MERCATI PERVERSI: PIÙ L’ECONOMIA VA MALE, PIÙ SALGONO LE BORSE, PERCHÉ BCE E FED SONO COSTRETTE A INIETTARE SOLDI (PUBBLICI) NELLE BANCHE - MILANO +2%, SPREAD 449 - IMPREGILO: NUOVO ESPOSTO DI GAVIO VS SALINI - LA BORSA DI HONG KONG COMPRA LME - JONELLA LIGRESTI LASCIA MEDIOBANCA - BNL-UNIPOL PASSA DAL TRIBUNALE DI ROMA A MILANO - LE PERDITE DI AABAR IN UNICREDIT - LE MOSSE DI DE BENEDETTI E IL TEMPISMO DI ENTRECANALES - TELECOM-METROWEB: LA DISCORDIA DA 5 MLD - MURDOCH, LE MANI SUL CALCIO - "Gli italiani PRESTANO agli spagnoli al 3% ma per avere quei soldi devono EMETTERE BTP al 7%. E' geniale, no?"…

1 - BORSA, SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN CALO A 449 PUNTI
(LaPresse) - Chiude in netto calo a 449 punti base lo spread tra Btp e Bund a 10 anni, con il tasso dei decennali italiani che scende al 5,93%. Il differenziale si era attestato ieri a 465 punti. Chiude invece sui livelli di ieri lo spread tra Bonos spagnoli e Bund che si posiziona a 544 punti base, con il rendimento dei decennali di Madrid del 6,88%.

2 - BORSA: EUROPA INVOCA BANCHE CENTRALI E INFILA UN ALTRO RIALZO, +2% MILANO
Radiocor - L'Europa incrocia le dita per le elezioni politiche greche, previste nel week end, e mette a segno il secondo rialzo consecutivo auspicando l'intervento congiunto delle banche centrali in caso di cattive notizie da Atene. I dati Usa negativi del pomeriggio, anziche' fiaccare gli indici, hanno di fatto alimentato le speranze per una mossa della Fed la prossima settimana per sostenere l'economia statunitense. In questo clima, le ricoperture hanno interessato in primis i minerari e le costruzioni ma anche energia e assicurativi.

Piazza Affari e' stata la migliore: il Ftse Mib ha guadagnato il 2,34%, quasi azzerando le perdite dell'intera settimana (-0,4% la performance complessiva). Atene e' cresciuta dell'1,8%. SuL Ftse mib, rimbalzo Finmeccanica (+7,4%) e ritorno di Mediaset (+6,5%). Acquisti anche su Fiat (+5,5%) nonostante l'andamento delle immatricolazioni europee di maggio. Sul fronte dei cambi, l'euro viaggia a 1,2640 dollari (1,2605 ieri). Petrolio sopra gli 84 dollari al ba rile a New York nel contratto luglio a 84,12.

3 - BCE: DRAGHI, CONTINUERA' A FORNIRE LIQUIDITA' ALLE BANCHE
Radiocor - 'L'Eurosistema continuera' a fornire liquidita' alle banche solventi, quando necessario'. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, a Francoforte 'The Ecb and Its Watchers XIV Conference'. Parlando poi del maxi prestito triennale Ltro (con tasso all'1%), Draghi ha sottolineato che ha bisogno di tempo per avere i suoi effetti, 'e' troppo presto per trarre conclusioni definitive circa il comportamento di una singola variabile, - nel dettaglio il credito delle banche all'economia privata - visto che e' influenzata da una moltitudine di fattori'. Nel momento attuale in cui c'e' 'una domanda di credito molto debole e una accresciuta avversione al rischio, un rimbalzo nel volume dei crediti risulta particolarmente rallentato'

4 - MERKEL ACCUSA, MANCA FIDUCIA NELLA ZONA EURO
Radiocor - La Cancelliera tedesca Angela Merkel denuncia una 'mancanza di fiducia tra gli attori' della zona euro e ritiene che contrapporre la crescita alla disciplina fiscale e' una 'falsa questione'. Parlando a Berlino davanti alla Federazione della aziende familiari, Merkel ha detto che 'non si lascera' convincere da soluzioni rapide come gli eurobond'. 'La mediocrita' - ha aggiunto - non deve diventare lo standard'.

