EFFETTO JOLIE: BOOM IN BORSA DELL’AZIENDA CHE FA IL TEST GENETICO SUI TUMORI

1 - BORSA MILANO IN POSITIVO CON BANCHE, CORRONO ANCORA MEDIASET, FIAT
(Reuters) - Seduta incerta a Piazza Affari che oscilla sopra e sotto la parità attestandosi, a metà seduta, in territorio positivo sostenuta da bancari e FIAT. Limitano il rialzo la relativa debolezza di titoli "pesanti" come ENI, che arretra in sintonia con i concorrenti europei ed ENEL.

"Le banche beneficiano del livello di spread, le periodiche tensioni all'interno del governo sono solamente occasioni di acquisto sul listino", osserva un trader.
Intorno alle 12,40 il FTSE Mib guadagna lo 0,35% dopo che il relativo derivato con scadenza giugno ha attaccato e superato la resistenza posta a 17.255 punti. Volumi sul mercato per circa 1,5 miliardi di euro.

* Fra gli istituti di credito fa eccezione POP MILANO, penalizzata dal downgrade di Moody's di tre notches a Ba3 da Baa3.
* FIAT riprende a correre dopo aver tirato il fiato a inizio mattinata aggiornando i massimi da quota 5,51 euro dopo che ieri si era spinto sui livelli più alti dall'agosto 2011.

"Oltre alle plausibili motivazioni di carattere puramente tecnico legate alle ricoperture dopo che il titolo ha superato la soglia dei 5 euro due giorni fa, vi sono altre due ragionevoli cause sottostanti alla robusta performance", osservano gli analisti di Icbpi in una nota. "Aspettative sui dati del mercato auto europeo di aprile 2013 che verranno rese note domani mattina, e una possibile accelerazione nel percorso di integrazione con Chrysler".

* Nuovo rally di MEDIASET che estende i guadagni di ieri dopo una trimestrale che ha sorpreso positivamente il mercato soprattutto per la forte riduzione dei costi. Per Equita l`accordo con Intesa Sanpaolo di allungamento delle scadenze del debito per 400 milioni dal 2014 al 2016/2017 è "una notizia positiva in quanto allunga la scadenza media del debito a 3,2 anni".

* SALVATORE FERRAGAMO risente dell'intonazione positiva del paniere che ricomprende i nomi del lusso in Europa dove il numero due mondiale Richemont balza di oltre il 6% festeggiando i robusti numeri di aprile. In sintonia, fanno meglio del mercato LUXOTTICA, BRUNELLO CUCINELLI. Timidamente positiva TOD'S.

* Seduta pesante per Geox sulla scia dei deboli risultati trimestrali annunciati ieri sera, che secondo gli analisti dimostrano come il rilancio del gruppo sia lungo e costoso e non abbia ancora dato frutti visibili.
* Aggiorna i minimi dell'anno RCS, titolo dallo scarso flottante che resta altamente volatile in vista dell'assemblea chiamata a deliberare l'aumento di capitale.

2 - CRISI:SCHAEUBLE,BCE NON PUO'SOSTITUIRSI A RIFORME POLITICHE
(ANSA) - "Le politiche monetarie (della Bce) non possono risolvere i problemi che devono essere risolti attraverso la politica finanziaria ed economica, con le riforme strutturali": lo ha detto il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, nel suo intervento al forum sul futuro dell'Europa organizzato dall'emittente Wdr. "Lo dico io, come anche Mario Draghi", ha aggiunto.

3 - BPM: REVOCA ASSEMBLEA PER SPA E AGGIORNA ORDINE DEL GIORNO
(ANSA) - La Banca Popolare di Milano revoca ufficialmente dall'ordine del giorno dell'assemblea degli azionisti del 22 giugno la proposta di trasformare l'istituto in Spa. E' quanto si legge in un nuovo avviso di convocazione pubblicato in seguito alla delibera del consiglio di gestione di venerdì scorso che ha fatto dietrofront sul piano targato Andrea Bonomi.

