FINANZA CREATIVA - LA BANCA FRANCO-BELGA DEXIA, PRIMA DEL 2008, PRESTÒ 1,5 MLD € AI SUOI DUE PRINCIPALI INVESTITORI ISTITUZIONALI CHE POI USARONO IL DENARO PER COMPRARE TITOLI INDOVINATE DI CHI? DELLA STESSA DEXIA! - MOVIMENTI POCO TRASPARENTI ANCHE NELLA SPAGNOLA SANTANDER, LA CUI FILIALE USA HA APPENA VARATO UN AUMENTO DI CAPITALE DI 1,15 MLD $ - L’ISTITUTO DI BOTIN HA SEMPRE GARANTITO: “NIENTE FINANZIAMENTI TRA FILIALI”. PARE CHE NON SIA COSÌ...

1 - DEXIA PRESTÒ 1,5 MLD € AI SUOI INVESTITORI AFFINCHÉ COMPRASSERO TITOLI... DEXIA
Dagoreport dal "Financial Times"
http://www.ft.com/intl/companies -

Dexia, la banca franco-belga al centro delle recenti turbolenze dei mercati, prestò 1,5 miliardi di euro ai suoi due principali investitori istituzionali che poi li usarono per acquistare titoli Dexia prima del 2008. A rivelarlo è il "Financial Times". Un movimento di denaro quantomeno poco ortodosso che non mancò di sollevare i dubbi degli enti regolatori belgi, illegale nella maggior parte delle giurisdizioni, ora bandito dalle leggi europee, ma non in contrasto con quelle del Belgio.

In pratica Dexia prese in prestito denaro da se stessa per finanziare un aumento di capitale. Aumento artificioso, venuto alla luce all'inizio di questo mese quando la banca, prima vittima della crisi del debito europea, è stata costretta a chiedere il secondo salvataggio in tre anni. In realtà l'auto-finanziamento è illegale anche in Belgio, ma in questo caso non sarebbe un vero e proprio auto-finanziamento, "poiché il prestito viene fornito da una controllata di Dexia", spiega un portavoce della Belgian Financial Services and Markets Authority.

2 - SANTANDER: FILIALE USA VARA AUMENTO CAPITALE 1,15 MLD DOLLARI

Dal Corriere.it - Il gruppo bancario spagnolo Santander (il primo nella zona euro per capitalizzazione) ha annunciato che la sua filiale statunitense Santander Consumer USA varera' una operazione di aumento di capitale da 1,15 miliardi di dollari (835 milioni di euro). Tale operazione permettera' l'ingresso nel capitale della banca di nuovi azionisti e al termine dell'aumento la proprieta' risultera' al 65% di Santander, al 25% di Sponsor Auto Finance Holdings Series e al 10% di Dundon DFS

3 - MOVIMENTI DI DENARO POCO TRASPARENTI IN SANTANDER
Dagoreport da "The Wall Street Journal"
http://on.wsj.com/qOytN9

Il "Wall Street Journal" prende di mira Santander, sbugiardandola in merito a uno dei principi più sbandierati (a quanto pare a sproposito) dal gruppo spagnolo: quello secondo cui ogni sua filiale in giro per il mondo è indipendente dalle altre. Solo lo scorso mese il presidente Emilio Botìn ha detto: "Ogni controllata è responsabile della propria capitalizzazione e dei finanziamenti di cui necessita. .. niente finanziamenti transfrontalieri".

Ebbene, stando a quanto scrive il quotidiano Usa le cose non stanno così. In particolare, negli ultimi anni, ci sono stati movimenti di denaro con la sua unità britannica, la Santander UK. Si parla di miliardi di euro, per la maggior parte mossi attraverso un'unità poco conosciuta di Santander UK, la Abbey National Treasury Services.

Altri movimenti riguardano invece le filiali brasiliana e statunitense. Piccole somme per un colosso come Santander, ma comunque in contraddizione con quanto sostenuto pubblicamente. Per una banca globale come quella madrilena, operazioni di questo genere non sono insolite, purché le riserve locali di capitale rimangano adeguate e soprattutto purché si agisca in modo trasparente. Soprattutto in tempi di crisi come quelli vissuti ora in Europa: spostamenti di denaro di questo genere sollevano dubbi tra azionisti e regolatori, preoccupati che le banche lascino le filiali estere a corto di liquidità. Santander sostiene la totale trasparenza delle operazioni.

 

DexiaEmilio Botin presidente Banco Santandersantander

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