5 - BNL-UNIPOL: TRIBUNALE DI ROMA SI DICHIARA INCOMPETENTE, ATTI A MILANO
Radiocor - Sul processo Unipol-Bnl, relativo al tentativo di scalata alla Bnl da parte dei soci del 'contropatto', il Tribunale di Roma si e' dichiarato incompetente, stabilendo l'invio degli atti a Milano, dove si e' consumato il reato piu' grave, quello di aggiotaggio. Col 'contropatto' si intende l'alleanza tra immobiliaristi e finanzieri che nel 2005 rastrello' e poi rivendette a Unipol oltre il 27% di Bnl al fine di contrastare gli spagnoli di Bbva. L'elenco dei rinviati a giudizio a Roma, a vario titolo per aggiotaggio informativo e manipolativo e ostacolo all'attivita' di vigilanza, conteneva una quindici nomi. Tra questi l'ex Governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, gli ex vertici di Unipol, Giovanni Consorte e Ivano Sacchetti, gli ex vertici di Banca Popolare di Lodi (ora Bpi), Giampiero Fiorani e Gianfranco Boni, e i membri del cosiddetto 'contropatto'.

6 - MEDIOBANCA: JONELLA LIGRESTI LASCIA CDA PER NORMA DOPPI INCARICHI
Radiocor - Jonella Ligresti ha dato le dimissioni dalla carica di amministratore di Mediobanca. Lo rende noto un comunicato dell'istituto di Piazzet ta Cuccia. La decisione avviene in ottemperanza alla normativa sui doppi incarichi. Jonella Ligresti e' vice-presidente di Fondiaria Sai.

7 - IMPREGILO, DA IGLI ESPOSTO A CONSOB SU PIANO SALINI
(LaPresse) - Nuovo esposto da Igli alla Consob contro Salini su Impregilo. La holding della famiglia Gavio che detiene circa il 29,96% del capitale di Impregilo, ha depositato presso la Commissione un esposto affinchè Salini "fornisca quanto prima agli azionisti di Impregilo e al mercato ogni informazione necessaria ed utile per una adeguata comprensione del progetto di integrazione tra il gruppo Salini e il gruppo Impregilo e, in particolar modo, chiarisca le modalità societarie attraverso le quali il progetto di integrazione troverebbe attuazione e, nello specifico, se l'operazione di integrazione verrebbe decisa e deliberata dal solo Consiglio di amministrazione senza passare per l'assemblea degli azionisti di Impregilo".

8 - FS: SLITTA A 3 LUGLIO TERMINE PER OFFERTE TRENI PENDOLARI
Radiocor - E' slittato al 3 luglio, secondo quanto apprende Radiocor, il termine per la presentazione delle offerte per la fornitura a Trenitalia dei nuovi treni pendolari, inizialmente fissato per oggi. La proroga e' stata concessa dalla societa' del gruppo Fs a fronte della richiesta dei candidati di avere piu' tempo per mettere a punto le proposte. La gara riguarda la fornitura di 130 convogli elettrici e diesel, piu' un'opzione per altri 60, destinati ad ammodernare e potenziare la flotta dei treni regionali, in coerenza con i contratti di servizio gia' sottoscritti dalle Regioni.

L'iter delle due gare, una per i convogli elettrici una per i diesel, entrambe a procedura negoziata, ha gia' concluso la fase di selezione e a contendersi la fornitura, il cui valore e' stimabile intorno al miliardo e 250 milioni, saranno i principali players nazionali e internazionali del settore: si parla di Bombardier, Alstom, Ansaldo Breda, Stadler e Caf.

9 - BORSE: BORSA HONG KONG ACQUISTA LME DI LONDRA PER 2,15 MLD $
Radiocor - La Borsa di Hong Kong compra il London Metal Exchange, la prima piazza mondiale di contratti sui metalli. Lo comunica in una nota il cda dell'Hong Kong Exchanges&Clearing Limited precisando che un accordo quadro sui termini di un'offerta cash sull'intero capitale dell'Lme del valore di 1,4 miliardi di sterline, pari a 2,15 miliardi di dollari. L'operazione si legge in una nota sara' finanziata con le risorse cash a disposizione della societa' e nuove linee di credito per 1,1 miliardi di sterline. I 'consiglieri rilevanti' dell'Hong Kong Exchanges raccomandano il voto a favore della transazione da parte dell'assemblea degli azionisti che si terra' entro fine luglio.

