facebook shops mark zuckerberg

IL "MENLO" DEVE ANCORA VENIRE – COME MAI ZUCKERBERG HA DECISO DI APRIRE LA SEZIONE SHOPS? SEMPLICE, VUOLE FARE GUERRA A TRE DEI SUOI CONCORRENTI PIÙ ROGNOSI: AMAZON, ALIBABA E EBAY – IL SERVIZIO, A DIFFERENZA DEGLI ALTRI, È GRATUITO E HA UN OBIETTIVO PRECISO: NON FAR USCIRE MAI LE PERSONE DAL SISTEMA CHIUSO DI FACEBOOK, CHE HA FATTO DIVENTARE MARCOLINO LA TERZA PERSONA PIÙ RICCA DEL MONDO

 

 

1 – LA SCALATA DI ZUCKERBERG

Estratto dell’articolo di Francesco Tortora per www.corriere.it – da “Anteprima – la spremuta di giornali di Giorgio dell’Arti”

mark zuckerberg

 

Stando al Billionaire Index di Bloomberg, Mark Zuckerberg è la terza persona più ricca al mondo. Non ha subito danni da Coronavirus e il suo patrimonio ha raggiunto un valore di 81,7 miliardi di euro. Somma che gli ha permesso di scavalcare in classifica il patron del lusso Bernard Arnault, che ha perso 21 miliardi, e il finanziere Warren Buffett che, di miliardi, ne ha visti andare in fumo circa 20. Davanti a Zuckerberg, Jeff Bezos con 135 miliardi di euro e Bill Gates con 100 miliardi.

 

2 – LA SFIDA DI FACEBOOK NEL COMMERCIO ONLINE

Francesco Malfetano per “il Messaggero”

 

mark zuckerberg facebook shops

Serrande alzate e vetrine in mostra anche su Facebook. Con una mossa a sorpresa che insegue il boom dell' e-commerce durante l' isolamento da Coronavirus, Mark Zuckerberg ha lanciato una nuova sezione del social network dedicata alle aziende e alle piccole e medie imprese.

facebook shops

 

Con Shops, in pratica, il fondatore della piattaforma da 2,6 miliardi di utenti ha sfidato in un colpo solo tre dei colossi tech più importanti del mondo: Amazon, eBay e Alibaba. La funzionalità lanciata da Menlo Park - la sede californiana del social network - permetterà ai venditori non più di mettere solo in mostra i propri prodotti sulle pagine Facebook ma anche di venderli direttamente dalla piattaforma.

facebook shops 4

 

I gestori di quelli che diventeranno a tutti gli effetti dei negozi digitali, ad esempio, potranno creare un catalogo o personalizzare la pagina con immagini di copertina e colori che rimandano al proprio marchio. Non solo, potranno anche gestire in maniera organica tutte le comunicazioni con la clientela attraverso il portfolio di app social e di messaggistica offerto da Zuck: Facebook Messenger, WhatsApp e Instagram. Una rivoluzione nel modo di concepire gli acquisti sul web che però riguarda soprattutto gli iscritti (circa 35 milioni in Italia).

 

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Da semplici utenti infatti si sono trasformati in potenziali clienti. A loro è garantita la possibilità di sfogliare una collezione (di moda ad esempio) salvare i prodotti che si ha intenzione di acquistare e, volendo, fare un ordine. Il passaggio finale in realtà per ora andrà completato sul sito internet del negozio ma a brevissimo sarà possibile - come già accade negli Stati Uniti - pagare direttamente attraverso l' applicazione.

 

LE NOVITÀ

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A differenza della concorrenza peraltro, tutti i servizi offerti da Zuckerberg sono gratuiti. Un risparmio considerevole soprattutto per le piccole aziende che oggi corrispondono ad Amazon, di gran lunga la piattaforma più utilizzata, una percentuale sulle vendite che può andare dal 6 al 20 per cento. Un passaggio che Facebook invece non sembra avere intenzione di monetizzare.

 

Come sempre per la piattaforma, il bene più prezioso sono i dati degli utenti. «Se navighi in un negozio all' interno della nostra app o se acquisti qualcosa, noi saremo in grado di vederlo - ha dichiarato Zuck al Financial Times - e soprattutto speriamo di usarlo per mostrarti consigli migliori per degli acquisti che potrebbero interessarti in futuro».

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L' obiettivo quindi è ottenere profili sempre più accurati dei suoi utilizzatori in modo da poter far pagare di più i propri servizi pubblicitari. Una strategia resa chiara anche dai tempi in cui si è manifestata e dalle mosse future programmate. In primo luogo proprio la pubblicità è la voce del bilancio di Facebook che è risultata in caduta libera durante l' emergenza e, ora, la si potrebbe rilanciare.

 

LA CRESCITA

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Inoltre c' è anche da tenere in conto che l' aumento esponenziale di chi ha effettuato acquisti in rete ha messo in seria difficoltà le realtà strutturate dell' e-commerce. Ad esempio Amazon, da dominatrice incontrastata del settore, è stata costretta a limitare gli ordini e, in settimana, ha anche rimandato il tradizionale Prime Day a settembre. Quello in atto quindi può essere uno stravolgimento del panorama degli acquisti online che però avrà ancora bisogno di qualche mese per concretizzarsi. Secondo quanto raccontato da Zuckerberg, il suo team sta anche lavorando all' integrazione nell' app dei servizi di pagamento per Shops e soprattutto a quelli di logistica e di spedizione.

 

L' INTENZIONE

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Non appena la funzionalità sarà a regime quindi, il guanto di sfida sarà definitivamente lanciato. L' intenzione infatti è quella di abituare i clienti agli acquisti sulla piattaforma dopo che sono stati a lungo costretti dal lockdown a spendere solo in rete e, quindi, hanno maturato una disposizione diversa che in passato. I numeri d' altronde parlano chiaro. Da febbraio, solo in Italia, i consumatori che ricorrono abitualmente agli acquisti digitali sono aumentati di 2 milioni passando da 27 milioni a 29 secondo i dati Netcom. Si tratta di un numero 5 volte superiore a quello registrato nello stesso periodo del 2019. Zuckerberg lo sa. E proprio come Jeff Bezos ora prova a guadagnarci qualcosa.

mark zuckerberg presenta whatsapp paymark zuckerberg e priscilla chan con le figlieCOPERTINA WIRED MARK ZUCKERBERG

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