Alla luce del terremoto che ha colpito il vertice portando alle dimissioni del presidente del consiglio di sorveglianza Filippo Annunziata e di altri consiglieri, l'Odg dell'assemblea é stato integrato con la nomina del nuovo presidente e di cinque consiglieri, di cui uno in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Resta invece, come noto, la proposta di aumentare il capitale fino a 500 milioni per rimborsare i Tremonti bond.

4 - ORO: WGC, -13% DOMANDA GLOBALE I TRIMESTRE, AI MINIMI DA TRE ANNI
Radiocor - La domanda mondiale di oro e' nettamente rallentata nel corso del primo trimestre: la quantita' trattata e' scesa ai minimi degli ultimi tre anni, con un calo del 13% a 963 tonnellate (-5,6% rispetto alla media degli ultimi cinque anni). La flessione in termini di valore e' stata del 16% a 50,5 miliardi di dollari (+19% rispetto alla media degli ultimi cinque anni).

Il tutto mentre il prezzo dei contratti future sul metallo giallo si e' contemporaneamente svalutato di circa il 5%. Il calo della quantita' riflette soprattutto, secondo quanto emerge dalla ricerca trimestrale del Wold Gold Council (organizzazione finanziata dalla compagnie minerarie), il fatto che la forte crescita riscontrata dalla domanda al consumo (per gioielli, lingotti e monete) e' stata annullata e 'battuta' - secondo il rapporto - dal 'significativo deflusso dagli Etf' specializzati nel mercato dell'oro.

L'oro fisico che fa da sottostante a questi fondi e' infatti diminuito di 177 tonnellate. E da segnalare, comunque, che questa cifra riguarda solo il periodo gennaio-marzo e quindi non include le cause (massicce liquidazioni dai fondi) che hanno determinato il crollo accusato dai corsi dell'oro (di 200 dollari per oncia) in due sedute a meta' aprile. Anche se la violenta correzione dei prezzi ai minimi degli ultimi due anni ha attivato immediatamente pesanti ricoperture sul fisico da parte degli speculatori, la corrente di deflussi dagli Etf e' nel frattempo continuata.

5 - IL TEMPISMO DI VENEZIA NELLA VENDITA DI SAVE
Da "Il Sole 24 Ore" - Vendere e piangere, recita un vecchio adagio di Borsa. Guai tuttavia a pronunciarlo, di questi tempi, dalle parti di Venezia, dove a fine dicembre il Comune ha venduto in fretta e furia il 14% di Save (la società che gestisce l'aeroporto locale) per non sforare il patto di stabilità. Il pacchetto, infatti, è stato ceduto al fondo Amber per quasi 50 milioni, valorizzando l'azione 6,4 euro, ma nei mesi successivi, complice il via libera alle nuove tariffe aeroportuali e i movimenti nell'azionariato (Generali è in uscita dalla holding di controllo), il titolo è letteralmente decollato.

Oggi un'azione Save vale 11,3 euro: il che significa che il pacchetto del Comune di Venezia varrebbe 88 milioni, quasi 40 milioni in più. Una cifra che rappresenta anche la plusvalenza potenziale di Amber, che recentemente ha già realizzato un guadagno significativo nella partita Impregilo. (Ch.Co.)

6 - QUEI TIRA E MOLLA SUL RIASSETTO CAMFIN
Da "Il Sole 24 Ore" - Che il riassetto Camfin sia in piena evoluzione è un dato di fatto. Così come è altrettanto nota la presenza di diverse opzioni sul tavolo del gruppo della Bicocca. Ormai da tempo il patron Marco Tronchetti Provera, dopo le divergenze con la famiglia genovese Malacalza, partner in Gpi e nella holding, è al lavoro per cercare di sbloccare lo stallo che si è venuto a creare ai piani alti della catena di controllo di Pirelli. Al momento le trattative con il fondo Clessidra di Claudio Sposito appaiono in fase avanzata.

Nei mesi scorsi, però, stando a indiscrezioni, il possibile ingresso nella holding è stato esaminato anche da Luca Cordero di Montezemolo che compare tra gli investitori contattati dalle banche d'affari che stanno lavorando insieme a Tronchetti Provera. L'imprenditoreavrebbe valutato il dossier Camfin, ma poi i contatti non hanno avrebbero avuto seguito. Montezemolo, interpellato dall'Ansa, ha escluso un coinvolgimento. Insomma tra indiscrezioni e smentite, l'esito del riassetto Camfin resta un grande punto interrogativo. (Mar. Man.)

