BRUTTO COLPO PER GOOGLE: INCASSA IL SORPASSO DI “YAHOO” PER NUMERO DI VISITATORI UNICI IN AMERICA

Corinna De Cesare per "Corriere.it"

Il ritorno di Yahoo? Troppo presto per dirlo, quel che è certo è che la cura Mayer sta dando i primi risultati: il più tormentato dei giganti di Internet, già colosso della «new economy», ha registrato a luglio 196 milioni di visitatori unici in America superando Big Google.

Lo ha certificato la società di ricerca comScore, timbrando un sorpasso simbolico, il primo da maggio 2011 e il primo effetto tangibile dell'era Marissa Mayer. Arrivata come amministratore delegato nel luglio del 2012, in poco più di un anno quest'ingegnere di 38 anni ha rianimato quella che ormai veniva considerata una compagnia moribonda, sprofondata in una crisi di identità e profitti.

In 13 mesi l'ingegnere Mayer ha dato una nuova veste grafica al portale, ha rilanciato Flickr, acquistato una ventina di start up tirando fuori dal portafoglio di Yahoo! un miliardo e cento milioni di dollari in contanti per Tumblr, piattaforma per microblog e nuovo fenomeno dell'universo social.

Nel frattempo, mentre raddoppiava il valore del titolo Yahoo! in Borsa agli attuali 28 dollari, Mayer ha partorito il suo primogenito, Macallister. «Ha ridato il punto esclamativo a Yahoo!» ha scritto Jeffrey Goldfarb, columnist della Reuters.

Si è attirata anche numerose critiche quando in azienda ha scelto di abolire il telelavoro. Fortune l'ha messa in copertina sul numero delle 50 donne più potenti del mondo. Non a torto: anche se lo scorso anno si è portata a casa "solo" 6 milioni di dollari, le è stato assegnato al momento dell'assunzione un pacchetto di azioni Yahoo! del valore di 30 milioni.

Qualche giorno fa ha rilasciato un'intervista alla bibbia della moda, Vogue America lasciandosi fotografare stesa su una chaise longue come una modella. «È troppo sexy, gioca con gli stereotipi femminili» l'accusa delle femministe. Lei non ha reagito, così come non ha battuto ciglio quando i colleghi del Googleplex (quartier generale di Mountain View) le dicevano «in bocca al lupo» con malcelata ironia quando ha ufficializzato il suo passaggio a Yahoo! Chissà cosa dicono ora.

 

 

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