ALI-TAGLIA LAVORATORI - 1.900 DIPENDENTI DI TROPPO. NIENTE ESUBERI, "SOLO" AMMORTIZZATORI SOCIALI (PAGHIAMO NOI) E CON ETIHAD VA “ABBASTANZA” BENE - AIR FRANCE RESTA

Luigi Grassia per ‘La Stampa'

Alitalia non fa regali sui tagli del personale e nell'incontro coi sindacati conferma: ci sono 1900 lavoratori di troppo. Ma la compagnia aerea garantisce che eviterà i licenziamenti e che le eccedenze saranno gestite con gli ammortizzatori sociali. Così le fonti sindacali hanno sintetizzato le informazioni di fonte Alitalia.

Secondo l'amministratore delegato Gabriele Del Torchio, «la trattativa sarà lunga ma penso che il buonsenso prevarrà. Questa è davvero l'ultima opportunità per Alitalia». Il confronto riprenderà venerdì, per fare il punto sul ventaglio degli ammortizzatori da adottare settore per settore.

L'ex compagnia di bandiera valuta che ci siano lavoratori di troppo fra tutte le figure professionali. Avanzano 280 piloti e 350 assistenti di volo (cioè hostess e steward), poi 190 addetti alla manutenzione, 480 altri lavoratori a terra e 600 negli uffici. Scampoli d'informazione anche su Etihad, la compagnia di Abu Dhabi interessata a rilevare Alitalia (ma a precise condizioni): la trattativa, ha riferito l'azienda ai sindacati, «va avanti abbastanza bene», e Etihad non chiede ulteriori risparmi rispetto ai 295 milioni del piano di risanamento di Del Torchio.

Secondo Uiltrasporti è stato «un primo incontro illustrativo. È chiaro che discutiamo di un piano di risparmi, mentre il vero piano industriale definitivo lo vedremo quando ci sarà Etihad». «Oggi» commenta il segretario nazionale della Filt-Cgil Mauro Rossi «abbiamo avviato un approfondimento settore per settore e la verifica delle ipotesi di ricorso ad ammortizzatori sociali per ogni area».

Però, avverte Rossi, «tutto questo lavoro avrà un senso a una condizione: il piano, che è solo di sopravvivenza, con risparmi per complessivi 300 milioni, di cui 128 sul costo del lavoro, deve essere legato all'arrivo di un partner industriale che garantisca un futuro produttivo alla compagnia, la capacità di fare ricavi e lo sviluppo per far rientrare i lavoratori eventualmente interessati dagli ammortizzatori sociali. Questo è un piano ponte - conclude Mauro Rossi - che serve solo a tenere l'azienda viva nel tempo che serve per l'alleanza. Perché quest'azienda ha un futuro soltanto se trova un alleato».

Secondo il coordinatore nazionale della Fit-Cisl per il trasporto aereo, Emiliano Fiorentino, «a valle dell'incontro di Alitalia con i sindacati c'è un clima positivo per quanto riguarda l'approccio alla trattativa. Ovviamente da parte sindacale le preoccupazioni, che sono già emerse alla presentazione del piano, persistono, e sono riemerse oggi al tavolo: non ci deve essere alcun licenziamento nel processo di riorganizzazione. Speriamo - conclude Fiorentino - che il contributo fattivo da parte delle organizzazioni sindacali possa agevolare l'approdo di Etihad in Alitalia».

Il presidente di Avia (un sindacato degli assistenti di volo), Antonio Divietri, mette in guardia sulla situazione «estremamente fragile» dell'Alitalia, visto che i 1900 esuberi del piano di risparmi vanno a incidere su una situazione in cui già circa mille dipendenti della compagnia aerea sono in cassa integrazione. Allargando il discorso, Divietri chiede al ministro dei Trasporti Lupi di «vigilare perché non prevalgano interessi opachi nelle gestioni aeroportuali e di far cessare la distribuzione arbitraria di contributi alle compagnie aeree».

2 - AIR FRANCE RESTA ANCHE CON ETIHAD
Da "la Repubblica"

Se Etihad entrerà nel capitale di Alitalia, «noi resteremo, penso» ha dichiarato ieri l'ad Air France Klm, Alexandre de Juniac. Nelle ore precedenti l'ad Gabriele Del Torchio aveva visto i sindacati confermando il piano risparmi da 295 milioni e 1900 esuberi. «È davvero l'ultima opportunità » ha detto il manager escludendo licenziamenti diretti ma l'uso degli ammortizzatori sociali e confermando che i contatti con gli arabi «procedono bene»

 

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