
L’ARMISTIZIO DI NAGEL – L’8 SETTEMBRE È IL GIORNO IN CUI SI CHIUDERÀ L’OFFERTA DI SCAMBIO LANCIATA DA MPS A MEDIOBANCA. MA ANCHE QUELLO ENTRO CUI L’AD DI PIAZZETTA CUCCIA VUOLE CHIUDERE L’OPS SU BANCA GENERALI. L’OBIETTIVO È CHIUDERE PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI E CHE IL “MONTE” BY CALTAGIRONE-CASTAGNA-MILLERI OTTENGA IL CONTROLLO DELL’ISTITUTO (E BLOCCHI L’OPERAZIONE) – PRIMA, PERÒ, SERVE L’OK DELLA BCE, CHE POTREBBE ARRIVARE AD AGOSTO. NEL FRATTEMPO, PER "TENTARE" GLI AZIONISTI, AGGIUNGE DUE PROPOSTE MIGLIORATIVE ALL'OFFERTA SU BANCA GENERALI...
Estratto dell’articolo di Andrea Greco per “la Repubblica”
Mediobanca ravviva l'Ops da 6,3 miliardi su Banca Generali con due proposte migliorative, inviate al cda di Generali.
Una estende da 5 a 10 anni gli accordi di aprile con cui la rete di promotori vende ai clienti polizze vita triestine, e li estende al polo unificato.
L'altra elimina il vincolo ("lock up") a detenere per un anno il 6,5% di titoli Generali offerti come corrispettivo della vendita. Le due proposte, che risultano da fonti finanziarie, potrebbe discuterle il cda Generali convocato il 6 agosto per i conti semestrali.
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE MILLERI
Se le approvasse – oggettivamente sono migliorative per chi vende – Mediobanca potrebbe inserirle nel prospetto dell'Ops, riducendo le condizioni di efficacia. Ma il negoziato con Generali resterà in piedi su altri due nodi chiave: la valorizzazione di Banca Generali e il corrispettivo offerto, tutto in titoli Generali.
L'obiettivo dell'ad Alberto Nagel […] sarebbe ora accelerare l'operazione e farla partire in Borsa prima dell'8 settembre, data in cui chiude l'offerta di scambio lanciata da Mps sulla stessa Mediobanca, che con probabilità consegnerà agli azionisti senesi il controllo di Piazzetta Cuccia, e la potestà delle scelte strategiche; in primis la contromossa su Banca Generali.
La motivazione dei vertici di Mediobanca, critici da subito sulla scalata Mps, sarebbe sia offrire un'alternativa ai propri azionisti attuali sia dare un'opzione in più all'eventuale compagine futura targata Siena.
Per riuscire ad affiancare le due offerte in Borsa, tuttavia, serve che Mediobanca ottenga il nulla osta Bce all'operazione, che potrebbe arrivare nel mese d'agosto (la vigilanza ha 90 giorni lavorativi, finora ne sono trascorsi circa 90 di calendario).
Con l'ok di Francoforte, e avendo incassato venerdì quello del governo sul "golden power", Mediobanca potrebbe anticipare l'assemblea dei soci necessaria al varo dell'Ops perché - durante la scalata di Mps - l'istituto è soggetto alla "passivity rule" e serve il consenso dei soci sui dossier straordinari.
A metà giugno quel consenso stava per mancare: così Nagel dovette rinviare l'assemblea in materia al 25 settembre. […]