7 - GARMIN SI ACCONTENTA DEL TRAGUARDO DI TAPPA
Da "Il Sole 24 Ore" - Proprio un anno fa Ryder Hesjedal trionfava a sorpresa al Giro d'Italia. Ieri lo stesso corridore canadese pedalava in affanno nelle ultime posizioni del gruppo, a oltre 20 minuti dai primi. Ma trovava il tempo di esultare per la vittoria di tappa, sul traguardo del Vajont, del semi-carneade Ramunas Navardauskas, suo gregario lituano. Nei momenti difficili, deve aver pensato l'ex maglia rosa, bisogna sapersi accontentare.

Un po' come il suo sponsor principale, Garmin, che in base ai risultati diffusi ieri ha visto nel primo trimestre 2013 calare i ricavi del 4% rispetto a un anno fa a 532 milioni di dollari. L'arretramento vale per tutte le aree geografiche e di prodotto, con esclusione dei soli segmenti Aviazione e Fitness, ma i vertici dell'azienda non si scoraggiano: «Dato che ci aspettavamo una riduzione dei ricavi, abbiamo iniziato l'anno consapevoli della necessità di gestire accuratamente le spese», ha detto il presidente e Ad, Cliff Pemble. Meglio puntare ai traguardi di tappa, in attesa di tempi migliori. (Ma.Ce.)

8 - L'EFFETTO JOLIE SU MYRIAD GENETICS
Da "Il Sole 24 Ore" - L'annuncio di Angelina Jolie, che nei giorni scorsi ha rivelato di essersi sottoposta a una doppia mastectomia preventiva antitumore, un risultato lo ha già prodotto. Ed è stato quello di aver fatto volare il titolo in borsa di una importante azienda americana del biotech, la Myriad Genetics. Il motivo? Il gruppo è l'unico licenziatario del Brca, il test usato nella verifica di alcune mutazioni genetiche che possono generare tumori alla mammella e alle ovaie.

Dopo essere già salito la scorsa settimana, sulla scia degli ottimi risultati del terzo trimestre, il titolo ha cumulato un guadagno dell'11% sull'onda della notizia della Jolie, arrivando a toccare i massimi da tre anni. L'euforia però potrebbe avere anche vita breve. Myriad deve infatti superare le perplessità della Corte Suprema americana che, interpellata da alcuni competitor, sta valutando la legittimità di un brevetto relativo a gene umano e alla relativa commercializzazione. La sentenza arriverà alla fine di giugno. (L.D.)

9 - I CONTI IN ROSSO DELLA CASSAFORTE INVAG (GENERALI)
M. Ger. per il "Corriere della Sera" - È ancora rosso profondo per la Invag (Investimenti Assicurazioni Generali) ma la perdita è quasi dimezzata rispetto allo scorso anno. La finanziaria, che detiene da anni (a valore di carico pre-crisi) un pacchetto del Leone pari a circa l'1,3%, ha dovuto operare l'ennesima svalutazione e il risultato è una perdita di 63,8 milioni di euro nel bilancio 2012 da poco approvato. Il precedente esercizio si era chiuso con 115 milioni di passivo.

La Invag è partecipata, tra gli altri, da soci del calibro di Lavazza, Arvedi, Gavio, Minozzi, i Ferrero dell'acciaio e Mediobanca che ha anche la regia finanziaria dell'operazione, partita sette anni fa. Il disegno era quello di chiudere il «salottino» nel 2012, restituire il finanziamento a Mediobanca e incassare le plusvalenze sui titoli. Ma anni di Borsa in picchiata hanno costretto i soci a svalutare i titoli (in carico a quasi 30 euro fino a tre anni fa, 23 euro l'anno scorso), abbattere il capitale, prorogare la durata della società. Mediobanca, che oltre al suo 7,7% ha anche in pegno il 6% del Gruppo Ferrero, nel frattempo ha prorogato il prestito.