10 - BORSE: TRA I SOCI LME C'E' ANCHE PRYSMIAN, IL SUO 0,2% VALE 3,2 MLN
Radiocor - C'e' anche Prysmian tra i soci del London Metal Exchange, il primo mercato mondiale di opzioni e future sui metalli che verra' acquistato dalla Borsa di Hong Kong. Nell'elenco dei settanta soci dell'Lme infatti compaiono anche Prysmian Cables Limited e Prysmian Cables & Systems, societa' del gruppo guidato da Valerio Battista, che detengono entrambe 12mila azioni pari allo 0,1% del capitale ordinario: la quota complessiva dello 0,2% risale ai tempi della Pirelli Cavi ed era stata rilevata, secondo quanto si apprende, in quanto consentiva la partecipazione agli acquisti di materie prime sulla piattaforma Lme. Ai prezzi dell'offerta cash avanzata dall'Hong Kong Exchange & Clearing Limited, pari a 107,6 pound per azione, il pacchetto vale circa 2,58 milioni di sterline cioe' 3,2 milioni di euro ai cambi attuali. Da vedere se, nelle prossime settimane, Prysmian decidera' di apportare la partecipazione all'offerta asiatica.

11 - UNICREDIT: AABAR, PERDITA VALORE 1,17 MLD $ SU 4,99% IN 2011
Radiocor - Il 4,99% di Unicredit detenuto da Aabar alla fine del 2011 registrava una perdita di valore di 1,17 miliardi di dollari nei conti di Ipic, il fondo sovrano degli Emirati Arabi Uniti che controlla il veicolo lussemburghese primo azionista di Piazza Cordusio. E' quanto emerge dal bilancio annuale di Ipic consultato da Radiocor. Dal documento emerge anche un minore fair value per 2,24 miliardi di dollari sulla quota in Daimler, per un totale quindi di perdita di valore sulle due partecipazioni europee del fondo arabo di oltre 3,4 miliardi. Al tempo stesso gli strumenti finanziari derivati sottoscritti sulla quota Unicredit al momento dell'acquisto dei titoli ai fini di limitare l'impatto delle perdite di valore, fanno emergere un valore positivo per 953,7 milioni. Il fair value della quota - aumentata quest'anno al 6,5% che rende Aabar il principale azionista di Unicredit - e' contabilizzato per 799,698 milioni di dollari al 31 dicembre 2011 contro 1,97 miliardi del 2010.

12 - NOKIA, MOODY'S DECLASSA RATING A BA1 CON OUTLOOK NEGATIVO
(LaPresse/AP) - L'agenzia di rating Moody's ha declassato a spazzatura il rating della Nokia, motivando la decisione con una pressione più alta del previsto sugli utili della compagnia, visto il recente annuncio di tagli ai posti di lavoro in tutto il mondo. L'outlook, inoltre, rimane negativo. Il rating di Nokia è passato da Baa3 a Ba1, poiché "il piano di ristrutturazione a lungo termine dell'azienda, che prevede drastici ridemensionamenti alle sue infrastrutture", è stato più grande del previsto. Tuttavia, l'agenzia di rating sostiene di vedere la ristrutturazione di Nokia come necessaria per un ritorno ai profitti. Ieri la compagnia ha annunciato che taglierà 10mila posti di lavoro e ha fornito cupe previsioni per la maggior parte dell'anno.

13 - INDEBITAMENTI RECIPROCI...
Da "il Foglio" - "Gli italiani devono prestare agli spagnoli al 3 per cento ma per avere quei soldi devono prenderli in prestito sui mercati al 7 per cento. E' geniale, no? E' davvero brillante!". (L'eurodeputato britannico Nigel Farage a Strasburgo)

14 - MURDOCH E BT LE MANI SUL CALCIO PER TRE MILIARDI
Enrico Franceschini per "la Repubblica" - Il campionato di calcio inglese è sempre più una macchina da soldi. La Premier League ha rinnovato i diritti televisivi delle sue partite limitatamente alla sola Inghilterra con un contratto da record: più di 3 miliardi di sterline (circa 3 miliardi e mezzo di euro) per tre anni, a partire dalla stagione 2013-2014, con un aumento del 70 per cento sul contratto triennale odierno, che valeva 1 miliardo e 800 milioni di sterline.

Vale a dire che d'ora in poi la Premier varrà più di un miliardo l'anno, che porterà nelle casse dei suoi venti club una media di 60 milioni di sterline a stagione soltanto per i diritti tivù in patria, a cui si aggiungeranno quelli per il resto del mondo che saranno messi all'asta nei prossimi giorni. Ogni singola partita costa in diritti tivù quasi 7 milioni di sterline. Una pioggia di soldi sempre più fitti, dunque, su quello che è già oggi il campionato più ricco (e secondo molti anche il più bello) del mondo.

