CAIRO-LA7 IN TRIBUNALE PER LA PUBBLICITÀ - LA TULLIANI USA IL PARTITO DI FINI PER FARSI PRODURRE LA LINEA DI MODA - DELLA VALLE CI RIPROVA CON LO STADIO DELLA FIORENTINA - UN GIUDICE COSTITUZIONALE (ONIDA O ZAGREBELSKY) PER IL QUIRINALE? - BONAIUTI MOLLA - NON CI SONO SOLDI PER I PENTITI - I SERVIZI SEGRETI RECLUTANO PROFESSORI - LA GUERRA ANTI-CASTA FA CHIUDERE IL RISTORANTE DEL SENATO - ALLA RICERCA DELLA “GIOCONDA” - BONDI COSTA TROPPO…

A cura di Gianluca Di Feo e Primo Di Nicola per "l'Espresso"


1 - CAIRO-LA7 - CI VEDIAMO IN TRIBUNALE

Cairo Communication e La7 verso le nozze, ma non senza qualche scaramuccia. Almeno da sei mesi a questa parte. Stando a quanto riportato nell'ultimo resoconto trimestrale del gruppo di Urbano Cairo, ad agosto Telecom Italia Media, proprietaria di La7, ha «promosso un'azione giudiziale contro Cairo Communication contestando asseriti inadempimenti al contratto di concessione pubblicitaria».

Singoli episodi di modestissima rilevanza economica, che Cairo Communication «ritiene totalmente infondati», continua la nota, ma la compagine editoriale dell'imprenditore alessandrino si è già mossa per chiedere «l'accertamento di tali inadempimenti e il risarcimento dei danni, che si è riservata di quantificare in corso di giudizio». TI Media non commenta.

Dalla società di Cairo sottolineano invece che in ballo ci sarebbero poche migliaia di euro, una cifra insignificante rispetto al contratto complessivo, e che i rapporti tra le due società sono ottimi. Nulla a che vedere, insomma, con l'arbitrato tra Telepiù - confluita assieme a Stream Tv in Sky Italia - e la concessionaria Cairo Tv, iniziato nel 2004 e chiuso tre anni fa. Cairo in quell'occasione aveva chiesto un maxi-risarcimento di 300 milioni di euro.

2 - MODA - TULLIANI FUORI LINEA
Una proposta di cobranding per Dandyl'EN, il marchio di moda per bambini creato dalla compagna di Gianfranco Fini, Elisabetta Tulliani, e dall'attrice Nicoletta Romanoff. Una proposta curiosamente inoltrata all'ad della Liabel, azienda di Biella, attraverso un consigliere comunale di Futuro e Libertà e resa più pressante dalla telefonata dei vertici di Fli.

L'obiettivo è di convincere l'azienda biellese a produrre la nuova linea Tulliani-Romanoff. Alla fine Maurizio Laurenzio, ad di Liabel, fissa l'incontro presenti le due stiliste e la segretaria di un politico sodale di Fini. L'esordio è segnato da un eloquente quesito: «Lieto di conoscervi ma che cosa c'entra il partito di suo marito con la moda?».M.B.

3 - GIUSTIZIA - PENTITI E SPIANTATI
La crisi economica ha colpito anche il numeroso esercito dei collaboratori di giustizia, i cosiddetti pentiti, e quello dei "testimoni", cittadini coraggiosi che vivono sotto protezione dopo le denunce. Nella relazione inviata pochi giorni fa in Parlamento dal ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri si evidenzia come la dotazione finanziaria annuale, circa 49 milioni di euro, per l'assistenza dei 5.390 "protetti", inclusi i familiari, sia ormai del tutto insufficiente. In particolare scarseggiano i fondi per finanziare i progetti di reinserimento sociale e questo ostacola il "turnover" nel programma, penalizzando le inchieste della magistratura. V. D.

4 - SERVIZI SEGRETI - AGENTI IN CATTEDRA
Aprire le porte dell'intelligence ai giovani laureati non ha dato sinora i frutti sperati e i servizi segreti italiani, sull'onda del tecnicismo inaugurato con la salita a Palazzo Chigi di Mario Monti, corrono ai ripari e chiamano a raccolta i "professori". «Rispetto alle recenti crisi internazionali ci siamo mossi a tentoni», confessano al Dipartimento informazioni per la sicurezza (Dis), organismo di coordinamento dei servizi.