Le minusvalenze ci sono ancora e si riflettono sul conto economico (-63,8 milioni) ma se l'anno scorso con Generali intorno ai 9 euro il divario tra prezzi di carico e valori di mercato era abissale, quest'anno va molto meglio: il titolo ha recuperato quasi il 60% avvicinandosi ai 15 euro. E ora gli illustri soci di Invag, anche quelli coperti dietro schermi fiduciari e paradisi fiscali, sperano che la lunga quaresima sia finita.

10 - BONOMI PUNTA SULLE AMBULANZE SPAGNOLE
F.D.R. per il "Corriere della Sera" - Nel trasporto aereo, di emergenza, ha raggiunto la leadership mondiale partendo dalla spagnola Inaer a cui ha aggiunto pezzo dopo pezzo altre società di elisoccorso, inclusa l'italiana Elilario. Adesso Andrea Bonomi vuole fare lo stesso a terra. Con le ambulanze. La base di partenza è sempre in Spagna, quartier generale del fondo di private equity, dove ha sede la Southern European Emergency Services, la piattaforma per l'internazionalizzazione del business attorno a cui Bonomi vuole costruire il polo mondiale dei servizi di trasporto medico.

Con questo obiettivo Investindustrial l'anno scorso ha acquistato la Premier Care Direct, numero uno inglese nel trasporto per dialisi, e qualche settimana fa ha fatto il bis con la Thames Ambulances Group, rilevata contemporaneamente a uno dei principali operatori spagnoli. A questo punto Southern European Emergency Services è diventato il secondo gruppo europeo del settore con circa 120 milioni di fatturato, 750 ambulanze e oltre 2.000 dipendenti. Ora Investindustrial punta alla leadership. E la prossima preda l'avrebbe trovata in Italia.

11 - L'ITALIANO LEONI SCETI NUOVO CEO DI IGLO
Giu.Fer. per il "Corriere della Sera" - La fuga dei cervelli (dall'Italia) continua. Un italiano sale al vertice dei surgelati europei. Elio Leoni Sceti, dal 23 maggio, diventerà il nuovo amministratore delegato di Iglo Group, il principale operatore in Europa nel settore dei cibi surgelati, conosciuta in Italia per il marchio Findus e controllato dal fondo di private equity Permira. È l'ennesimo manager di casa nostra chiamato a guidare una multinazionale. Basti ricordare Fabrizio Freda, ceo del gruppo americano dei cosmetici Estée Lauder, o Toni Belloni, direttore generale di Lvmh e braccio destro di Bernard Arnault. Anche Leoni Sceti, 47 anni, come Belloni, si è formato nel largo consumo con Procter & Gamble, società che ha poi lasciato per passare, come amministratore delegato, ad Emi Music, fino al 2010. Attualmente è presidente di Zeebox, una piattaforma tecnologica un po' social network e un po' social tv.

12 - IL MADE IN ITALY DEL FOOD PUNTA SULL'ASIA
A.Jac. per il "Corriere della Sera" - Oltre una settantina di imprese dell'alimentare Made in Italy, guidate da Federalimentare, Cibus e Koelnmesse, sbarcheranno a Bangkok dove dal 22 al 26 maggio si terrà Thaifex - World of food Asia 2013, salone internazionale del food & beverage (oltre 25 mila i visitatori previsti).

Una fiera che guarda lontano: Bangkok è una grande porta sul ricco mercato asiatico con oltre 600 milioni di consumatori, dove nel 2015 prenderà vita un'area di libero scambio, un mercato unico sul modello della Comunità europea (Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia, Brunei, Vietnam, Laos, Birmania, Cambogia).

 

LA SEDE DELLA BPM - BANCA POPOLARE DI MILANO - A PIAZZA MEDA A MILANOLeonardo Ferragamo con il figlio Draghi e SchaeubleOROGIORGIO ORSONI VITTORIO MALACALZA E MARCO TRONCHETTI PROVERA IN TRIBUNA ALLO STADIO MEAZZA 5rf48 montezemolo tronchetti proveraGarmin Varco AreaC angelina jolie con la mamma angelina joliemario greco generali ANDREA BONOMI il menu esotico in thailandia e insetti fritti

Ultimi Dagoreport

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...

