centro commerciale chiuso mall

LE CONSEGUENZE DI AMAZON - NEGLI USA OLTRE 4 MILA NEGOZI E GRANDI MAGAZZINI HANNO CHIUSO I BATTENTI NEGLI ULTIMI MESI - DA OTTOBRE SONO STATI CANCELLATI CENTOMILA POSTI DI LAVORO NEL SETTORE - E LE NUOVE OPPORTUNITÀ DI LAVORO FORNITE DALL’E-COMMERCE SONO CONCENTRATE, SPESSO ATTORNO A GRANDI CENTRI URBANI, DIMENTICANDO AMPIE REGIONI DEL PAESE

LA FINE DEI CENTRI COMMERCIALILA FINE DEI CENTRI COMMERCIALI

Marco Valsania per “il Sole 24 Ore”

 

È un luogo improbabile per l' Apocalisse. Steubenville, 18.659 anime lungo il fiume Ohio.

Un passato nella siderurgia, un presente nel pomposamente battezzato Fort Steuben Mall. E un futuro, ebbene un futuro da "retail Armageddon" - da epicentro del disastro, con chiusure a catena di negozi e centri commerciali. L'Apocalisse del retail evoca quel che è accaduto e accade in molti centri sopravvissuti a fatica alla fuga dell' industria attaccandosi a servizi seppur poveri, quelli di diffusi centri commerciali.

 

centri commerciali britannici vuoticentri commerciali britannici vuoti

Evoca gli oltre quattromila negozi e grandi magazzini che hanno chiuso nel giro di pochi mesi, a cavallo tra l' ultimo scorcio del 2016 e il primo scorcio del 2017, e che entro fine anno potrebbero arrivare a novemila. Fort Steuben, che aveva aperto i battenti nel 1974, la sua epoca d' oro l' aveva conosciuta con le fabbriche. Ma ha tenuto duro finché non è rimasto orfano in un batter d'occhio anche di Sears e di Macy' s, il valore precipitato dai 43 milioni di dieci anni or sono a neppure sette.

 

la morte dei centri commerciali americanila morte dei centri commerciali americani

Questa ecatombe ha colpito altre cittadine e marchi noti e meno noti: J.C. Penney e RadioShack hanno ciascuno annunciato l' abbandono di oltre cento punti vendita nel paese. Da gennaio si contano nove crack aziendali, tra richieste di protezione dai creditori e liquidazioni di intere catene quali Sports Authority e Payless.

 

La continua marcia nazionale dell' occupazione nasconde realtà meno rosee. Da ottobre nel retail sono stati cancellati, mese dopo mese, centomila posti di lavoro, più dell' intera manodopera oggi occupata in miniere e acciaierie. Da gennaio il passo dei licenziamenti annunciati è leader assoluto: in aumento del 46,7% a 63.989, 3.862 solo in luglio. In 15 anni il comparto ha perso un quarto dei dipendenti.

 

La citta dei morti ha parchi e centri commerciali La citta dei morti ha parchi e centri commerciali

Benvenuti alla nuova "de-industrializzazione" d' America, ultima sfida di un' espansione economica traumatizzata da disparità e squilibri. Affligge una nuova industria, quella dei servizi, ma le conseguenze non sono così diverse. Ai cancelli sbarrati delle fabbriche si sovrappongono le vetrine oscurate dei Mall. Di quel retail tradizionale che fornisce posti di lavoro spesso malpagati ma che consentono, se non di coltivare il miraggio del sogno americano, di sbarcare il lunario e sperare.

 

Un esercito di posti di lavoro - un americano su dieci intasca i suoi stipendi. Che evaporano come per passate generazioni erano svaniti i salari alle catene di montaggio, agli altiforni, nel tessile. In quegli stessi luoghi, nelle stesse cittadine del Paese profondo che aveva già sofferto l' esodo delle tute blu trasformate in uniformi da cassieri e commessi a 25.000 dollari lordi l' anno.

amazon jobs dayamazon jobs day

 

Anche le ragioni sanno di déjà vu: l' avanzata inesorabile della tecnologia, incarnata dall' esplosione del commercio elettronico e di suoi protagonisti quali Amazon. Aggravata da fattori specifici quali gli eccessi di costruzione di grandi centri commerciali - gli Usa hanno il 40% in più di spazio per shopping del Canada, cinque volte quello inglese e dieci volte quello tedesco - e da cambiamenti nelle abitudini di spesa dei consumatori.

 

È un esodo di proporzioni epiche che minaccia di lasciare una volta in più profonde ferite nel tessuto sociale in assenza di risposte adeguate, quelle di sempre e sempre elusive: miglior welfare e più efficaci programmi di riqualificazione. Ma è stranamente silenzioso, anche nell' era della rabbia dei ceti medi impoveriti. Qualcuno azzarda spiegazioni: è perché questi posti di lavoro non sono concentrati (i minatori sono per il 60% in quattro stati). Perché i dipendenti sono al 40% minoranze etniche e al 60% donne, lontani dallo stereotipo maschile e bianco dei rally del presidente Donald Trump.

AMAZON PIACENZAAMAZON PIACENZA

 

Forse. E forse ha ragione anche chi è meno pessimista sul futuro e contrappone a questo declino la crescita dell' e-commerce. Una crescita indubbia di vendite, che rappresentano l' 8,4% del totale. E di occupazione: l' economista Michael Mandel assicura che dalla recessione a oggi questo comparto ha generato nel suo insieme ben 355.000 posti di lavoro. Le statistiche del Dipartimento del Lavoro sono più prudenti ma ugualmente hanno contato 178.000 nuovi impieghi in 15 anni. Nelle "warehouses" per la distribuzione gli impieghi dal 2009 sono saliti del 50 per cento. E sono spesso impieghi meglio pagati in media del 26% rispetto al retail tradizionale.

 

drone amazon prime   2013drone amazon prime 2013

Proprio il successo dell' e-commerce, con i suoi colossali magazzini e le conseguenti "migrazioni" geografiche del lavoro, causano però inedite e gravi tensioni: quasi tre quarti delle società del commercio elettronico conta in realtà non più di quattro dipendenti.

E le nuove opportunità di massa sono ultra-concentrate, spesso attorno a grandi centri urbani, dimenticando ampie regioni del Paese. Una job fair per assumere 50.000 persone appena tenuta da Amazon è avvenuta in una decina di Warehouses. Aree rurali e piccole città americane, però, tuttora rappresentano il 23% delle buste paga nel retail e solo il 13% nell' e-commerce.

 

MAGAZZINO AMAZON IN INGHILTERRA MAGAZZINO AMAZON IN INGHILTERRA

Questa crisi non verrà invertita neppure dalla recente tendenza dei colossi digitali a battere sentieri di crescita rilevando negozi fisici. Ancora Amazon è reduce dall' acquisizione della catena di supermercati di fascia alta Whole Foods, promettendo di rivoluzionare l' alimentare come aveva fatto per le librerie.

 

Padrona di 43 centesimi per ogni dollaro speso online e con le vendite di e-commerce dal 2010 in Nordamerica quintuplicate a 80 miliardi, oggi impiega oltre 340.000 persone su scala globale e 180.000 negli Stati Uniti. Cifre buone per l' ottavo posto nella graduatoria dei datori di lavoro privati.

Ma Wal-Mart dà impiega 2,3 milioni di persone al mondo, 1,5 milioni negli Stati Uniti. E il deserto del retail, dell' aridità del lavoro nonostante l' espansione, avanza tuttora inesorabile sulle tante Fort Steuben d' America.

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2027 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...