andrea vittorio merloni

L'EREDE CHE NON EREDITÒ L'IMPERO - MORTO A 53 ANNI ANDREA MERLONI, FIGLIO DI VITTORIO E ULTIMO PRESIDENTE DELLA INDESIT, CHE 10 ANNI FA CERCÒ IN TUTTI I MODI DI NON VENDERE AGLI AMERICANI DELLA WHIRLPOOL. INVECE LA FAMIGLIA PREFERÌ MONETIZZARE, INCASSANDO 758 MILIONI E RENDENDO LUI E I FRATELLI RICCHISSIMI. DA ALLORA VARIE AVVENTURE IMPRENDITORIALI, YACHT, EVENTI - CASOLI (ELICA): ''LA SUA PARABOLA DIMOSTRA CHE I SOLDI NON FANNO LA FELICITÀ''

 

Fabio Savelli per www.corriere.it

 

Grande appassionato di moto e yacht. Tentò di trasformare la passione per le due moto in un business, tanto da provare a rivitalizzare lo storico marchio Benelli, senza riuscirvi fino in fondo. Raccontano che Andrea Merloni fosse l’erede designato di papà Vittorio. L’imprenditore, 53 anni, è stato trovato morto nella sua casa di Milano, in corso Magenta, probabilmente per un arresto cardiaco che gli ha stroncato la vita. Il cadavere è stato rinvenuto dalla domestica lunedì 9 novembre, nelle prime ore del mattino. Del padre Vittorio, Andrea conservava lo stesso piglio da imprenditore.

andrea merloni

 

Gli successe nel 2010 quando il patriarca cominciò ad avere problemi di salute costringendo la famiglia a nominare come tutore suo fratello Aristide. Gli amici a Fabriano lo hanno sempre definito un eterno sognatore. Un Peter Pan dell’industria. Uno, l’unico della famiglia, che non avrebbe voluto vendere l’azienda Indesit all’americana Whirlpool. Indesit era il vanto di suo nonno e di suo papà. E Andrea Merloni la guidò negli ultimi anni, in coabitazione con Marco Milani, top manager esterno alla famiglia di Fabriano dopo l’esperienza di Andrea Guerra e Francesco Caio ancor prima.

 

Indesit, la regina degli elettrodomestici e la concorrenza cinese

Nelle riunioni della cassaforte Fineldo, la holding di famiglia, era il più ascoltato anche se per un periodo la presidenza toccò alla sorella Antonella. Fu messo in minoranza proprio alla fine quando nessuno dei fratelli si sentiva di sfidare i colossi dell’elettrodomestico in un mondo uscito stravolto in pochi anni con l’arrivo dei gruppi cinesi, capaci di invadere i mercati con prodotti a basso costo.

andrea merloni

 

Si disse, raccontano le cronache, che lui fine all’ultimo provò a dissuadere i familiari dal vendere il gruppo marchigiano del «bianco». Sarebbe bastata un’alleanza commerciale con un altro gruppo. Propose di non vendere tutto, di restare come azionisti di minoranza ma gli altri lo vedevano come un affronto alla storia della famiglia. Meglio monetizzare tutto e subito ed investire altrove non sui margini ridotti dell’industria del bianco.

 

 

Indesit e la vendita al colosso Usa Whirlpool

L’assegno degli americani di Whirlpool che comprarono tutta Indesit per 758 milioni di euro lo rese ricchissimo come tutti gli altri rami della famiglia. Però lui aveva ambizioni imprenditoriali e negli ultimi anni prese ad investire sul mondo degli yacht coltivando l’idea di entrarvi come imprenditore. Era dipinto come un grande viveur dopo essersi separato dalla moglie, Viola Melpignano, circa due anni fa. Non aveva figli. Investì nella fabrianese Brema, che ha messo sul mercato giubbotti e capi particolarmente apprezzati. Nella sua città di origine era conosciuto e anche un po’ invidiato. Fabriano è sempre stata la patria dell’elettrodomestico.

 

andrea vittorio merloni

La Indesit è stato, ed è tutt’ora con i suoi due impianti rilevati da Whirlpool, il cuore pulsante della manifattura marchigiana. La famiglia Merloni d’altronde ebbe anche ambizioni politiche. Il fratello di papà Vittorio, Francesco, fu ministro dei lavori pubblici nei primi anni ‘90. Con suo figlio è a capo dell’Ariston Thermo con stabilimenti anche nel sud-est asiatico.

 

 

Lo yacht Audace, Ibiza e l’avventura nei cocktail bar

Andrea Merloni negli ultimi anni amava passare il suo tempo a bordo dello yacht «Audace» che nella scelta del nome dice molto sul suo carattere. Dalle prime ricostruzioni, nei suoi ultimi giorni di vita Andrea avrebbe fatto un breve sosta a Milano per ripartire, proprio a bordo del suo yacht, per l’amata Ibiza. L’Audace era stato spesso il palcoscenico di diversi eventi galleggianti, da Ibiza a Dubai. Andrea Merloni, nelle sue molteplici vite da imprenditore, aveva anche tentato la strada della commercializzazione delle imbarcazioni prima di dedicarsi al mondo dei vini. Grande simpatia, sorriso contagioso. Sempre pronto a raccontare aneddoti e barzellette.

 

carlo scognamiglio gianni agnelli vittorio merloni

Altra sua passione i locali e i cocktail bar: da ragazzo a Fabriano aveva aperto un locale di tendenza, il «Vm 18», in pieno centro storico, ingaggiando spettacolari barman per preparare cocktail di tendenza. Aveva avuto un grave incidente in moto mentre correva in pista. Curioso, innovatore, sempre a caccia di novità tecnologiche, ma anche ben disposto ad aiutare il prossimo: aveva sposato il “progetto Jonathan” avviato dal padre (un programma per il recupero dei minori dell’area campana). Era stato molto toccato dalla visita al carcere minorile di Nisida in occasione di un suo intervento per parlare del progetto.

 

 

MORTO ANDREA MERLONI: CASOLI, 'UNA PERSONA SUPER BUONA'

 (ANSA) - "Andrea era una persona buona, un super buono", così Francesco Casoli, presidente di Elica, sulla scomparsa di Andrea Merloni. "Conoscendolo capivi che era molto meglio di quello che sembrasse. La sua parabola di vita è tragicamente la dimostrazione che il detto che i soldi non fanno la felicità, è vero. Purtroppo non è riuscito a godersi appieno le opportunità che aveva", ha concluso Casoli.

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…