Così è partita la caccia a consulenti eccellenti, in grado di leggere gli scenari internazionali e interni e le minacce economiche per il nostro Paese. I servizi italiani stanno selezionando docenti universitari di storia contemporanea, economia, semiotica e relazioni internazionali proponendo rapporti di consulenza stabili o prestazioni spot su singoli argomenti. Entrare nelle università è un chiodo fisso per gli 007 italiani. Il primo a fare un tentativo simile fu il generale Mario Mori, direttore del servizo civile (Sisde) dal 2001 al 2006. Nel 2011, poi, venne siglato un accordo con i principali atenei italiani per reclutare agenti segreti tra i neo laureati. Con scarsi risultati.

5 - CITTADINI TRASPARENTI
L'Onu si è occupata della trasparenza delle pubbliche amministrazioni delle diverse nazioni. In audizione, l'Open Knowledge Foundation ha presentato una classifica sul grado di accesso alle informazioni pubbliche da parte dei cittadini. Brutte notizie per il nostro Paese, che si è piazzato al decimo posto

6 - CORSA AL QUIRINALE - UN GIUDICE PER IL COLLE
Un giudice costituzionale al Quirinale. A lanciare l'idea è il procuratore regionale per il Lazio della Corte dei conti Angelo Raffaele De Domincis. «Il Parlamento», ha detto alcuni giorni fa, nel corso di una conferenza stampa per l'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei conti, «è chiamato a dare una risposta di grande efficienza, nominando subito il nuovo presidente della Repubblica, che deve essere una personalità del diritto incontestabile, al di sopra delle parti.

Allora, per evitare veti incrociati e guardare con ottimismo al futuro, perché non nominare un giudice della Corte costituzionale? Penso, ad esempio, a personalità come Valerio Onida o Gustavo Zagrebelsky. Ritengo che in questa fase un giudice costituzionale sarebbe la figura ideale per assolvere adeguatamente il mandato». D.L.

7 - NUOVO PORTAVOCE - VENGO DOPO BONAIUTI
A Palazzo Grazioli si cambia. Dopo sedici anni di onorata carriera, Paolo Bonaiuti potrebbe lasciare il posto da portavoce di Silvio Berlusconi e dedicarsi a tempo pieno al Senato. Favorito nella successione per l'ambito incarico Sestino Giacomoni. Consigliere e segretario tutto fare, da anni segue come un'ombra il suo Cavaliere, tenendogli il cappotto e portandogli l'acqua. Un vero Stakanov, tanto che in pieno scandalo escort ha assicurato: «Qui lavoriamo sedici ore al giorno». Come se nulla fosse. S.Cer.

8 - RINUNCIA DA OSCAR

Mentre tanti hanno fatto carte false per approdare in Parlamento, c'è chi ha rischiato di essere eletto senza volerlo. È il caso di Oscar Zappalà, informatico di Legnano. Dopo un buon risultato alle primarie del Movimento 5 Stelle, era stato inserito in ottava posizione nel collegio Lombardia 1. Costretto a rinunciare per motivi personali, i delegati di lista hanno comunicato il suo rifiuto alla Corte d'Appello di Milano. Ma la variazione è stata inoltrata poco prima del voto. La candidatura è stata cancellata in extremis, ma non in tempo per ristampare i manifesti elettorali. Così, la Prefettura ha spedito una circolare alle 3.618 sezioni chiedendo di coprire nei manifesti il nome di Zappalà. P. Fa.

9 - PARLAMENTO IN CIFRE
17.800.000 - sono gli italiani che hanno pagato l'Imu sulla prima casa nel 2012. Hanno versato mediamente 225 euro e in questo modo, grazie a questa tassa, lo Stato ha incassato più di 4 miliardi di euro. Finita la campagna elettorale, tutti i partiti, più o meno concordi nel rimodulare la tassazione sulla casa, dovranno ora dare risposte
a questi cittadini che vedono l'Imu come fumo negli occhi.

10 - DELLA VALLE / IL RITORNO - LA PORTI UNO STADIO A FIRENZE
Dopo tre anni Diego Della Valle è tornato a vedere la Fiorentina, portandole anche fortuna, perché i viola hanno asfaltato l'Inter di Moratti. La presenza dell'imprenditore, seduto accanto al sindaco Matteo Renzi, ha infiammato i tifosi viola che hanno ricominciato a sognare il ritorno in Champions. In realtà, dietro questo inatteso ritorno di fiamma di mister Tod's per la Fiorentina c'è anche una voglia di investire su Firenze e la Toscana.

