1. CON SCIARRONE “DIMISSIONATO” DAI TRENI DELLA SMONTEZEMOLATA NTV È VENUTA AL PETTINE LA FRAGILITÀ DEL CAPITALISMO DI RELAZIONE (E MORETTI CANTA VITTORIA) 2. A DISTANZA DI TRE ANNI LA SOCIETÀ DI LUCHINO NELLA QUALE SONO ENTRATI I FRANCESI E INTESA BY PASSERA CON UNA QUOTA DEL 20% RISCHIA DI FINIRE SU UN BINARIO MORTO 3. PUR DI SPACCARE LE OSSA A LUCHINO, IL KILLER MORETTI È PRONTO A INIZIATIVE SPREGIUDICATE. UNA GARA PER ALCUNE TRATTE DELL’ALTA VELOCITÀ SU ROMA-MILANO. CON UN ALTRO CONCORRENTE SUI BINARI, NTV POTREBBE CHIUDERE I BATTENTI 4. L’IDEA DI MORETTI: SE GLI REGALANO ALITALIA E ARRIVANO I SOLDI DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI, POTREBBE ANCHE PORTARSI A CASA IL BARACCONE DEI PATRIOTI ITALIANI

DAGOREPORT
Gli uscieri del palazzo-obitorio delle Ferrovie sono rimasti paralizzati quando ieri pomeriggio hanno sentito esplodere l'urlo di Mauro Moretti.

In un primo momento hanno pensato erroneamente che l'ex-sindacalista di Rimini fosse stato colpito dalla sentenza per la strage di Viareggio, oppure per aver scoperto di aver dato troppa corda a Maria Rita Lorenzetti, l'ex-presidente della Regione Umbria che ha sempre sponsorizzato fino al punto di nominarla al vertice della controllata Italferr alla quale sono state assegnate commesse miliardarie.

L'urlo avrebbe potuto essere giustificato anche con le voci riprese da quel sito disgraziato di Dagospia e da Enrichetto Mentana nel suo telegiornale, circa l'ipotesi di unire in matrimonio le Ferrovie con l'Alitalia, ma anche questo progetto al quale hanno lavorato per alcuni mesi al ministero dei Trasporti è estraneo alle sue intenzioni.

La sua idea è che se gli regalano Alitalia e arrivano i soldi della Cassa Depositi e Prestiti, lui potrebbe anche portarsi a casa il baraccone dei patrioti italiani ,e in seguito, staccando la Frecciarossa e facendola confluire nella Compagnia di bandiera, potrebbe eventualmente portarla in Borsa con successo per fare la parte del salvatore con i soldi degli italiani.

In realtà Moretti in questo momento è molto preso dal lancio della Fondazione Ferrovie sulla quale sta investendo molte energie e sta sfogliando la margherita per scegliere il nuovo amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) al posto di Michele Mario Elia.

In questa situazione di relativa tranquillità l'urlo di ieri è stato interpretato dagli uscieri come un'esclamazione diversa dall'ira in cui Moretti cade con frequenza. A tirargli le corde vocali è stata la notizia delle dimissioni di Giuseppe Sciarrone, il manager mantovano (classe 1947) che ieri pomeriggio all'improvviso è stato "dimissionato" da Ntv, la società di Luchino di Montezemolo e dei suoi compagni di merenda.

Con quest'uomo che dopo aver lavorato in Fiat è entrato nelle Ferrovie con ruoli sempre più importanti, l'incazzoso Moretti ha sempre litigato, e quando nel 2000 lasciò il palazzo-obitorio le sue previsioni sul futuro di Ntv (osteggiata fin dall'inizio con mille pretesti) furono azzeccate.

A distanza di tre anni la società di Luchino nella quale sono entrati i francesi e Intesa con una quota del 20% rischia di finire su un binario morto. Le perdite dal 2010 a fine dell'anno scorso sono state di 136 milioni con debiti per 220 e un patrimonio di 107 ai quali bisogna aggiungere il fallimento dell'obiettivo sbandierato da Sciarrone di 6 milioni di passeggeri per quest'anno.