orchesta la scala milano daniele gatti myung whun chung myung-whun ortombina fortunato

DAGOREPORT: CHE GUEVARA VIVE ALLA SCALA – ALLA FINE DEL 2026, SARÀ IL DIRETTORE D’ORCHESTRA COREANO MYUNG-WHUN CHUNG IL SUCCESSORE DI RICCARDO CHAILLY - IL CONIGLIO (CONIGLIO, NON CONSIGLIO) DI AMMINISTRAZIONE DELLA SCALA AVEVA SUGGERITO IL NOME DEL MILANESE DI FAMA MONDIALE DANIELE GATTI. MA LA CGIL DELL’ORCHESTRA, SOTTOTRACCIA, HA SUBITO FATTO CAPIRE CHE NON ERA DI SUO GRADIMENTO: A GATTI VENIVA “RIMPROVERATO” UN ATTEGGIAMENTO UN PO’ SEVERO VERSO GLI ORCHESTRALI (POCO INCLINI A NON FARE QUEL CHE VOGLIONO) – ORA I SINDACATI RECLAMANO L’AUMENTO DI PERSONALE (DEL RESTO, LA SCALA, HA SOLO MILLE DIPENDENTI!), AUMENTI RETRIBUTIVI, SCELTA DELL’UFFICIO STAMPA ALL’INTERNO DEL TEATRO, FINANCO LA RICHIESTA DI PARCHEGGIARE I MONOPATTINI NEL CORTILETTO INTERNO…

orcel giorgetti nagel castagna bpm unicredit

DAGOREPORT - RISIKO INDIGESTO: LA PROTERVIA DI GIORGETTI A DIFESA DI BPM DALLE GRINFIE DI UNICREDIT, INDISPETTISCE FORZA ITALIA E I FONDI CHE HANNO INVESTITO MILIARDI IN ITALIA - GLI SCAZZI SUL DECISIONISMO DI ORCEL NEL BOARD DI UNICREDIT: IL CDA PRENDE TEMPO SULL'OFFERTA DI SCAMBIO SU BPM, CHE LA LEGA CONSIDERA LA "SUA" BANCA - LA STILETTATA DI NAGEL A LOVAGLIO ("PER BUON GUSTO NON RIPERCORRO LA STORIA DEL MONTE DEI PASCHI") E L'INSOFFERENZA DI CALTAGIRONE PER IL CEO DI BPM, CASTAGNA...

keir starmer emmanuel macron e friedrich merz sul treno verso kiev giorgia meloni mario draghi olaf scholz ucraina donald trump

DAGOREPORT - IL SABATO BESTIALE DI GIORGIA MELONI: IL SUO VELLEITARISMO GEOPOLITICO CON LA GIORNATA DI IERI FINISCE NEL GIRONE DELL'IRRILEVANZA. LA PREMIER ITALIANA OGGI CONTA QUANTO IL DUE DI PICCHE. NIENTE! SUL TRENO DIRETTO IN UCRAINA PER INCONTRARE ZELENSKY CI SONO MACRON, STARMER, MERZ. AD ATTENDERLI, IL PRIMO MINISTRO POLACCO TUSK. NON C'È PIÙ, COME TRE ANNI FA, L’ITALIA DI MARIO DRAGHI. DOVE È FINITA L’AUTOCELEBRATOSI “PONTIERA” TRA USA E UE QUANDO, INSIEME CON ZELENSKY, I QUATTRO CABALLEROS HANNO CHIAMATO DIRETTAMENTE IL ‘’SUO CARO AMICO” TRUMP? E COME HA INCASSATO L’ENNESIMA GIRAVOLTA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA CHE SI È DICHIARATO D’ACCORDO CON I VOLENTEROSI CHE DA LUNEDÌ DOVRÀ INIZIARE UNA TREGUA DI UN MESE, FUNZIONALE AD AVVIARE NEGOZIATI DI PACE DIRETTI TRA UCRAINA E RUSSIA? IN QUALE INFOSFERA SARANNO FINITI I SUOI OTOLITI QUANDO HA RICEVUTO LA NOTIZIA CHE TRUMP FA SCOPA NON PIÙ CON IL “FENOMENO” MELONI MA CON...

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…