SIENA A STELLE E STRISCE - IL PRIMO AZIONISTA DI MPS È LA YORK CAPITAL, CHE POTREBBE CREARE UN CONTRO PATTO - PER LA FONDAZIONE, MANSI IN USCITA ANCORA SENZA SUCCESSORE: CONTESA CAMPEDELLI-CLARICH

Cesare Peruzzi per “Il Sole 24 Ore

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Spunta un nuovo socio importante tra gli azionisti di Banca Monte dei Paschi, mentre dal camino di Palazzo Sansedoni, a Siena, sede della Fondazione Mps, continua a uscire fumo nero sul rinnovo dei vertici. E Antonella Mansi ha deciso di lasciare comunque la poltrona di presidente a fine mese, firmando ieri la lettera di dimissioni a decorrere dal primo agosto.

 

Il primo azionista della banca presieduta da Alessandro Profumo, in base agli aggiornamenti di Consob sulle partecipazioni rilevanti, è York capital management global advisors, società statunitense di gestione del risparmio che ha complessivamente il 5,025% del gruppo di Rocca Salimbeni, quota detenuta a titolo di gestione discrezionale.

MPS LINGRESSO DI ROCCA SALIMBENI SEDE DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA MPS LINGRESSO DI ROCCA SALIMBENI SEDE DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA

 

La sgr americana supera dunque sia Fintech (4,5%) sia Axa (3% circa). Resta da capire a quale strategia risponda l'investimento: se, come sembra, a una normale politica di portafoglio, che dunque escluderebbe un interesse diretto nella gestione della banca; oppure a obiettivi più ambiziosi, legati alla governance (che sarà rinnovata nel 2015).

 

In questo secondo caso, York capital potrebbe aderire al patto siglato dalla Fondazione Mps (2,5%) con Btg Pactual (2%) e la stessa Fintech; oppure dare vita a una propria cordata, una sorta di contro-patto per puntare a esprimere metà del board di Mps (lo statuto assegna questo diritto alla lista che ottiene più voti).

 

ANTONELLA MANSI
ANTONELLA MANSI

Per le nomine al vertice della Fondazione Monte dei Paschi, invece, ieri c'è stato l'ennesimo rinvio. L'organo d'indirizzo (la deputazione generale) dell'Ente, al termine di una riunione-fiume molto contrastata, ha deciso di aggiornarsi al 22 di agosto. A questo punto servirà una nuova proroga da parte del Ministero dell'Economia, che già aveva allungato a fine luglio i tempi del ricambio (la scadenza naturale era il 9 di questo mese).

 

Lo scoglio da superare resta la sostituzione di Antonella Mansi sulla poltrona di presidente. L'imprenditrice maremmana, principale artefice della messa in sicurezza della Fondazione, è scaduta agli inizi di giugno e fin da maggio ha fatto sapere di non essere disponibile a un nuovo incarico, anche se ha assicurato il proprio impegno a gestire la transizione, almeno fino a tutto luglio.

 

Bettina CampedelliBettina Campedelli

Per sostituirla, i 14 deputati dell'organo d'indirizzo ieri si sono spaccati su due nomi: quello di Bettina Campedelli, docente di Economia aziendale a Verona, membro della deputazione; e quello di Marcello Clarich, professore di Diritto amministrativo alla Luiss di Roma. Entrambi hanno avuto cinque voti (ne servono almeno 11) e, ovviamente, la Campedelli si è astenuta.

 

Marcello Clarich
Marcello Clarich

Due mesi abbondanti non sono bastati al sistema senese per compattarsi su una scelta di continuità rispetto all'esperienza Mansi, che è stata di forte discontinuità con un passato non più riproponibile. La Fondazione, finanziariamente risanata anche se molto ridimensionata nei numeri e nei valori patrimoniali, è tornata a sollecitare gli appetiti di parte e le contrapposizioni conseguenti: un comportamento quasi connaturato alla città del Palio, dunque ampiamente prevedibile. Non per questo meno avvilente.

 

«La Fondazione è lo specchio del caos che c'è fuori», ha commentato uscendo dalla riunione Sergio Betti, deputato generale di nomina dell'Amministrazione comunale. La parola passa ora al ministero dell'Economia.

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