GENERALI E IL SUO AZIONISTA DE AGOSTINI, UN MAXI-INTRECCIO DA 300 MILIONI (ADESSO E’ CHIARO PERCHE’ PELLICCIOLI E PERISSINOTTO HANNO FATTO FUORI GERONZI?)

Marigia Mangano per il "Sole 24 Ore"

Spunta un nuovo intreccio tra il colosso Generali e il socio De Agostini. Il gruppo di Novara, che ha venduto nel 2006 la Toro alle assicurazioni di Trieste acquisendo poi una partecipazione superiore al 2% nel capitale di Generali, è legato al gruppo assicurativo anche da una importante operazione nel settore dei fondi di private equity.

Si tratta di circa 300 milioni di euro di committment di Generali in fondi riconducibili alla De Agostini. Il legame è nato nel 2007, nell'ambito dell'operazione Toro e non è mai stato reso noto. Interpellati sull'argomento il gruppo De Agostini e le Generali non hanno voluto rilasciare commenti.

IDEA CAPITAL FUNDS
Secondo quanto ricostruito dal Sole 24 Ore, gli investimenti fatti dalle Generali in fondi di private equity che fanno capo al Gruppo De Agostini risalgono ad accordi presi al momento della vendita di Toro Assicurazioni.

Siamo nell'ottobre del 2006 e proprio il passaggio di mano della Toro - che generò 1,5 miliardi di plusvalenza per il gruppo di Novara - rappresentò tecnicamente l'origine di questo intreccio. Nei mesi antecedenti alla sua cessione, Toro, sotto la proprietà De Agostini, aveva infatti avviato un processo in base al quale si era impegnata a contribuire alcune quote di fondi di private equity (in cui era già investita) in un fondo di fondi oggi gestito da IDeA Capital Funds, impegnandosi contemporaneamente a sottoscrivere un committment nel fondo di fondi stesso, per un totale di 130 milioni di euro.

All'epoca la società IDeA Capital Funds sgr - che oggi ha la gestione dei fondi in oggetto - non era ancora stata costituita. Nascerà solo nel gennaio 2007 attraverso una joint venture tra la stessa DeA Capital e altri partner quali Investitori Associati e Wise, con Dea Capital, la finanziaria di Novara con una quota minoritaria, ma di rilievo, pari al 44,36 %. Tale società aveva come obiettivo esclusivamente la gestione di fondi di private equity.

IL COINVOLGIMENTO DI TRIESTE
Al momento della vendita di Toro da De Agostini a Generali - emerge - è stato sottoscritto un accordo che, in continuità con il progetto di Toro, prevedeva che l'acquirente (ovvero Generali) sottoscrivesse quote del FoF 1 gestito da IDeA Capital Funds Sgr per un committment complessivo di 130 milioni di euro (equivalente al vecchio impegno di Toro). Il gruppo De Agostini a sua volta si impegnava, con lo stesso meccanismo, a sottoscrivere un committment di 170 milioni di euro nel fondo. Ma c'è di più.

Generali, nell'ambito del contratto, si obbligava a valutare l'opportunità di sottoscrivere quote di partecipazione in nuovi futuri fondi gestiti da IDeA Capital Funds, con facoltà di sottoscriverne committments fino a 100 milioni di euro per ciascun fondo. L'impegno era quindi sì fermo per 130 milioni, ma prevedeva un maggior investimento per altri 200 milioni. In tutto fa 330 milioni.

Alla data di oggi, secondo quanto si apprende, Generali ha committment per 270 milioni di cui, richiamati e quindi tecnicamente investiti dai fondi, per 150 milioni di euro, un valore comunque inferiore ai 330 milioni di cui sopra. Tali risorse sono custodite in quattro fondi: IDeA I Fund of Funds, IDeA Opportunity Funds, ICF II e IDeA Efficienza Energetica e Sviluppo Sostenibile. Si tratta di veicoli di investimento tutti gestiti da IDeA Capital Funds Sgr, che dal 2011, a seguito dello scioglimento della joint venture, è interamente posseduta da DeA Capital.

 

Lorenzo PelliccioliASSICURAZIONI GENERALIPERISSINOTTO E GERONZI GABRIELE GALATERI DI GENOLA AL NUOVO MESSAGGERO FOTO OLYCOM mario greco generali

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