche le preoccupazioni di un governo in bilico: «Verranno mobilitati tutti i mezzi per evitare il blocco del Paese e le violenze», assicura il primo ministro François Bayrou, che entro sera probabilmente verrà mandato a casa.

 

FRANCOIS BAYROU

E se la data di oggi per chiedere al Parlamento un'improbabile fiducia era stata scelta anche per tentare di disinnescare l'annunciata mobilitazione, è stato uno sforzo inutile: premier in carica o meno, il conto alla rovescia verso la giornata di stop nazionale prosegue inesorabile sui social.

 

Chi sia stato il primo a lanciare l'idea e a proporre la data del 10 settembre, non è sicuro. Inchieste giornalistiche sono risalite a una quarantenne del sud della Francia: un video appello rivolto ai connazionali a luglio su Tik tok – letto da voce maschile creata con l'intelligenza artificiale, ché la chiamata alla battaglia da una donna temeva fosse presa sottogamba – per dire basta a tutto per un giorno. Niente lavoro, niente metro, niente acquisti: provochiamo un blackout generalizzato del Paese.

 

bayrou melenchon

Come fossimo in epoca Covid: ma stavolta, il virus da debellare sono le diseguaglianze e le ingiustizie del potere. Una provocazione che diventa presto virale, viene ripresa, rilanciata, fatta propria da decine di migliaia di utenti: e infatti di chi sia per davvero la paternità dell'idea è secondario, rispetto alla velocità con cui il sassolino è diventato valanga. In meno di due mesi ha dilagato tra Instagram, X, Telegram, Facebook, è nato un sito di riferimento (Indignons-nous, indigniamoci), si sono tenute decine di assemblee sul territorio, dalle grandi città agli angoli più remoti del Paese, in vista dell'appuntamento clou di mercoledì.

 

GILET GIALLI - SCONTRI IN STRADA A PARIGI

Un movimento orizzontale nato dal web senza leader né organizzazione, mosso dalla rabbia contro una legge di bilancio draconiana – il piano di Bayrou prevede 43,8 miliardi di risparmi – che, in nome del risanamento dei conti, chiede sforzi alla classe media e non tocca i grandi patrimoni: la proposta dell'economista Gabriel Zucman sposata dai socialisti, 2 per cento prelevato a chi dispone di oltre 100 milioni di euro, è stata decisamente scartata dal governo in carica finora. [...]

 

Era lui l'obiettivo delle proteste dei gilet gialli, iniziate nel novembre 2018 e andate avanti per mesi, il momento più difficile della sua prima presidenza; ed è ancora lui oggi a essere al centro delle contestazioni social di chi si ripropone di bloccare tutto, il presidente rieletto sì tre anni fa, ancora una volta per fare argine all'estrema destra di Marine Le Pen, ma con sempre meno convinzione e precipitato ormai a livelli di gradimento lillipuziani.

 

Francois Bayrou

Per lui, per il ministro dell'Interno Bruno Retailleau che, come ha svelato Le Figaro, ha già inviato una nota ai prefetti per chiedere fermezza nel tentare di evitare l'annunciato blocco generale, inevitabile che aleggi lo spettro dei gilet gialli e della loro capacità di incanalare il malcontento generalizzato.

 

Anche se, rispetto al fenomeno che paralizzò la Francia sette anni fa, nato in quel caso per protestare contro l'aumento delle tasse sul carburante, gli arrabbiati di oggi presentano delle differenze. Secondo la Fondazione Jean Jaurès, che ha provato a scannerizzare questo nuovo movimento per capirne di più, è più massicciamente orientato verso la sinistra radicale: il 69 per cento di chi si è avvicinato aveva votato il leader de La France insoumise, Jean-Luc Mélenchon, alle ultime presidenziali.

Francois Bayrou

 

E la sinistra di partito, pur non essendo coinvolta nell'organizzazione, stavolta guarda con attenzione alla giornata di mercoledì: lo stesso Mélenchon ha sposato con entusiasmo la causa, parlandone in un comizio ancora due giorni fa, ma anche ecologisti, comunisti e socialisti hanno appoggiato l'iniziativa. Così come alcuni sindacati: la Cgt, la storica Confederazione generale del lavoro, sarà presente pur avendo programmato già con le altre organizzazioni una giornata di sciopero per la settimana prossima. [...]

PARIGI - PROTESTE DEI GILET GIALLI PARIGI - PROTESTE DEI GILET GIALLI

FRANCOIS BAYROU emmanuel macron discorso alle forze armate 2

GILET GIALLI - SCONTRI IN STRADA A PARIGI

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