mauro moretti

GROSSI GUAI DAL KUWAIT - LA FORNITURA DI 28 EUROFIGHTER BY FINMECCANICA AL KUWAIT (UN AFFARE DA 4 MILIARDI DI EURO) NON DECOLLA - DA SEI MESI IL GOVERNO ITALIANO E L’AZIENDA INSISTONO: VUOI VEDERE CHE C’ENTRA LA GAFFE DIPLOMATICA DELLO SCORSO SETTEMBRE?

Stefano Sansonetti per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

 

Mauro Moretti al Farnborough Airshow con FinmeccanicaMauro Moretti al Farnborough Airshow con Finmeccanica

Chissà, magari parlare di nervosismo sarà esagerato. Ma dalla sede romana di piazza Monte Grappa adesso filtra un concetto molto secco: noi siamo pronti, la palla è in mano al Kuwait. Il fatto è che da quell’11 settembre del 2015 sono passati mesi. Ma del perfezionamento della più grande commessa mai ottenuta da Finmeccanica ancora non c’è traccia. E se si ripercorre la storia che va dal suo annuncio a oggi, qualche curiosità viene fuori.

 

finmeccanica agusta westland elicotterofinmeccanica agusta westland elicottero

Eccome. Diciamo subito che al centro della scena c’è la commessa con la quale Finmeccanica, nel consorzio con Regno Unito, Germania e Spagna, dovrebbe fornire al Kuwait 28 velivoli Eurofighter Typhoon. Kuwait che, per inciso, secondo alcuni osservatori sarebbe tra quegli Stati che aiutano economicamente l’Isis.

 

Ad ogni modo il valore complessivo dell’operazione è di circa 8 miliardi, con prospettive di incasso per la società guidata dall’Ad Mauro Moretti che si aggirano intorno ai 3,5-4 miliardi. Ebbene, l’11 settembre 2015 viene annunciato il memorandum d’intesa tra il premier italiano, Matteo Renzi, e il primo ministro kuwaitiano, Sheikh Jaber Al Mubarak Al Hamad Al Sabah. A quel punto non si aspetta altro che la firma.

 

ROBERTA PINOTTI FA JOGGINGROBERTA PINOTTI FA JOGGING

Passa poco più di un mese e  Moretti, per la precisione il 28 ottobre 2015, dice alle agenzie che “novembre dovrebbe essere il mese giusto”. La firma, però, non arriva. Il 26 novembre del 2015 alcune agenzie riportano che la firma del contratto per la fornitura al Kuwait dei 28 velivoli potrebbe slittare “a causa dei problemi di addestramento dei piloti e di invio di personale specializzato”.

 

IL CONTESTO

Insomma, qualche intoppo c’è. La situazione sembra sbloccarsi verso la fine dell’anno. Il 30 dicembre del 2015 sempre le agenzie annunciano che la firma è imminente ed è attesa dopo l’Epifania del 2016. Complici le feste, chissà, sulla vicenda si registra un calo di attenzione. E così, ai più, sfugge che questa benedetta firma sul contratto non è arrivata nemmeno con la Befana.

ARMAMENTI FINMECCANICA ARMAMENTI FINMECCANICA

 

Alla fine di gennaio, però, la stampa si risveglia e torna alla carica sull’argomento con rinnovato ottimismo. Così viene data la notizia che il 19 gennaio Moretti è andato a Kuwait City per preparare la cerimonia. E se ne deduce che la firma interverrà il successivo 31 gennaio. Inutile dire che anche questa data passa senza che si muova una penna.

CACCIA DI FINMECCANICACACCIA DI FINMECCANICA

 

Nel frattempo, però, quella che viene sempre descritta come “imminente” firma del contratto, spinge gli analisti a mantenere alte le aspettative sul titolo Finmeccanica. Sono molte le indicazioni “buy”, ovvero “comprare”. Il tutto con target price del titolo che a volte si spingono anche intorno ai 16 euro. E siamo a inizio febbraio 2016. In questo caso è il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a incaricarsi di rassicurare tutti.

 

MASSIMO DALEMA E MAURO MORETTI MASSIMO DALEMA E MAURO MORETTI

Facendo riferimento a un precedente meeting, la titolare della Difesa lo scorso 5 febbraio dice che “nel mio incontro con il ministro della Difesa del Kuwait è stata confermata la scelta a favore della cooperazione strategica con l’Italia basata sul progetto Eurofighter e la volontà di giungere quanto prima alla firma del contratto”.

 

ROBERTA PINOTTI A PORTA A PORTAROBERTA PINOTTI A PORTA A PORTA

Passano sette giorni ed è il turno del ministro kuwaitiano della Difesa, Khaled Al-Jarrah al-Sabah. Il quale il 12 febbraio, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Kuna, annuncia che il Kuwait firmerà il contratto nella settimana successiva. Che però, anche stavolta, trascorre senza novità.

 

I NODI

Ma cosa sta succedendo? Finmeccanica, contattata ieri da La Notizia, ha spiegato che la società “rimanda a quello che ha detto il ministro kuwaitiano”. Un modo elegante per dire che il pallino è in mano loro. Nei mesi scorsi sui possibili ostacoli al perfezionamento del contratto si è detto di tutto. C’è chi ha parlato di divergenze tra le parti sul luogo di addestramento dei piloti o sulla tipologia di missili da “montare” sui velivoli.

 

SEDE FINMECCANICA SEDE FINMECCANICA

Ma c’è anche chi ha sollevato l’ombra di un clamoroso incidente diplomatico. A metà settembre del 2015 l’Espresso ha rivelato come il cerimoniale di palazzo Chigi si fosse dimenticato di invitare al pranzo d’onore, organizzato in occasione del memorandum, un generale kuwaitiano che aveva seguito l’accordo. Una scivolata che avrebbe compromesso alcuni sviluppi. Ma da allora sono passati mesi. E Finmeccanica ha attivato anche le garanzie bancarie collaterali alla commessa. Ma allora perché questo contratto non si firma?

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…