
GOLDEN POWER NON VUOL DIRE CHE PUOI FA’ COME CAZZO TI PARE! – LA COMMISSIONE EUROPEA SI SCAGLIA CONTRO IL GOVERNO ITALIANO PER L’USO DEL GOLDEN POWER NELL’ASSALTO DI UNICREDIT A BPM: PER BRUXELLES, I VETI UTILIZZATI SONO STATI SPROPORZIONATI E IMPEDISCONO LO SVILUPPO DEL MERCATO UNICO DEI SERVIZI FINANZIARI - IL NODO IRRISOLTO È LA DIVERSA DEFINIZIONE DI "SICUREZZA NAZIONALE" - LA DECISIONE DELLA UE SUL CASO POTREBBE AVERE UN IMPATTO SUL RISIKO BANCARIO IN CORSO IN EUROPA: UNICREDIT POTREBBE CHIEDERE I DANNI O RIENTRARE IN PARTITA. O TROVARE MENO OSTACOLI IN GERMANIA AL SUO TENTATIVO DI SCALATA ALLA COMMERZBANK - LA DECISIONE DI BRUXELLES PUO' AVVANTAGGIARE CRÉDIT AGRICOLE NELLE SUE MIRE SU BPM DI CUI POSSIEDE GIÀ IL 20,1%...
Estratto dell’articolo di Giovanni Pons per “la Repubblica”
Si accende la contesa tra Italia e Commissione europea sul Golden power, la legge che assegna poteri speciali all'Italia per la tutela delle aziende strategiche. Il teatro dello scontro tra il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e la commissaria europea ai servizi finanziari Maria Albuquerque è a margine dell'Ecofin a Lussemburgo, dove entrambi parlano con i giornalisti.
«La sicurezza nazionale, finanziaria ed economica è esclusiva competenza dello Stato nazionale, e intendiamo difenderla», ha detto Giorgetti. «Il governo applica una legge esistente. Se si vuol modificarla, lo fa il Parlamento, non l'esecutivo».
Il clima si è riscaldato perché mercoledì sera si è appreso dal lancio di una Reuters che la Commissione è pronta a spedire entro metà novembre due lettere di contestazione al governo italiano. Una in base all'art 21 comma 4 del regolamento sulla Concorrenza che intima di ritirare il Dpcm del 18 aprile, con cui il governo italiano ha dato un via libera con prescrizioni all'operazione Unicredit-Banco Bpm. La seconda lettera fa riferimento invece a una procedura di infrazione delle regole comunitarie.
«Siamo pronti ad agire se c'è l'intenzione di impedire lo sviluppo del mercato unico», ha tuonato Albuquerque. «Dobbiamo creare un mercato unico per i servizi finanziari. Pertanto, affronteremo tutte le questioni che possono impedire l'attuazione corretta delle regole concordate: quelle che bloccano la prestazione transfrontaliera di servizi, le fusioni e così via».
[…] Il decreto della Presidenza del Consiglio su Unicredit-Banco vietava di ridurre l'operatività in Italia, poneva vincoli sulla clientela e chiedeva l'uscita dalla Russia entro nove mesi. Ma tutto questo, secondo Giorgetti, rientra nel perimetro della protezione della sicurezza nazionale e quindi è consentito agli Stati membri intervenire.
[…] Il nodo irrisolto è la diversa definizione di "sicurezza nazionale" che viene invocata a Roma rispetto a Bruxelles. L'intervento del governo italiano è stato considerato dai funzionari europei sproporzionato rispetto alle eccezioni previste dall'art 21/4, che ammette deroghe soltanto per motivi di sicurezza pubblica. Cioè in un ambito molto ristretto, che non comprende, per esempio, la tutela del risparmio nazionale.
Giuseppe Castagna - PRIMA DELLA SCALA 2024
Questa decisione della Ue, che ora si attende possa arrivare giovedì 13 novembre, potrebbe avere un impatto sul risiko bancario in corso in Europa. Unicredit, che ha attribuito al Golden power il motivo del suo ritiro dell'Ops su Banco Bpm, potrebbe anche chiedere i danni o rientrare in gioco nella partita. O magari trovare meno ostacoli da parte delle autorità politiche tedesche al suo tentativo di scalata alla Commerzbank. Mentre, per quanto riguarda ancora l'Italia, la decisione Ue potrebbe avvantaggiare il Crédit Agricole nelle sue mosse di avvicinamento al banco Bpm di cui possiede già il 20,1%.