casello telepass-1

IL CASELLO ITALIA-SVIZZERA - L'ELVETICA PARTNERS GROUP VUOLE IL 49% DI TELEPASS, E ATLANTIA IERI HA TENUTO UN CDA STRAORDINARIO PER ANALIZZARE L'OFFERTA, CHE POTREBBE VALERE 1 MILIARDO - PROSEGUE LA TRATTATIVA CON CDP SU ASPI: ORA SI PARLA DI UN ACQUISTO FINO AL 24% DOPO LA SCISSIONE DA EDIZIONE, LA CASSAFORTE DEI BENETTON

A. Fons. per ''Il Messaggero''

 

casello telepass 6

Atlantia stringe sull' apertura del capitale di Telepass, la controllata attiva nei pagamenti elettronici dei pedaggi e, in parallelo, si sarebbe aperto uno spiraglio con Cdp su Aspi. Dopo avere ricevuto nei giorni scorsi due offerte vincolanti su Telepass (da mesi oggetto di un processo di vendita) dalla cordata Warburg Pincus-Neuberger Berman e dal colosso finanziario elvetico Partners Group, ieri il cda straordinario della holding ha esaminato il dossier e ha deciso di avviare una trattativa in esclusiva fino al 30 settembre con uno dei due soggetti.

ATLANTIA

 

La scelta è ricaduta su Partners Group, non tanto per la componente economica della proposta - Telepass veniva valutata da entrambi gli acquirenti attorno a 2 miliardi - ma per le prospettive di sviluppo industriale che la stessa Partners Group ha offerto per l' asset. L' ipotesi su cui si lavorerà da qui al 30 settembre è la cessione del 49% di Telepass e le prossime settimane, specie dopo la pausa estiva, saranno evidentemente cruciali per trovare l' eventuale quadra.

 

casello telepass 4

Partners Group, private equity svizzero, detiene asset in gestione per circa 96 miliardi di dollari in tutto il mondo e dalla sua nascita ha investito qualcosa come 135 miliardi di dollari in private equity, real estate e infrastrutture per oltre 900 investitori istituzionali che figurano tra i suoi clienti e sottoscrittori. Atlantia fa dunque cassa - circa 1 miliardo - che non guasta soprattutto in questa fase complicata per la vita del gruppo, alle prese con una trattativa triangolare con il governo e Cdp su Autostrade per l' Italia,

 

fratelli benetton

IL PREZZO Intanto ieri alle 16,30 è ripresa la trattativa tra Carlo Bertazzo e Fabrizio Palermo su Autostrade. Su una delle due ipotesi decise tre giorni fa dal cda della holding - vendita in blocco dell' 88% o scissione proporzionale della quota a favore dei soci e del' Ipo - secondo quanto trapela da fonti vicine a Cassa si sarebbero aperti spiragli.

 

Nelle ultime ore si sarebbe cercato di approfondire una modalità per aprire il capitale di Aspi a Cdp in occasione della scissione proporzionale e una via potrebbe essere l' acquisto da parte di Via Goito del 24% di Autostrade spettante a Edizione che ha ufficializzato l' intenzione di vendere le azioni a prezzo di mercato entro 18 mesi.

casello telepass 3

 

Questo sarebbe uno dei passaggi di un possibile accordo da completare con le altre condizioni chieste da Cdp, come per esempio le garanzie sulla manutenzione in essere sulla rete autostradale. Anche il prezzo dovrà essere concordato in relazione alle opzioni detenute dai soci di minoranza.

casello telepass 1casello telepass 5

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...