A cominciare dalla realizzazione della Cittadella viola (nuovo stadio più alberghi e centri commerciali, stile l'impianto realizzato dalla Juventus), che dovrebbe sorgere nell'area Mercafir, dove attualmente c'è il centro alimentare polivalente. «Sulla Mercafir dovremmo essere in dirittura di arrivo», spiega il vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella. Che aggiunge: «Ma il nostro interesse è quello di coinvolgere i Della Valle anche in altri progetti. Perché, ad esempio, non pensare ad un intervento per rilevare il prestigioso marchio Richard Ginori? O quello oleario della Carapelli?», conclude Nardella. M.LA.

11 - SENATO / 1 - PER CHI SUONA LA CAMPANELLA
Chi suonerà la campanella che aprirà a Palazzo Madama la prima seduta della XVII Legislatura? Dice il secondo articolo del Regolamento del 1971: «Nella prima seduta dopo le elezioni il Senato è presieduto provvisoriamente dal più anziano di età». Dunque, il senatore a vita Giulio Andreotti, classe 1919, 94 anni compiuti lo scorso 14 gennaio. È ormai lungo tempo però che il sette volte presidente del Consiglio non si reca nel suo ufficio di Palazzo Giustiniani: ragioni di salute.

E allora i vertici della Camera Alta già pensano che il 15 marzo, giorno della prima seduta, l'auto di servizio dovranno mandarla a casa di Emilio Colombo, senatore a vita dal 2003, classe 1920, e 93 anni da compiere il prossimo 11 aprile. In questa speciale classifica il terzo posto è occupato dall'ex capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, senatore di diritto e a vita, che compirà 93 anni a dicembre. A Montecitorio la prima seduta sarà aperta da Rosy Bindi, la vice presidente della moribonda legislatura più anziana per elezioni. Così prescrive il secondo articolo del Regolamento della Camera Bassa. E.M.

12 - SENATO / 2 - RISTORANTE ADDIO TUTTI SENZA LAVORO
«Senatrice/Senatore, con la presente volevamo ringraziarvi dell'assoluto disinteressamento che avete dimostrato riguardo la chiusura del Ristorante Senato», firmato «i camerieri e lo staff». Inizia così la disperata lettera che i dipendenti della multinazionale francese della ristorazione Elior hanno inviato ai parlamentari di Palazzo Madama per denunciare la perdita del lavoro.

Questa è la conseguenza della messa in stato di cassa integrazione fino a giugno, senza anticipazione del trattamento e senza prospettiva di riassunzione alla fine del periodo di Cig a zero ore. È l'epilogo di una vicenda iniziata nell'estate del 2011, quando il presidente del Senato, Renato Schifani, spinto dalla campagna contro la casta, decise un forte rincaro dei prezzi praticati nel ristorante. Effetto: calo vertiginoso di clienti e rescissione contrattuale fissata al 31 gennaio di quest'anno.

Ora, quando il Senato riaprirà per la nuova legislatura, per la prima volta dopo quasi quarant'anni i parlamentari non avranno dove tagliarsi i capelli (chiusa anche la barberia) e dove mangiare. Se non alla buvette: panini e frutta. E a gennaio 2014 scadono i contratti, sempre con la Elior, per la gestione della buvette, bar e mensa dei dipendenti del Senato. Si annunciano ricadute pesanti per un'altra cinquantina di lavoratori. E.M.

13 - DIFESA - KAZAKHISTAN IN ROTTA
Passerà dal Kazakhistan la rotta per la ritirata del contingente italiano dall'Afghanistan, che sarà completata nel 2014. Il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola ha firmato con il suo collega Adibek Dzhaksybekov gli accordi per far transitare i mezzi lungo le ferrovie kazakhe e permettere ai velivoli cargo di attraversare lo spazio aereo della Repubblica ex sovietica. I termini dell'intesa non sono stati resi noti, ma da tempo il ricco governo di Astana, gestito con potere assoluto dal presidente Nursultan Nazarbayev, chiede all'Italia tecnologia avanzata nel settore elicotteristico e radaristico. G.D.F.