Da parte sua l'amministratore uscente aveva già lanciato a maggio un grido di dolore contro il dumping esercitato in modo cruento da Moretti con l'annuncio di tariffe stracciate sulla tratta per Milano, ma evidentemente è venuta al pettine la debolezza di un'iniziativa imprenditoriale che ancora una volta mostra la fragilità del capitalismo nostrano. Adesso le deleghe di Sciarrone sono passate per intero nelle mani di Antonello Perricone, l'abbronzato manager siciliano che ha stretto un sodalizio con Luchino fin dall'età di 15 anni quando insieme passavano le vacanze a Cortina.

Per chi non lo sapesse il 66enne Perricone è lo stesso personaggio che dopo essere stato chiamato in Mondadori da Corradino Passera, ha trascorso gran parte della sua carriera nel mondo della pubblicità e dell'editoria fino a diventare amministratore delegato di Rcs, il Gruppo del "Corriere della Sera". E' lui l'artefice di quella meravigliosa operazione condotta nel 2007 con l'acquisto della società spagnola Recoletos che pesa come un macigno sui bilanci della casa editrice milanese.

Va anche detto che dentro Ntv dove è stato chiamato per l'avventura di "Italo", l'Antonello di Palermo ha sempre fatto terra bruciata lasciando poco spazio agli altri manager,ma senza alcun dubbio è complice di un modello di business sbagliato dove oltre alla litigiosità esasperata si è aggiunta la debolezza del marketing in mano a pattuglie di "pariolini e di carini".

A questo punto sembra indispensabile una ricapitalizzazione, anche perché i francesi sono terribilmente incazzati e ritengono che nemmeno i treni pieni all'80% risolverebbero la situazione. In questo quadro non è prevista, per il momento, la nomina del nuovo amministratore delegato, ma è già scattata la ricerca di un direttore generale che riesca a sfoltire la struttura e a contenere i costi enormi per i sistemi informativi, che hanno fatto la felicità di Accenture.

Il tutto mentre c'è il timore che le Ferrovie di Moretti stiano progettando qualche altro colpo sulle tariffe per mettere Ntv ancor di più in difficoltà.

Con un cinismo collaudato negli anni in cui alle Ferrovie dello Stato hanno governato personaggi come Cimoli e Catania, gli uscieri sono arrivati al punto di declinare il marchio Ntv in "Non Teniamo Viaggiatori", e questo è un altro segno della brutalità con cui è stata vissuta la stagione della concorrenza.

Pur di spaccare le ossa a Luchino ,che domenica ha accompagnato Napolitano nel viaggio da Napoli a Roma, Moretti è pronto a iniziative spregiudicate. Tra queste potrebbe esserci addirittura una gara, sponsorizzata dalle stesse Ferrovie, per alcune tratte dell'Alta Velocità su Roma-Milano. Questo vuol dire che con un altro concorrente sui binari Ntv potrebbe chiudere i battenti.

 

 

Pellegrino Capaldo e Giuseppe Sciarrone montezemolo giuseppe sciarrone NTV lapMAURO MORETTI CON UN CANE MASSIMO DALEMA E MAURO MORETTI Corrado Passera ALCUNI DEI SOCI DEL GRUPPO NTV - TRA I QUALI DELLA VALLE, PASSERA, MONTEZEMOLOMontezemolo con l ex ad Rcs Antonello Perricone ora in Ntv GetContent asp RECOLETOSMONTEZEMOLO E IL TRENO ITALO NAPOLITANO CON MONTEZEMOLO E MARCHIONNE FOTO REPUBBLICA jpegASSEMBLEA GENERALI DI BANCA DITALIA FEDERICO GHIZZONI E LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO FOTO LA PRESSE GIORGIO NAPOLITANO E LUCA MONTEZEMOLO SU UN TRENO ITALO jpegSCIARRONE E MONTEZEMOLO LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO

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