mario draghi gas caro bollette

CHE CE FREGA DELL’UCRAINA: DATECE IL GAS RUSSO! – GLI OTTO MILIARDI STANZIATI DAL GOVERNO PER TAMPONARE IL CARO BOLLETTE NON BASTERANNO. DRAGHI HA TRE OPZIONI SUL TAVOLO: BATTERE I PUGNI IN EUROPA, AUMENTARE LA PRODUZIONE INTERNA E SOPRATTUTTO FARE PRESSIONE SU WASHINGTON PERCHÉ SI SBLOCCHI L'AVVIO DEL GASDOTTO NORTHSTREAM 2 – IN MOMENTI COME QUESTI, VIENE DA MORDERSI LE MANI PER IL NO AL NUCLEARE: LA FRANCIA CON I SUOI 58 REATTORI SODDISFA LA METÀ DEL SUO FABBISOGNO…

MARIO DRAGHI

Alessandro Barbera per “La Stampa”

 

C'è un numero che più di ogni altro spiega il problema: dei settanta miliardi di metri cubi di gas che consumiamo ogni anno, ne importiamo sessantasei. Per l'Italia è la più importante fonte di energia tradizionale, e di ogni male.

 

roberto cingolani

Che il caro bollette sia la grana più complicata che c'è, Mario Draghi l'ha provato sulla sua pelle quando a ottobre ha tentato di convincere i partner europei ad una strategia comune. In queste ore i contatti fra il premier e il ministro Roberto Cingolani sono frequenti, ma una soluzione a portata di mano non c'è.

 

olaf scholz mario draghi

Gli oltre otto miliardi stanziati per frenare l'aumento esponenziale dell'energia appaiono sempre più come la piccola toppa ad un buco che si allarga. Draghi ha sul tavolo tre opzioni: continuare a battere i pugni ai tavoli comunitari, fare pressione su Washington perché si sblocchi l'avvio del gasdotto Northstream 2, aumentare la produzione interna di idrocarburi.

nord stream 2

 

I numeri sugli aumenti delle bollette fanno impallidire ogni retorica sull'Europa green e gli investimenti in rinnovabili. Con la ripresa post Covid, sono emerse tutte le contraddizioni di un sistema di approvvigionamenti che, nel tentativo di salvaguardare l'ambiente (tagliando la produzione di carbone), sta danneggiando l'economia.

 

mario draghi joe biden g20 9

Secondo le stime in possesso di Cingolani, gli ultimi aumenti delle tariffe faranno lievitare il costo complessivo per famiglie e imprese di quindici miliardi. Spiegava ieri il ministro a un collega di governo: «Questi numeri ci dicono che i problemi non si risolvono invocando solo più solare od eolico. Ora tutto sta nel capire se l'aumento del prezzo del gas si fermerà o meno, ma il problema si può risolvere solo a livello europeo».

 

Fin qui Draghi dai partner ha ottenuto ben poco. Ha lanciato l'idea di acquisti comuni per calmierare i prezzi, trovandosi davanti il muro dei tedeschi e dei nordici. Ha provato almeno a ottenere il sì a scorte comuni, accettato solo su base volontaria. La prossima mossa sarà chiedere la riduzione delle imposte, regolate da accordi europei.

 

NORD STREAM

Uno dei problemi è l'atteggiamento americano nei confronti del gasdotto Northstream 2, pronto per trasportare il gas russo in Europa attraverso la Germania senza passare dai confini ucraini. Il gasdotto, uno dei tanti strumenti in mano russa per rafforzare la dipendenza energetica europea, è pronto per funzionare. Manca il sì di Berlino alle ultime autorizzazioni, ed è un segreto di Pulcinella che quei sì sono bloccati da un veto americano che spera così di contenere l'escalation con l'Ucraina.

 

MACRON - PUTIN - MERKEL

Americani i quali - nel frattempo - hanno ripreso a vendere all'Europa gas liquido via nave fin qui destinato a Oriente. Nella partita energetica la forza di Putin è alimentata da un sistema di prezzi che fa dipendere gli aumenti dell'elettricità anzitutto da quelli del gas.

 

E così, come ha spiegato qualche giorno fa Draghi, capita di scoprire che produttori di energia idroelettrica aumentano le tariffe come se nel frattempo si fosse prosciugata l'acqua nelle dighe. In momenti come questi a fare la differenza è la capacità di produrre in autonomia. La Francia, con i suoi 58 reattori nucleari, soddisfa la metà del suo fabbisogno.

 

conferenza stampa di fine anno di mario draghi 3

La maggioranza dei Paesi europei (Italia compresa) è a favore del nucleare di terza generazione, ma deve fare i conti con il governo di Berlino (tradizionale alleato di Mosca) che le centrali ha deciso di chiuderle. L'Italia è sempre schiacciata dalla mancanza di lungimiranza: oltre che dal gas russo e ucraino, le forniture dipendono da Libia e Algeria, due Paesi dove la pace non regna quasi mai. Cingolani vorrebbe per questo aumentare la produzione nazionale dagli attuali quattro miliardi di metri cubi di gas l'anno ad almeno otto. Per farlo, occorre trivellare di più nei giacimenti in Basilicata e nell'Adriatico settentrionale. Trivellazioni contro le quali si è sempre schierato il Movimento Cinque Stelle.

ROBERTO cingolanirincaro energia e aumento delle bollette 9Gasdotto nord streamrincaro energia e aumento delle bollette 5rincaro energia e aumento delle bollette 6mario draghi 3rincaro energia e aumento delle bollette 7conferenza stampa di fine anno di mario draghi 1mario draghi conferenza stampa di fine anno 5conferenza stampa di fine anno di mario draghi 7mario draghi 2

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...