luigi ferraris -633x350

BINARI ROVENTI - LUIGI FERRARIS, NEO AD DELLE FERROVIE, HA RASSEGNATO IMMEDIATAMENTE LE DIMISSIONI DAL CDA DI ALCUNE SOCIETÀ A CUI SI ERA DEDICATO PART TIME IN QUESTI MESI DOPO L'USCITA DA TERNA. ANCHE DA PSC, IL GRUPPO DI UMBERTO PESCE FORNITORE DI FERROVIE E ANAS (IL SUO AD È L’EX FS MAURO MORETTI, NEL CDA FULVIO CONTI E L’EX GENERALE DELLA FINANZA MICHELE ADINOLFI) – OLTRE ALLA GIADROSSI, NEL CDA ARRIVA SILVIA CANDIANI, COUNTRY MANAGER PER L’ITALIA DI MICROSOFT

Giovanna Faggionato per “Domani”

 

Luigi Ferraris

"Le scelte del governo di Mario Draghi per il rinnovo del consiglio di amministrazione delle Ferrovie dello Stato sembrano apparentemente scelte di discontinuità. Via l’ultimo resistente dei top manager targati Cinque stelle, Gianfranco Battisti, avanti Luigi Ferraris, l’uomo che dopo anni in Enel, ha seguito la quotazione in Borsa di Poste italiane collaborando con il ministero di Pier Carlo Padoan e che, passando dal consiglio di Mediocredito centrale, è approdato al timone della società elettrica Terna.

 

NICOLETTA GIADROSSI

 

 

La sua esperienza sia sul fronte finanziario che nel settore dell’industria elettrica appare un punto di forza per un settore come quello dei trasporti ferroviari che passa certamente per l’elettrificazione, e su cui sono pronti a piovere circa trenta miliardi dal piano nazionale di ripresa e resilienza, che salgono a sessanta considerando che Ferrovie dello stato ha in pancia l’altra grande stazione appaltante che è Anas. Il tutto mentre il gruppo continua a godere di una sostanziale protezione dalla concorrenza per la mancata liberalizzazione del mercato europeo.

 

Giadrossi e Candiani In più a presiedere il gruppo arriva Nicoletta Giadrossi, un’altra professionista con un passato in una grande azienda di servizi di ingegneria e tecnologie per l’energia e le grandi opere come Technip, per cui è stata presidente della vasta area comprendente Europa, Africa, Medio Oriente, Russia e India.

SILVIA CANDIANI

 

Ad aggiungere un altro nome di peso in direzione della transizione digitale, arriva anche Silvia Candiani, che ha passato quasi quattro anni sulla poltrona di amministratore delegato di Microsoft Italia o meglio country manager per l’Italia, dopo un’esperienza decennale in Vodafone, Candiani è solo l’ultima dei dirigenti dell’azienda di Bill Gates ad essere di recente arruolata nella galassia pubblica italiana.

 

Fin qui l’apparente discontinuità. Che almeno per il presidente segna anche una sorta di risarcimento, visto che Ferraris lasciò Terna per fare posto a un altro manager sostenuto dai Cinque stelle come Stefano Antonio Donnarumma. Ma a guardare bene, al di là della “purga” del mondo grillino, la continuità nel mondo delle stazioni appaltanti è molta, basta spostare il punto di osservazione.

 

mauro moretti

Il ritorno di Moretti

Il nuovo amministratore delegato di Ferrovie dello stato, infatti, è stato nominato a ottobre 2020 e riconfermato un mese e mezzo fa nel consiglio di amministrazione del gruppo Psc Spa, società dell’impiantistica che ha appena scelto come amministratore delegato Mauro Moretti, che di Ferrovie è stato il dominus incontrastato per poco meno di un decennio. Proprio di Moretti, Ferraris potrebbe portare a termine il grande progetto di quotazione delle Ferrovie, poi accantonato, anche all’esperienza maturata in Poste italiane.

 

umberto pesce di psc

Il gruppo di cui Moretti è ora al timone è un protagonista importante della nuova stagione degli appalti pubblici. È partecipato da Fincantieri per il dieci per cento e dalla Sace Simest per uno dei principali fornitori di Fs conta da anni nel suo cda, oggi nel ruolo di vicepresidente, anche un altro immarcescibile delle aziende pubbliche, Fulvio Conti, cioè l’ex amministratore delegato di Enel, che assieme alla Terna da cui arriva Ferraris è un altro dei grandi clienti di Psc, ma anche l’ex generale della Guardia di finanza vicino all’ex primo ministro Matteo Renzi, Michele Adinolfi.

 

fulvio conti

Il gruppo presieduto da Umberto Pesce, guidato dall’ex amministratore delegato di Ferrovie dello stato Moretti, nel cui board sedeva fino a ieri il nuovo amministratore delegato di Fs e, è anche uno dei fornitori di Anas, la società che gestisce le strade italiane, che di Ferrovie dello stato è una delle principali controllate e un altro grande centro appaltante.

 

La crescita di Pesce

Come ricostruito dall’Espresso, Psc risulta tra i finanziatori dell’associazione dell’ex tesoriere della Lega, Giulio Centemero, Più Voci, per una cena dell’aprile del 2016. Negli ultimi anni la società ha registrato risultati impressionanti. Solo dal 2016 al 2019, prima dell’arrivo nel board di Ferraris nel 2020 e di Moretti nel 2021, secondo i dati pubblicati dalla società il valore complessivo della produzione è passato da 65 milioni di euro a 327 milioni, quintuplicato, e l’Ebitda è cresciuto da 6,1 milioni di euro 37,4 milioni più che sestuplicato.

Luigi Ferraris

 

La società Psc Spa si occupa di impianti tecnologici complessi, e di tutte le opere fondamentali che sono a corollario delle infrastrutture, dai collegamenti in fibra ai sistemi di segnalazione per le infrastrutture. Si tratta di un comparto che, secondo le stime del settore, potrebbe arrivare a valere un terzo dei fondi per le infrastrutture e che quindi nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza potrebbe rappresentare una torta complessiva di almeno venti miliardi di euro.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO