L’ARROCCO DI NAGEL - PIUTTOSTO CHE LO SPIN-OFF, L’AD DI MEDIOBANCA BUTTA A MARE LA ZAVORRA DELLE PARTECIPAZIONI: “TROPPA VOLATILITà” (ADDIO AL SISTEMA CUCCIA) - BEN AMMAR: “LA LETTERA LIGRESTI-NAGEL è STATO UN PICCOLO INCIDENTE CHE HA RINSALDATO IL MANAGEMENT” - “CLIMA IDILLIACO” TRA GLI AZIONISTI. TI CREDO: NON SONO STATI TOCCATI I TEMI SPINOSI: RCS, FONSAI, NAGEL INDAGATO - IL NUOVO PIANO SOLO DOPO QUELLO DI GENERALI - IN BORSA -3,5%…


1 - MEDIOBANCA -3,55% NEL GIORNO DEI CONTI
ANSA
- In rosso Mediobanca (-3,55%) nel giorno dei conti, archiviati con un utile in linea con le attese a 81 milioni

2 - MEDIOBANCA: NAGEL, RIDURREMO ESPOSIZIONE SU TITOLI AZIONARI
(ANSA)
- "Siamo convinti che dovremmo ridurre la nostra esposizione sui titoli azionari perché danno troppa volatilità al nostro risultato netto. Nei prossimi mesi, quando la situazione dell'euro sarà un po' più chiara, una volta deciso, daremo indicazioni al mercato su cosa vogliamo fare sulla nostra esposizione nell'equity". Lo ha detto l'a.d di Mediobanca, Alberto Nagel in risposta alla domanda di un analista su una eventuale riduzione della quota in Generali.

3 - NAGEL, DIVIDENDO ANCHE IN DURE CONDIZIONI MERCATO
(ANSA)
- Anche in condizioni di mercato dure Mediobanca è riuscita a pagare un dividendo. E' quanto si legge nelle conclusioni delle slides per la presentazione, da parte dell'a.d Alberto Nagel, del bilancio agli analisti, che sta per iniziare. E' stato un anno "più che accettabile e ha portato alla proposta di un dividendo in un anno in cui le banche italiane in genere non lo hanno distribuito", ha osservato Nagel parlando dei 5 centesimi per azione coi quali Mediobanca si prepara a remunerare i soci. La cedola "é un po' più che simbolica perché il pay out è del 52% e anche se è un terzo rispetto agli ultimi anni indica che anche in tempi difficili la banca può pagare il dividendo", ha aggiunto.

4 - MEDIOBANCA: IN PATTO CLIMA "IDILLIACO", NO TENSIONI SU TEMI CALDI
(AGI)
- Un clima "idilliaco" nella riunione del patto di sindacato di Mediobanca: cosi' uno dei partecipanti descrive l'incontro, durato poco meno di due ore tra direttivo e assemblea. Al centro, come in cda, i conti dell'esercizio chiuso il 30 giugno, mentre non si e' parlato - viene riferito - dei temi 'caldi' della finanza che coinvolgono l'istituto. Non e' stata affrontato in sede di patto ne' il nodo Rcs, alla vigilia della riunione del sindacato del gruppo editoriale, ne' la spinosa vicenda Fonsai, che vede l'a.d. Alberto Nagel indagato per ostacolo alle autorita' di vigilanza. Nessuna tensione neppure tra i manager Mediobanca e i rappresentanti di Mediaset.

Dei Ligresti si sarebbe parlato solo per sancire l'uscita di scena di Jonella (che sara' sostituita in cda da Alberto Pecci, che torna nel board) e del padre Salvatore (il suo posto nel direttivo del patto e' stato preso da Gilberto Benetton) nonche' per la 'sterilizzazione' della quota passata sotto il controllo di Unipol. Si tratta del 3,83% del capitale, che resta al momento vincolato al patto ma, secondo le attese, sara' ceduto nei prossimi mesi dando probabilmente diritto di prelazione ai soci del gruppo 'B' (gli industriali) dell'accordo di blocco.