14 - PALAZZO CHIGI - UN VICE DI TROPPO
Con una mano ha dato a Enrico Bondi il mandato di tagliare i costi della pubblica amministrazione, con l'altra ha nominato ben due vicesegretari della presidenza del Consiglio (la legge ne prevede uno solo) senza pubblicarne gli emolumenti. Per questo Mario Monti è finito nel mirino del radicale Maurizio Turco che ha presentato un'interrogazione parlamentare, poi inspiegabilmente ritirata.

Interpellato da "l'Espresso", Turco non ha voluto commentare le ragioni del ritiro, ma nel documento ipotizza la nullità della nomina di Federico Toniato assunto a Palazzo Chigi direttamente come vicesegretario, insieme a Umberto De Augustinis, magistrato ordinario fuori ruolo che è anche vice capo dipartimento affari giuridici. Doppio incarico anche per il segretario generale Manlio Strano, che risulta anche consigliere della Corte dei conti.

Ormai a occuparsi della giungla degli incarichi sarà il successore di Monti, che dovrà decidere se sia ancora legittimo mantenere in ruolo Mauro Masi, indimenticato direttore generale Rai e attualmente ad della Consap, così come Roberto Alesse, garante sugli scioperi nei servizi pubblici, che non presta servizio alla presidenza dal 2003. In tutto, secondo Turco, per i comitati e le commissioni istituite presso la presidenza del Consiglio sono remunerati almeno 191 tra presidenti, presidenti onorari, componenti ed esperti.

15 - MISTERI ARTISTICI - GIOCONDA, IO TI TROVERÃ’
È un "giallo" della storia dell'arte che sta incuriosendo anche le tv giapponesi e russe: la possibilità di dare un nome alla Gioconda. Lo studioso Silvano Vinceti ritiene, partendo da scheletri rinvenuti di recente, di poter verificare l'ipotesi che la donna ritratta da Leonardo sia Lisa Gherardini, nobildonna fiorentina moglie del mercante Francesco del Giocondo. Dopo mesi di scavo nell'ex chiesa di Sant'Orsola, Vinceti e la sua équipe hanno trovato otto resti mortali.

Ora quelle ossa saranno tarsferite nei laboratori di Ravenna dell'università di Bologna dove, attraverso la comparazione del Dna dei Gherardini, casata ancora presente a Firenze, sarà possibile scoprire se tra i resti ci sono le spoglie di Lisa. E poi, la ricostruzione della sua fisionomia partendo dal teschio, farà scoprire se si tratta davvero della Gioconda. Il 5 marzo si terrà una conferenza stampa organizzata da Capitale creativo, la società che sta allestendo anche una piattaforma Web dedicata alla Gioconda. M.La.

16 - FARNESINA - DIRETTORI FUORI CONCORSO
Un concorso bandito dalla Farnesina, ed espletato in tempi record nel 2012, per selezionare i super direttori degli Istituti italiani di cultura all'estero, sedi di prim'ordine come Los Angeles, New Delhi, Mosca, Tokyo. Ma il concorso si è rivelato un massacro, scatenando ricorsi al Tar. Quasi tutti i candidati, direttori di istituti in carica provvisoriamente e alti funzionari del ministero degli Esteri, tra i più esperti e preparati, sono stati bocciati agli scritti.

Su oltre 150 concorrenti, solo 8 gli indonei. Come mai? Quasi nessuno di loro ha avuto la possibilità di discutere i propri titoli alle prove orali, dicono i ricorrenti. C'è anche il caso paradossale dell'addetto culturale inviato dalla Farnesina a dirigere pro tempore la sede di Tokyo e poi giudicato inidoneo alla dirigenza dalla Commissione d'esame. Nel mirino anche i criteri per la prova scritta d'inglese: bocciati addetti culturali laureati in università britanniche e americane; promossi invece candidati con prove piene di strafalcioni. T.M.

 

 

GIANFRANCO FINI ED ELISABETTA TULLIANI FINI TRA ELISABETTA TULLIANI E NICOLETTA ROMANOFF A PITTI BIMBO FOTO DI E GIOVANNINI jpegNICOLETTA ROMANOFF ED ELISABETTA TULLIANI A PITTI BIMBO FOTO BY E GIOVANNINI jpegurbano cairo Della Valle allo stadioMATTEO RENZI E ANDREA DELLA VALLE ALLO STADIO LIBERTA E GIUSTIZIA GUSTAVO ZAGREBELSKY jpegPAOLO BONAIUTI ENRICO BONDI Emilio Colombo

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