winterkorn merkel in cina

IERI LOCOMOTIVE, OGGI ZAVORRE: LA GERMANIA DELLA VOLKSWAGEN E LA CINA DI XI JINPING AFFONDANO LE BORSE. MILANO -2,7% - DESCALZI: ''ENI NON È INTERESSATA A COMPRARE GLI ASSET DI EDISON NEL SETTORE GAS''

1.BORSA: VOLKSWAGEN E CINA CONTINUANO A TENERE SOTTO SCACCO I LISTINI, -2,7% MILANO

Xu Jianyi Martin Winterkorn  Wen Jiabao Angela Merkel Xu Jianyi Martin Winterkorn Wen Jiabao Angela Merkel

Radiocor - Nuova giornata di tensione per le Borse europee, mentre lo scandalo Volkswagen continua a rimanere al centro dell'attenzione. In piu' dalla Cina questa mattina e' arrivato un nuovo dato inquietante: i profitti delle aziende della Repubblica Popolare lo scorso agosto hanno accusato un tonfo dell'8,8%. Come se non bastasse a Londra Glencore ha subito un tracollo di oltre il 30%. Sul finale Milano ha lasciato sul parterre il 2,72%. A Piazza Affari sono stati travolti dagli ordini in vendita i titoli delle banche, ma anche quelli del risparmio gestito con Azimut precipitata quasi del 6%. Del resto gli investitori iniziano a temere che si sia invertito il trend.

MERKEL ENTRA IN UNA GOLF ELETTRICA CON WEN JIABAO E WINTERKORN CAPO DI VOLKSWAGENMERKEL ENTRA IN UNA GOLF ELETTRICA CON WEN JIABAO E WINTERKORN CAPO DI VOLKSWAGEN

 

Fca ha chiuso in ribasso del 4,95%, andando giu' insieme a tutto il comparto auto europeo, ancora sconvolto per l'affaire Volkswagen che a Francoforte ha registrato un ulteriore calo attorno all'8%. Hanno invece cercato di arginare le perdite i titoli del luss o, dopo i messaggi rassicuranti emersi a margine delle sfilate di moda milanesi. Anche Atlantia ha ridotto i danni allo 0,48%, in attesa di novita' sull'eventuale cessione di quote di Aeroporti di Roma su indiscrezioni che sarebbe in corsa non solo la cinese, Gingko Tree, ma anche il fondo sovrano di Abu Dhabi.

 

Sul fronte dei cambi l'euro ha riconquistato la soglia di 1,12 dollari: passa di mano a 1,1206 dollari (1,1189 venerdi'). Vale inoltre 134,36 yen (135,19), mentre il dollaro quota 119,85 yen (120,82). Il petrolio (wti) cede l'1,9% attestandosi a 44,83 dollari al barile.

 

descalzi descalzi

2.EDISON: DESCALZI, NON INTERESSATI A COMPRARE ASSET GAS

Radiocor - L'Eni non e' interessata agli asset di Edison nel business del gas. Lo ha assicurato l'a.d. dell'Eni, Claudio Descalzi, a margine del quindicesimo Energy Summit organizzato dal Gruppo 24 Ore. 'Non facciamo m&a' o comunque 'vendiamo, non compriamo', ha sottolineato Descalzi.

 

3.BCE: BOND VOLKSWAGEN SOSPESI PER ACQUISTI ABS, RESTANO OK COME COLLATERALE ASTE

Radiocor - I bond della Volkswagen non rientrano piu' per il momento fra i titoli eleggibili per l'acquisto da parte della Bce nell'ambito del programma di acquisti di Asset backed securities (abs). Lo indicano a Radiocor fonti bancarie specificando che invece i bond Volkswagen possono ancora essere utilizzati dalle banche come collaterali in occasione delle aste Bce. Gli acquisti di Abs rientrano nell'ambito del programma di quantitative easing insieme agli acquisti di titoli pubblici e di covered bond.

ghizzonighizzoni

 

4.UNICREDIT: CEDE AD ANACAP PORTAFOGLIO SOFFERENZE DA 1,2 MLD EURO

Radiocor - UniCredit ha raggiunto un accordo con AnaCap Financial Partners per il trasferimento pro-soluto di un portafoglio di crediti in sofferenza del valore nominale di 1,2 miliardi di euro. Come precisa una nota, la cessione - concordata la scorsa settimana - riguarda il portafoglio Trevi 3, di circa 670 milioni di euro al valore lordo di libro, composto di crediti in sofferenza di vecchissima formazione, sia garantiti che non, a Pmi e piccole attivita' economiche.

