O LA PECORA O LA VITA! I CONSIGLIERI SARDI INDAGATI PER PECULATO: COI SOLDI PUBBLICI ACQUISTATI, TRA ROLEX E PENNE D’ORO, 30 PECORE E UN VITELLO

Nicola Pinna per "La Stampa"

C'è chi ha pagato trenta pecore e un vitello e anche chi ha acquistato cento paia di scarpe da tennis. Qualcuno si è comprato una piccola collezione di Rolex e qualcun altro ha acquistato penne stilografiche placcate in oro, portafogli in pelle, decine di libri di grande valore e alcune opere d'arte.

Tutto con i rimborsi per l'attività politica che il Consiglio regionale della Sardegna versa ogni mese nel conto corrente dei vari gruppi politici. Qualcuno, raccontano i bene informati, avrebbe persino vincolato in banca 250 mila euro per poi intascarsi gli interessi.

L'indagine della Procura della Repubblica di Cagliari è partita prima che scandali quasi identici scoppiassero in tante altre regioni italiane e ieri ha provocato un vero e proprio terremoto nel parlamentino sardo: con i 33 nuovi indagati, destinatari di un avviso a comparire di fronte al magistrato, i consiglieri accusati di peculato sono in tutto 53. Alcuni sono ex, qualcuno nel frattempo è diventato assessore e c'è anche chi ha fatto il salto in parlamento o ha addirittura conquistato una poltrona a Bruxelles.

I clamorosi sviluppi di ieri, in realtà, non arrivano a sorpresa: l'inchiesta bis sui fondi dei gruppi politici era partita già qualche mese fa e segue il primo troncone che riguardava le solite spese effettuate dai parlamentari regionali senza presentare alcun rendiconto. I trentatré nomi saltati fuori nelle ultime ore sono tutti di consiglieri del centrosinistra ma giusto lunedì mattina i carabinieri e la finanza hanno perquisito l'ufficio e la casa dell'ex capogruppo del Pdl, Mario Diana, che da qualche mese si è messo alla guida di un gruppo autonomo.

Già pronti ad affrontare il processo ci sono altri diciotto consiglieri (non tutti ex) tra cui gli assessori regionali Oscar Cherchi e Mario Floris, mentre per l'ex esponente dell'Idv Adriano Salis (l'unico che ha scelto l'abbreviato) il pm ha già chiesto una condanna a tre anni. Proprio dopodomani riprende anche il processo a Silvestro Ladu, ex capogruppo del partito Forza Paris, nonché ex assessore ed ex parlamentare, che è accusato di aver speso i fondi per l'attività politica acquistando le pecore e il vitello.

Le indagini riguardano le ultime due legislature e hanno l'obiettivo di accertare come siano stati utilizzati i ventiquattro milioni di euro che dovevano coprire le spese istituzionali degli ottanta consiglieri regionali sardi. Il problema è che nessuno riteneva necessario presentare le fatture (o almeno un rendiconto) agli uffici del palazzo di via Roma, mentre il magistrato sostiene che quella sia stata una strategia per sperperare il denaro pubblico.

Gli ultimi 33 indagati, nelle prossime settimane, dovranno presentarsi di fronte al sostituto procuratore Marco Cocco proprio per spiegare cosa abbiano acquistato con quei soldi. Tra loro c'è pure l'europarlamentare Francesca Barracciu che giusto domenica ha vinto le primarie e che ora punta a portare via la poltrona di governatore a Ugo Cappellacci.

Nell'elenco consegnato ieri dalla polizia giudiziaria agli avvocati si legge anche il nome del segretario del Pd sardo, Silvio Lai, quelli dell'altro eurodeputato Giommaria Uggias dell'Idv, del vicepresidente dell'assemblea Mario Bruno, dell'ex presidente Giacomo Spissu, del senatore Giuseppe Luigi Cucca, dei deputati Marco Meloni e Francesco Sanna.

 

ROLEX ROLEX rolex daytonaSOLDI jpegOSCAR CHERCHI FRANCESCA BARRACCIU ADRIANO SALIS

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…