mary barra sergio marchionne

PUT YOUR HANDS UP FOR DETROIT – DIETRO ALLE ACCUSE DI GM VERSO FIAT C’È OVVIAMENTE LA VOGLIA DEGLI AMERICANI DI STRONCARE SUL NASCERE LA FUSIONE CON PEUGEOT – MA ANCHE UNA VECCHIA OSTILITÀ TRA MARY BARRA E IL MONDO FINANZIARIO A STELLE E STRISCE E LA GESTIONE MARCHIONNE, CHE NEL 2015 VOLEVA LANCIARE UN’OPA OSTILE SU GENERAL MOTORS MA TROVÒ LA STRADA S-BARRA-TA…

 

 

1 – LA LETTERA CON CUI L'AD FIAT AVREBBE LANCIATO L'OPA OSTILE SU GENERAL MOTORS. NEL LIBRO DI TOMMASO EBHARDT DI 'BLOOMBERG', PER 10 ANNI ALLE CALCAGNA DEL MANAGER, SI RACCONTA IL MOMENTO CHE AVREBBE CAMBIATO PER SEMPRE IL MERCATO DELL'AUTO. MA ANCHE LA DIFFICILE SUCCESSIONE TRA ALTAVILLA, PALMER E MANLEY - I RUOLI DI MARY BARRA, ELKANN, OBAMA

 

https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/non-solo-barra-sbarro-strada-marpionne-lettera-cui-201860.htm

 

 

2 – GM SPERONA FCA-PEUGEOT

Mary Barra Ad General motors

Luciano Mondellini per “MF”

 

General Motors si scaglia contro la fusione tra Fca e Psa Peugeot Citroën in una battaglia tra colossi automobilistici che parte dall' odore di tangenti e corruzione (tirando in ballo anche l' ex ceo del Lingotto Sergio Marchionne) per poi concludersi sulla lotta delle varie case all' interno del risiko del settore automobilistico mondiale. Di certo mai negli ultimi anni si era assistito a uno scontro al calor bianco di queste dimensioni tra i vari player del comparto.

 

elkann marchionne

Nel dettaglio, ieri General Motors ha fatto causa a Fca, accusandola di aver manipolato tre round negoziali con il potente sindacato statunitense United Auto Workers (che fino al 2014 era nel capitale di Chrysler) mediante il pagamento di tangenti, ottenendo in questo modo un illecito vantaggio competitivo, in particolar modo per quel che riguarda l' ammorbidimento delle norme sul lavoro. Gm ha inoltre indicato nell' atto di voler chiedere «danni rilevanti».

SERGIO MARCHIONNE E JOHN ELKANN

 

Il periodo incriminato sarebbe quello compreso tra il 2009 e il 2015: nei fatti la casa guidata da Mary Barra ha accusato Marchionne di avere fatto ricorso a tangenti per corrompere le trattative sul contratto di lavoro con l' Uaw. Parlando con i giornalisti, il general counsel di GM, Craig Glidden, ha precisato che l' azione legale non ha alcuna attinenza con i piani di Fca di fondersi con Psa e che GM non intende presentare denuncia contro l' Uaw.

mary barra general motors

 

Invece, ha continuato Glidden, la denuncia è stata presentata da Gm contro Fca e i dirigenti del gruppo che si sono già dichiarati colpevoli nell' ambito dell' indagine federale. «Al cuore della denuncia vi sono le chiare ammissioni fatte da ex dirigenti Fca rivelate grazie all' indagine penale portata avanti dall' ufficio dello Us Attorney nel distretto Est del Michigan», ha spiegato Gm.

SERGIO MARCHIONNE TOMMASO EBHARDT E MATT MILLERCraig Glidden GM

 

Durissima la reazione del management del Lingotto, che non ha dato credito alle parole della casa rivale. Fca prima ha fatto sapere di essere «stupita dalla causa intentata da Gm e che si difenderà in maniera vigorosa», ma e poi è uscita dalla prassi tipica di queste situazioni dichiarando che «vista la tempistica possiamo solo presumere che sia per fermare la nostra proposta fusione con Psa e le trattative con il United Auto Workers».

MARY BARRA SERGIO MARCHIONNE

 

Insomma ai vertici di Fca la sensazione che la mossa di Gm sia intesa a bloccare la creazione del quarto gruppo automobilistico mondiale (posizione attualmente occupata proprio da Gm) è talmente forte da essere dichiarata pubblicamente.

