MONTE DEGLI SCAZZI DI SIENA! - MENTRE PROFUMO VIENE RINVIATO A GIUDIZIO, A SIENA VA A PUTTANE LA MAGGIORANZA DI CENTROSINISTRA: I MARGHERITINI RIBELLI RICORRONO AL COMITATO DEI GARANTI E CHIEDONO SANZIONI CONTRO IL SINDACO PD CECCUZZI, CHE BLATERA DI “CRIMINALIZZAZIONE STALINISTA”! - SE SALTA LA MAGGIORANZA, CHI SALVERÀ ARROGANCE INDAGATO? - L’UNICO CHE GODE È IL DEMOCRISTIANO MANCINI (FONDAZIONE MPS): SU PROFUMO SI ERA ASTENUTO TEMENDO IL RINVIO A GIUDIZIO, ARRIVATO PUNTUALE…

1 - PD: SIENA;CONSIGLIERI 'RIBELLI' DENUNCIANO SINDACO A GARANTI
(ANSA) - ''Adottare sanzioni adeguate ed esemplari in tutta la più ampia misura consentita dallo Statuto per condannare i comportamenti adottati da alcuni esponenti del Pd, in particolare il sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi, e il segretario dell'Unione comunale Pd Siena, Giulio Carli''. E' quanto chiedono in un esposto alla commissione di garanzia del Partito democratico sei dei sette consiglieri 'ribelli' del Pd senese che hanno votato contro il bilancio lo scorso 20 maggio e costretto alle dimissioni del sindaco.

A Ceccuzzi e Carli i 6 consiglieri comunali, che si riservano anche la possibilita' ''di agire in ogni altra sede competente'' a tutela dei loro interessi e diritti, Contestano ''comportamenti lesivi dei principi tutelati dallo Statuto e dal Codice Etico del partito''. L'esposto e' stato presentato hanno presentato alla commissione di garanzia del Pd a tutti i livelli, dal comunale a quella nazionale presieduta da Luigi Berlinguer.

"I comportamenti denunciati mostrano che non si è voluta seguire la strada degli approfondimenti tecnici e amministrativi - spiega la nota - che si rendevano viceversa necessari sulla proposta di bilancio consuntivo 2011, non si è voluto coltivare il dialogo''. Secondo i 6 ribelli, tutti di area ex Margherita, ''si è voluto invece giungere in modo miope alla prova di forza, sottovalutando il dissenso; non usare delle possibilità di rimettere in votazione la proposta di bilancio entro il 30 giugno 2012; dimettersi e mettere in crisi il Comune; additare al pubblico ludibrio le persone, con accuse ed un linguaggio la cui gravità e violenza è pari solo alla sua reiterazione e diffusione mediatica, con allusioni pesanti, insistite e del tutto fuori tema".

2 - PD: SIENA; SINDACO, HANNO PAURA CHE MI RICANDIDI...
(ANSA) - ''E' evidente il tentativo di mettermi alla gogna perche' c'e' la paura che io mi ricandidi''. Cosi' il sindaco di Siena Franco Ceccuzzi replica all'esposto contro di lui alla commissione di garanzia del Partito democratico, annunciato da sei dei 7 consiglieri ribelli del Pd che il 20 maggio scorso votarono contro il bilancio consuntivo, costringendolo alle dimissioni.

Per Ceccuzzi, pero', ''questo consesso e' lontanissimo dalla citta'''. Secondo il sindaco la vera novita' di oggi, mentre e' in corso un Consiglio comunale sulla 'manovra di aggiustamento'', che molto probabilmente verra' bocciata aprendo definitivamente le porte del Comune al commissario prefettizio (dovrebbe insediarsi lunedi' 11 giugno), ''e' che abbiamo appreso dell'esistenza di una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco'', colpevole ''di aver avviato un rinnovamento a tutti i livelli - ha detto - a partire da quello bancario in cui stiamo vivendo una crisi profonda. Io ho avviato una autocritica e credo che tutti dovrebbero ammettere le proprie responsabilita'.

Io mi sono dimesso ma altri che hanno avuto responsabilita' gravissime sono al loro posto''. Di una mozione di sfiducia si vociferava nelle settimane scorse: stamani e' stata confermata da un consigliere di una lista civica Renzo De Risi (''ma quando l'ho firmata io c'erano solo 4 firme''). '

'Per la presentazione di una mozione di sfiducia - ha detto il sindaco parlando con i giornalisti - servono 17 firme su 32 consiglieri, e questo non e' possibile senza il sostegno di sette consiglieri del Pd''. ''E' in atto un tentativo di mistificare la realta' - ha concluso Ceccuzzi - e di ribaltare la responsabilita' vere sul sindaco che si e' dimesso perche' non ha piu' una maggioranza e aveva la responsabilita' istituzionale di dimettersi perche' insistere sarebbe stato dannoso''.