 

La vendita del portafoglio Trevi 3 rientra 'nelle correnti attivita' di UniCredit finalizzate alla riduzione degli attivi non-core e al rafforzamento del proprio profilo creditizio' ed e' la quarta vendita di asset 'non core' portata a termine dal gruppo nel 2015. L'impatto economico-finanziario sara' registrato nei conti del terzo trimestre. Paul Hastings per la parte venditrice e Nctm per gli acquirenti hanno agito advisor lega li.

 

5.BCE: LAUTENSCHLAGER, TROPPO PRESTO PER PARLARE AMPLIAMENTO QE

Radiocor - 'Secondo me e' troppo presto per parlare di un ampliamento del Qe dal momento che lo scenario economico di base e' ancora intatto'. Lo ha sottolineato Sabine Lautenschlager, membro del comitato esecutivo della Bce, parlando a margine di un convegno alla Bocconi. Secondo Lautenschlager prima di prendere qualunque decisione 'dobbiamo vedere se la volatilita' ha avuto un impatto sullo scenario economico, per me e' ancora troppo presto'. Nei giorni scorsi il presidente della Bce Mario Draghi aveva lasciato intendere la possibilita' di un ampliamento del quantitative easing se la situazione l'avesse richiesto.

LautenschlagerLautenschlager

 

6.BANCHE: LAUTENSCHLAGER, PRIMI RISULTATI SREP INDICANO PROBLEMI GOVERNANCE

Radiocor - I primi risultati dello Srep che sta conducendo la Bce su 123 banche europee fanno emergere problemi di governance. Lo ha sottolineato il membro del comitato esecutivo della Bce e vicepresidente del consiglio di vigilanza del meccanismo di vigilanza unico, Sabine Lautenschlager, intervenendo a un convegno all'Universita' Bocconi. 'I primi risultati emersi - ha spiegato - indicano che una serie di banche, pur soddisfacendo i requisiti nazionali, non abbraccia le migliori pratiche internazionali sotto il profilo della governance.

 

Lautenschlager e SchaeubleLautenschlager e Schaeuble

Le nostre principali osservazioni includono esempi di concentrazione di poteri nelle mani di singoli membri del consiglio di amministrazione (ad esempio in quanto rivestono cariche multiple o ruoli di presidenza all'interno dello stesso gruppo), la mancata separazione tra funzioni di gestione del rischio e di audit all'interno di una banca, l'esistenza di asim metrie informative fra i membri del consiglio di amministrazione e casi in cui quest'ultimo semplicemente non dedica abbastanza tempo a discutere e ponderare singoli problemi. E' altresi' evidente che alcune banche sono ancora agli inizi per quanto riguarda l'applicazione di un sistema per la determinazione della propensione al rischio e hanno quindi ancora molta strada da fare per assicurarne un'attuazione coerente nell'intera organizzazione'.

 

Lautenschlager non ha fatto riferimento a casi specifici che, anche in Italia, hanno riportato recentemente al centro il tema della govenance bancaria soprattutto in alcuni istituti popolari.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nicola fratoianni giuseppe conte elly schlein matteo ricci

DAGOREPORT – BUONE NOTIZIE! IL PRIMO SONDAGGIO SULLO STATO DI SALUTE DEI PARTITI, EFFETTUATO DOPO LA SETTIMANA DI FERRAGOSTO, REGISTRA UN CALO DI 6 PUNTI PER FRATELLI D'ITALIA RISPETTO ALLE EUROPEE 2024 (IL PARTITO DELLA MELONI, DAL 29% PASSEREBBE AL 23) - A PESARE È LA SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE, DALLA PRODUTTIVITÀ CALANTE DELLE IMPRESE A UN POTERE D’ACQUISTO AZZERATO DAI SALARI DA FAME - IL TEST DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, CHE CHIAMA ALLE URNE 17 MILIONI DI CITTADINI,   POTREBBE DIVENTARE UN SEGNALE D'ALLARME, SE NON LA PRIMA SCONFITTA DELL’ARMATA BRANCAMELONI - A PARTIRE DALLE PERDITA DELLE MARCHE: IL GOVERNATORE RICANDIDATO DI FDI, FRANCESCO ACQUAROLI, È SOTTO DI DUE PUNTI RISPETTO AL CANDIDATO DEL CAMPOLARGO, IL PIDDINO MATTEO RICCI - LA POSSIBILITÀ DI UN 4-1 PER IL CENTROSINISTRA ALLE REGIONALI, MESSO INSIEME ALLA PERDITA DI CONSENSI ALL'INTERNO DELL'ELETTORATO DI FDI, MANDEREBBE IN ORBITA GLI OTOLITI DELLA DUCETTA. NEL CONTEMPO, DAREBBE UN GROSSO SUSSULTO AI PARTITI DI OPPOSIZIONE, SPINGENDOLI AD ALLEARSI PER LE POLITICHE 2027. E MAGARI FRA DUE ANNI LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SARÀ RICORDATA SOLO COME UN INCUBO...

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)