 

richard palmer sergio marchionne john elkann

Resta da capire quale sarà l' atteggiamento dell' amministrazione Usa, visto che difficilmente Gm si è mossa senza avvertire preventivamente Washington. E soprattutto visto che si era detto da subito che il governo Usa avrebbe guardato con diffidenza sia la presenza dei cinesi di Dongfeng (con il 6,1%) nel capitale della nuova Psa-Fca sia il rafforzamento francese nel settore auto, dato che l' Eliseo oltre che della realtà che nascerà dal Lingotto e dalla casa del Leone, è anche il primo azionista dell' alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, primo gruppo al mondo per auto immatricolate. Appena è arrivata la notizia della causa il titolo Fca è sceso a Wall Street (Milano era già chiusa) fino a circa 15 dollari (-4%) a poco dalla chiusura. Male anche l' azione Gm, -3,2% a 35,2 dollari

mike manley john elkannTOMMASO EBHARDT MARCHIONNE

 

 

3 – GENERAL MOTORS FA CAUSA A FIAT CHRYSLER FCA: "VUOLE BOICOTTARE LA TRATTATIVA CON PSA"

Paolo Mastrolilli per “la Stampa”

 

La General Motors ha fatto causa alla Fiat Chrysler, accusandola di aver corrotto il sindacato United Auto Workers durante i negoziati per il rinnovo del contratto salariale, allo scopo di ottenere vantaggi economici sulla compagnia rivale e costringerla così ad accettare la sua proposta per una fusione.

 

manley marchionne

La Fca ha risposto che si tratta solo di un tentativo di boicottare il dialogo in corso con la Psa, e ha promesso di difendersi vigorosamente contro questa iniziativa «priva di merito».

La denuncia è stata presentata ieri da Craig Glidden, capo dei consulenti legali della Gm, e si collega a un' altra inchiesta che aveva coinvolto i dirigenti della Fca Al Iacobelli, Jerome Durden e Michael Brown. La causa cita anche l' ex amministratore delegato Sergio Marchionne, scomparso il 25 luglio 2018, e sostiene che la compagnia aveva corrotto i rappresentati del sindacato con cui aveva negoziato il contratto nel 2009, 2011 e 2015, allo scopo di ottenere dei favori.

 

mary barra

«Nella denuncia - ha spiegato l' avvocato - abbiamo dichiarato che Marchionne è stato responsabile dell' ideazione, l' esecuzione e la sponsorizzazione del presunto illecito. Non abbiamo intenzione di perseguire l' Uaw, perché il nostro bersaglio è Fca. Crediamo che la responsabilità sia dell' orchestratore della trasgressione, e contiamo di far ricadere tutta la responsabilità su Fca». Uaw ha risposto che le trattative erano state regolari, non è avvenuto alcun tipo di corruzione, e quindi la causa non ha merito.

 

MARY BARRA DONALD TRUMP SERGIO MARCHIONNE

Tra i vantaggi ricevuti ci sarebbe stato quello di poter utilizzare più dipendenti assunti su base temporanea e meno pagati. Ciò avrebbe consentito alla Fca di ridurre i compensi per i propri lavoratori a 55 dollari l' ora, contro i 63 dollari pagati invece dalla General Motors, cioè 8 dollari in meno dei concorrenti. L' obiettivo di questa manovra non era solo risparmiare sui costi di produzione, ma anche creare difficoltà economiche all' azienda rivale, in modo da costringerla ad accettare la proposta di fusione avanzata proprio dal ceo Marchionne e mai conclusa. Glidden ha detto che la sua compagnia chiederà il pagamento di danni ingenti per questo presunto complotto, senza però specificare la cifra richiesta.

 

MARY BARRA DONALD TRUMP SERGIO MARCHIONNEmanley elkann

Quindi ha aggiunto che ogni ricompensa ricevuta grazie al procedimento legale verrà investita negli Usa, allo scopo di creare nuovi posti di lavoro. Fca ha risposto con questo comunicato: «Siamo stupiti dalla presentazione della denuncia, tanto per il suo contenuto, quanto per la tempistica. Possiamo solo presumere che sia intesa a disturbare la nostra proposta di fusione con la Psa, così come i nostri negoziato con Uaw». E ancora: «Noi intendiamo difenderci vigorosamente contro questa causa priva di merito, e perseguire tutti i rimedi legali per rispondere».

manley marchionne

 

general motors dipendenti in sciopero

Fca ha avviato il dialogo per la fusione con i francesi di Psa: la prospettiva della condanna al pagamento di danni ingenti potrebbe complicare la finalizzazione del progetto. Nello stesso tempo il gruppo guidato da Mike Manley e presieduto da John Elkann sta negoziando in questi giorni il proprio contratto con il sindacato, dopo che la Gm lo ha concluso al prezzo di un lungo e costoso sciopero.

general motors dipendenti in scioperogeneral motors dipendenti in sciopero

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…