alitalia

UN ALTRO GUAIO PER IL GOVERNO: SALTA LA CORDATA ALITALIA? - ATLANTIA FA UN PASSO INDIETRO: “NON CI SONO LE CONDIZIONI PER FAR PARTIRE IL CONSORZIO”. DECISIVO L'ULTIMO NO DI LUFTHANSA - LO SPETTRO DELLA LIQUIDAZIONE DELLA COMPAGNIA DI BANDIERA PRENDE COSÌ FORMA E I COMMISSARI SAREBBERO INTENZIONATI A FERMARE TUTTO: “UNA PROROGA, L'OTTAVA, AL BUIO NON È CONCEPIBILE”

Rosario Dimito per “il Messaggero”

 

ATLANTIA

Scoppia un'altra grana per il governo. Dopo il caos-Ilva con ArcelorMittal che vuole recedere dal contratto sull'acciaio di Taranto, adesso Atlantia si sfila dalla partecipazione al consorzio di Alitalia di cui avrebbe dovuto far parte con Fs, probabilmente Delta Ailines e il Mef, a un giorno dalla scadenza della settima proroga. E chiede altro tempo. Lo spettro della liquidazione della compagnia di bandiera prende così forma e i commissari sarebbero fortemente intenzionati a fermare le macchine: «Una proroga, l'ottava, al buio non è concepibile».

 

PERICOLOSO STAND BY

Oggi è in calendario il cda di Fs, in veste di capocordata dell'operazione, che chiaramente dovrà prendere atto della situazione creatasi con lo stop di Atlantia. Secondo lo schema, Fs e Atlantia avrebbero dovuto sottoscrivere circa il 35% della Newco con un capitale di 800 milioni, 12,5% Delta e il resto il Mef.

alitalia

 

La situazione, che era in stallo da settimane per l'attesa di un possibile intervento in equity di Lufthansa, si è materializzata ieri sera quando il cda del gruppo dei Benetton ha deliberato di prendere atto «della mancanza di significative evoluzioni» nel negoziato, decretando che «non si sono realizzate le condizioni necessarie per l'adesione di Atlantia al consorzio per presentare un'offerta vincolante su Alitalia».

 

Il cda ha ritenuto che dopo l'ultimo no di Lufthansa («Non siamo interessati a investire nell'attuale Alitalia ma siamo interessati a una partnership commerciale», ha ribadito ieri sera l'ad Carsten Spohr illustrando la posizione del Vorstand), la condizione non verificatasi è la presenza di un socio industriale. Sulla base degli ultimi colloqui, il piano industriale con Delta non offre garanzie di rilancio e, pur migliorando il rapporto costi/ricavi, esso non è tale da garantire lunga vita alla nuova compagnia.

patuanelli conte

 

 Atlantia resta disponibile «a proseguire il confronto per l'individuazione del partner industriale - si legge nel comunicato in cui il gruppo prova a non chiudere del tutto la porta al salvataggio di Alitalia - e per definire un business plan condiviso, solido» e soprattutto «di lungo periodo».

 

Va ricordato che già il 2 ottobre, in una lettera al Mise, Atlantia aveva chiesto altro tempo per finalizzare una proposta. Nella missiva a Stefano Patuanelli, il presidente Fabio Cerchiai e Guenzi avevano fatto riferimento al nodo delle concessioni: «Il permanere di una situazione di incertezze riguardo Autostrade e ancor più l'avvio di un procedimento di caducazione di cui si legge sui giornali, non consentirebbe alla scrivente società di impegnarsi in un'operazione onerosa, di complessa gestione ed elevato rischio come testimoniato dai due precedenti piani di ristrutturazioni falliti».

 

aereo lufthansa

Il colpo di freno decisivo che mette in pericoloso stand by il salvataggio Alitalia, secondo ricostruzioni attendibili sarebbe arrivato dai consiglieri più vicini all'azionista Edizione, anche se la decisione sarebbe stata votata all'unanimità. Che ci sia stato un inasprimento della posizione nel board lo dimostra il fatto che, in mattinata, il direttore generale Guenzi durante la conference call avuta con i commissari, assieme a Gianfranco Battisti, ad di Ferrovie, presenti gli advisor, non avrebbe espresso un atteggiamento così netto, come recita il comunicato emesso dopo il board.

 

giancarlo guenzi

Sicuramente Guenzi, più di Battisti, avrebbe sottolineato le criticità della bozza di piano di Delta, che pure nella lettera recapitata l'altro giorno a Fs e Mise avrebbe fatto alcune importanti aperture (più rotte verso il Nord America con maggiori garanzie nell'alleanza Blu Sky, riconoscendo una commissione sui voli in co-sharing), ma il manager della società autostradale di via Bergamini e il collega di Piazza della Croce Rossa avrebbero promesso una lettera entro la giornata di giovedì, termine per l'offerta. Entro domani, infatti, dovrebbe pervenire una missiva da Lufthansa, il cui contenuto non dovrebbe cambiare le carte in tavola.

 

IL CARTEGGIO

gianfranco battisti ferrovie dello stato

Nella serata di lunedì scorso, in un carteggio pervenuto da Palazzo Chigi e firmato da Giuseppe Conte e alcuni ministri, dopo aver fatto una disamina della situazione, si affermava che il consorzio era prossimo a formalizzarsi anche grazie ai passi in avanti fatti da Delta, ma si attendeva Atlantia. Va detto che Conte si sarebbe attivato anche nelle ultime ore su Alitalia: durante l'incontro avuto con Angela Merkel ieri a Berlino, il premier avrebbe sondato la Cancelliera sulla possibilità di una moral suasion su Lufthansa. Assieme ad Ilva, il salvataggio del vettore aereo preoccupa fortemente il governo, soprattutto perché è evidente che un'influenza da parte dell'alto esponente dell'Unione cristiano democratica sulla compagnia di Francoforte è decisamente limitata.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO