SEMO COMPAGNI! - FELTRINELLI SI ALLARGA A FOCACCE (E TV) MA METTE A DIETA 1378 DIPENDENTI

Marco Franchi per "Il Fatto Quotidiano"

Il 21 marzo scorso, a Palazzo Mezzanotte sede della Borsa di Milano, le librerie Feltrinelli avevano conquistato la corona di "miglior azienda italiana dove lavorare". Sarà difficile ripetere l'impresa nel 2014. Perché la miglior azienda italiana dove lavorare ha deciso di far partire dal 10 giugno 1378 contratti di solidarietà della durata di un anno.

Il gruppo Feltrinelli, che possiede la più grande catena di negozi di libri e musica d'Italia, ha infatti firmato il 24 aprile un accordo con i sindacati (da discutere nelle assemblee con i lavoratori) che interessa appunto i 1.378 dipendenti dei 102 punti vendita (tra le società Librerie Feltrinelli, Finlibri e Librerie delle Stazioni).

Il motivo? In un incontro con i sindacati del 19 febbraio l'azienda ha annunciato un calo delle vendite pari al 10,5% in due anni denunciando l'andamento critico di 66 punti vendita e ipotizzando la chiusura di 15 librerie nei 12-24 mesi successivi (con un totale esuberi di 130 unità). L'obiettivo per mettere in sicurezza il gruppo, quindi, è di risparmiare di 4,3 milioni in 12 mesi (pari a 216 mila ore). Morale: c'è la crisi e anche un colosso del settore come la Feltrinelli deve razionalizzare i costi per evitare tagli più pesanti al personale.

I dipendenti messi "in solidarietà" si chiedono però come mai, viste le difficoltà, la holding dello stesso gruppo - Effe 2005 - il 28 marzo scorso ha deciso di comprare la maggioranza dell'Antica Focacceria San Francesco, la società siciliana che gestisce anche lo storico locale palermitano.

"L'operazione rientra nella strategia di diversificazione del proprio business e va a rafforzare la sua posizione all'interno del settore della ristorazione", aveva spiegato il gruppo. Annunciando anche aperture di ristoranti Antica Focacceria San Francesco in Italia e all'estero, nonché l'inaugurazione di nuovi spazi di ristorazione all'interno di punti vendita Feltrinelli.

Certo, in un settore particolarmente delicato come quello dell'editoria libraria, è ragionevole modificare la struttura del business aprendosi a nuovi scenari. Eppure il 3 febbraio, in un articolo del Sole 24 Ore, l'amministratore delegato del gruppo, Stefano Sardo, guardava al futuro con un certo ottimismo: "Il 2012, secondo i nostri dati, dovrebbe chiudere, come mercato generale, con una flessione del 6% a valore. Il nostro risultato invece è migliore, avremo una flessione intorno al 2,3%", aveva sottolineato il manager al quotidiano di Confindustria.

Tanto da programmare nuove aperture compreso il nuovo punto vendita di Milano (450 metri quadri per libri, ristorante e mercatino di prodotti tipici a insegna Red) alla base della Torre Unicredit. E prevedere anche il trasferimento nel 2015 del quartier generale milanese del gruppo in pieno centro, a due passi da corso Como.

E sempre per diversificare il gruppo ha investito nella Effe Tv, che fra qualche settimana andrà in onda con un canale sul digitale terrestre, in joint venture con La7. La società, nel cui consiglio di amministrazione siede anche Gad Lerner, ha tempo massimo tre anni per portare i conti in pareggio. Ma i piani sono cambiati con l'arrivo del nuovo proprietario dell'ex televisione di Telecom, Urbano Cairo, che ha una sola priorità: assumere dal primo luglio laguida operativa del canale e ridurne i costi per far quadrare i conti.

Col passaggio di La7 all'editore di settimanali popolari il gruppo guidato da Carlo Feltrinelli avrebbe iniziato a cercare nuovi partner e, come ricostruito dal Fattoquotidiano.it  , sarebbe vicino a un accordo col gruppo Espresso per sostituire Cairo. Nel frattempo chiede un anno di sacrifici a quasi 1.400 dipendenti.

 

ANTICA FOCACCERIA SAN FRANCESCOcarlo_feltrinelliCARLO FELTRINELLI In fila fuori dalla Feltrinelli feltrinelli

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