«Sono rimasto sorpreso io stesso dall'incremento vertiginoso rispetto al contratto precedente" », ammette Richard Scudamore, presidente della Lega Calcio inglese, spiegando che il motivo è la crescente competizione per aggiudicarsi le partite. La gara è stata vinta ancora una volta da BSkyB, la rete televisiva privata di cui Rupert Murdoch ha una quota di minoranza (e di cui voleva acquistare la maggioranza, prima che lo scandalo Tabloidgate bloccasse tutto), che proprio sul calcio ha costruito il suo successo.

Ma il partner di Sky finora era il network americano Espn, mentre nel prossimo triennio sarà la British Telecom, che farà vedere una trentina di partite su 150 (le altre su Sky) su una triplice piattaforma: tivù, web e telefonini. Pur spendendo un miliardo a stagione per poterle trasmettere, evidentemente, le telecronache della Premier fruttano ancora più denaro.

15 - IL RAME E I 5 MILIARDI DELLA DISCORDIA TELECOM-METROWEB...
M.Sid. per il "Corriere della Sera" - Dietro le schermaglie pubbliche c'è sempre una trattativa. E la querelle Ngn, il progetto per una rete ultra-broadband nelle 30 principali città italiane che vede contrapposti Telecom Italia e Cdp-Metroweb, non fa eccezione. Il nodo è il prezzo di conferimento dell'asset rame nella «newco» che porterà la fibra direttamente in case, uffici e aziende con un'architettura FTTH, fiber to the home.

La transizione è complessa, ma prendendola dalla conclusione possiamo dire che quando saranno attivi tutti i verticali in fibra dalle cabine all'appartamento il vecchio doppino in rame non avrà più ragione di esistere, il suo valore crollerà a zero e la cosa più ragionevole sarà spegnerlo (il famoso switch off). La questione è tutta qui, complicata dal fatto che con la fine dell'unbundling per come lo abbiamo conosciuto fino ad ora, Telecom perderà il vantaggio di avere le chiavi della rete.

Chiaro dunque che il gruppo telefonico ha interesse a «socializzare» lo switch off per quanto possibile (com'è successo in Trentino) a patto che il prezzo di conferimento non scenda sotto la soglia oltrepassata la quale a Telecom conviene mantenere il rame e continuare per la sua strada con il vectoring optando per l'infrastruttura FFTC, fiber to the cabinet. La premessa è lunga ma necessaria per spiegare come mai tra il venditore e l'acquirente in questo caso ballerebbero diversi miliardi: Telecom vorrebbe spuntare 15-16 miliardi. Metroweb sarebbe pronta ad offrine solo 8.

Ipotizziamo che ci siano dei margini per un rilancio che il manuale del buon acquirente consiglia sempre di mettere in conto: nove? Dieci miliardi? La differenza rimane sempre cospicua. Ma anche Metroweb ha una soglia sopra la quale non conviene più trattare: la variabile è il prezzo di offerta al cliente finale. L'obiettivo commerciale sarebbe quello di offrire Internet a banda ultralarga a un prezzo non troppo distante dalle offerte attuali in alcune città. Presumibilmente intorno ai 35-40 euro al mese. Ma per fare questo il costo della socializzazione dello switch off dovrebbe essere spalmato il più possibile tra i due contendenti. La strada sembra ancora lunga.

16 - LA MOSSA DI SORGENIA E IL TEMPISMO DI ENTRECANALES...
F.D.R. per il "Corriere della Sera" - Vale 77 milioni di dollari, e un deciso rialzo in Borsa, la mossa di Sorgenia. La controllata inglese della compagnia energetica di Carlo De Benedetti ha venduto a Iona Energy la licenza per il giacimento petrolifero britannico Orlando. È una delle undici licenze di esplorazione offshore nel Regno Unito detenute da Sorgenia e Mpx Energy, che hanno deciso in questo caso di valorizzare la licenza al termine della fase esplorativa.

Una mossa che ha fatto felici i soci di Cir e Cofide, le due cassaforti della famiglia De Benedetti a monte della catena di controllo di Sorgenia, salite ieri in Borsa rispettivamente del 2,19% e dell'11,5%. E insieme all'Ingegnere ha brindato anche Manuel Entrecanales, secondo azionista di Cir, che attraverso il fondo Bestinver Gestion con perfetto tempismo a fine maggio si è portato al 12,12% nel capitale della cassaforte.

 

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