L'amministratore delegato di Unipol Carlo Cimbri, presente in piazzetta Cuccia in concomitanza con la riunione del patto, non ha partecipato ai lavori, viene confermato. Dopo le polemiche sul presunto interesse per La7 di Mediaset, cui Mediobanca, advisor per la cessione, avrebbe negato l'accesso ai dati sensibili, nessuna tensione e' stata osservata tra i rappresentanti del Biscione e i manager dell'istituto anzi, a quanto riferito, Pier Silvio Berlusconi e Alberto Nagel si sarebbero salutati con calore in cda. Il patto, infine, non avrebbe affrontato la questione Rcs ne' commentato l'ascesa di Diego Della Valle, socio fuori patto anche in Mediobanca, nel capitale del gruppo editoriale.

5 - MEDIOBANCA: BEN AMMAR, NAGEL RESTERA' A.D A LUNGO
(ANSA)
- "Penso di sì". Così Tarak Ben Ammar, consigliere di Mediobanca, ha risposto a chi gli chiedeva se Alberto Nagel rimarrà a lungo amministratore delegato dell'istituto. 'C'é unanimità sia del consiglio, sia degli azionisti dietro questo management", ha sottolineato.

Il finanziere franco-tunisino Tarak Ben Ammar ha poi sottolineato che "non è mai passata nella nostra mente né al nostro tavolo" l'idea di sfiduciare Alberto Nagel e che c'é fiducia "non solo in Nagel ma in tutto il management". E anche da "questo piccolo incidente della lettera data o non data" per contrattare la buona uscita dei Ligresti nell'ambito dell'affare Fonsai-Unipol, "é uscito un management più forte e un consiglio più vicino al suo management e viceversa. E' una Mebiobanca ringiovanita".

Quanto ai risultati dell'esercizio Ben Ammar afferma: "Avrei preferito 400-500 milioni di utili ma in un mondo che sta crollando è un miracolo fare questi numeri: siamo contenti del management, della strategia, della visione totale del gruppo". "Debbo dire che anche il cda del 5 settembre - ha sostenuto - ha dimostrato compattezza: è un'azienda dove amministratori e consiglieri danno il loro punto di vista. E' un vero scambio molto sano che augurerei a tutte le società quotate, è una vera democrazia" conclude.

6 - MEDIOBANCA: BEN AMMAR, GROUPAMA NON VUOLE USCIRE
(ANSA) -
Groupama "Non è vero che vuole uscire, a noi non l'ha detto. Finché qualcuno non mi dà un'informazione precisa non mi risulta". Lo ha detto Tarak Ben Ammar, consigliere espresso dai soci francesi di Mediobanca, riguardo alle ipotesi di un'uscita della compagnia transalpina dal patto.

Ben Ammar ha quindi ribadito che la cessione da parte di Groupama della propria quota "non è un fatto che esiste oggi". "Anzi - ha sottolineato - oggi in assemblea c'era un rappresentante" del gruppo francese. Sempre sull'argomento il finanziere franco-tunisino ha aggiunto "veramente non lo sappiamo: non ce l'hanno detto, è una speculazione".

7 - MEDIOBANCA: NUOVO PIANO DOPO QUELLO DI GENERALI
(ANSA)
- Mediobanca per il proprio piano strategico guarderà quello che farà Generali, alla situazione macro relativa alla stabilizzazione dell'euro e ai criteri definitivi di Basilea 3. Questa, secondo quanto riferito da un consigliere, l'indicazione da parte dei vertici di Piazzetta Cuccia.

8 - MEDIOBANCA: IN CDA ARCHIVIATA QUESTIONE SPIN OFF
(ANSA) -
La questione dello spin off in Mediobanca è stata archiviata. E' quanto ha riferito un consigliere sottolineando che è stata derubricata come "un pettegolezzo".

9 - MEDIOBANCA: ALBERTO PECCI ENTRA NEL CDA AL POSTO DI J. LIGRESTI
Radiocor -
Alberto Pecci prendera' il posto di Jonella Ligresti nel consiglio di amministrazione di Mediobanca, mentre nel direttivo del patto di sindacato Gilberto Benetton andra' a sostituire Salvatore Ligresti. Lo indicano fonti vicine al patto, al termine dell'odierna riunione dell'accordo che riunisce i grandi soci di Piazzetta Cuccia, con una quota complessiva del 42,3% del capitale. Quanto alla quota detenuta da Fonsai, pari al 3,83% del capitale della banca, sara' sterilizzata, ma restera' per ora nel patto, fino alla vendita richiesta a Unipol dalle authority entro la fine del 2013.

 

 

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