3 - PD: SIENA; SINDACO, HANNO PAURA CHE MI RICANDIDI (2)
(ANSA) - ''Ritengo paradossale che si voglia continuare a umiliare cosi' una persona, addirittura presentando un esposto ai garanti del partito''. Lo ha detto il sindaco di Siena Franco Ceccuzzi nel corso del suo intervento in Consiglio comunale dove ha ricordato che ''dimettersi e' un atto di dignita' e almeno questo a una persona andrebbe lasciato''. Ceccuzzi ha respinto quello che secondo lui ''e' un tentativo feroce di criminalizzazione, in modo stalinista, e' un fatto veramente grave perche' si ha paura che nella prossima campagna elettorale qualcuno si ricandidi''.

''Io non mi faro' annientare da queste persone - ha proseguito riferendosi ai 'ribelli' del Pd - perche' convinto di appartenere alla parte migliore della citta'. Non capisco questo accanimento visto che hanno gia' ottenuto la vittoria politica''. Il sindaco ha quindi ricordato di aver cercato, ieri sera, nel corso di una riunione ''informale'' con i capigruppo, ''di mettere al riparo'' la manovra di assestamento del bilancio, confermando ''le dimissioni irrevocabili, l'11 giugno, senza nessun ripensamento''. Una decisione alla quale dice di essere ''giunto serenamente dopo aver constatato che non c'e' piu' maggioranza''. Sul suo futuro Ceccuzzi ha detto di voler continuare a lavorare ''e di non aver mai intrapreso iniziative personali'', pronto ''a partecipare alle decisioni del Pd''.

4- 19 MARZO: MANCINI SPIEGA IL SUO NO A PROFUMO, "POTREBBE ESSERE RINVIATO A GIUDIZIO"...
(ASCA) - Il presidente della Fondazione Mps Gabriello Mancini non e intenzionato a dimettersi. E' quanto si apprende da fonti vicine allo stesso numero uno di Palazzo Sansedoni, che ieri sera si e astenuto sul voto della Deputazione amministratrice che ha dato il via libera alla designazione di Alessandro Profumo alla guida di Banca Monte dei Paschi di Siena.

Mancini, secondo quanto rivelano le fonti, e intenzionato ad arrivare alla naturale scadenza del mandato nel 2013 e comunque sicuramente almeno fino all'assemblea della banca in programma il 27 aprile. Per quanta riguarda l'astensione di ieri, non sarebbe dovuta, secondo quanto si apprende, allequalit del manager. Mancini, durante la riunione, avrebbe infatti posto motivi diopportunit a nominare ai posti di vertice un altro non senese oltre al Dg Fabrizio Viola.

Il numero una della Fondazione, sempre secondo quanto riportano le fonti, avrebbe anche sottolineato l'eventuale problema che potrebbe nascere da un rinvio a giudizio di Profumo. Lo scorso 2 febbraio, infatti, la Procura di Milano ha chiesto per l'ex Ad di Unicredit e per altre 19 persone il rinvio a giudizio per una presunta frode fiscale da 245 milioni di euro che, secondo i Pm, sarebbe stata realizzata attraverso l'operazione di finanza strutturata denominata 'Brontos'.

5 - COMUNI: SIENA; CECCUZZI NO MAGGIORANZA, LUNEDI' COMMISSARIO...
(ANSA) - Con 16 voti contrari e 14 a favore e' stata bocciata dal Consiglio comunale di Siena la manovra di aggiustamento dI bilancio proposta dal sindaco dimissionario Franco Ceccuzzi (Pd).Un altro voto che conferma che il sindaco non ha piu' maggioranza: 7 consiglieri Pd hanno infatti votato ancora con l'opposizione aprendo la strada al commissario lunedi 11 giugno,quando scadranno i 20 giorni dalle dimissioni annunciate dal sindaco il 20/5. Due consiglieri di liste civiche non hanno partecipato al voto.

 

 

CECCUZZI alessandro-profumoAlessandro Profumo Fabrizio ViolaFABRIZIO VIOLA jpegGIUSEPPE MUSSARI Gabriello Mancini

Ultimi Dagoreport

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)